L’azotemia (urea) e la creatinina sono entrambi esami di laboratorio usati dal medico per poter valutare il corretto funzionamento dei reni. L’azotemia è un esame più datato rispetto alla creatinina, che è molto più preciso nel diagnosticare un malessere del rene perché non è influenzato da condizioni esterne come l’alimentazione.
Perché si eseguono?
Si tratta di analisi che vengono eseguite per verificare il corretto funzionamento dei reni. Nel sangue, infatti, sono presenti proteine fondamentali per il nostro organismo, ma anche prodotti di rifiuto che vengono trasportati agli organi la cui funzione è di rimuoverli dal nostro organismo. Il rene elimina questi rifiuti attraverso le urine, svolgendo una funzione di “filtro” fondamentale per l’organismo.
Fattori che influenzano l’azotemia
L’azotemia è un esame ancora molto usato, tuttavia – per una corretta interpretazione – serve valutarlo tenendo a mente che il suo valore risulta influenzato dal tipo di alimentazione: in caso, infatti, di una dieta ricca di proteine, l’azotemia potrebbe essere alta anche se il rene funziona perfettamente. Fra le cause non legate a insufficienza renale in cui, però, l’esame dell’azotemia potrebbe essere alterato ci sono frequentemente:
- La gravidanza, per la maggior richiesta di proteine da parte dell’organismo.
- Una alimentazione troppo ricca di proteine (per esempio, se si mangia troppa carne).
- Una attività sportiva o lavorativa che causa un notevole utilizzo di energia (catabolismo muscolare), per cui l’organismo usa le proteine come scorta energetica.
E’ necessario tener presente che una azotemia elevata può presentarsi in numerosissime patologie e condizioni, tra cui:
- Alimentazione iperproteica;
- Cirrosi epatica;
- Collagenopatie;
- Diabete mellito;
- Digiuno;
- Disidratazione;
- Sudorazione elevata;
- Emolisi gravi;
- Emorragie gastrointestinali;
- Epilessia;
- Farmaci cortisonici, tetraciclina e diuretici;
- Glomerulonefrite;
- Gotta;
- Insufficienza cardiaca;
- Ipercalcemia;
- Ipercorticosurrenalismo;
- Iperidratazione;
- Ipertensione maligna;
- Ipertiroidismo;
- Ipopotassiemia;
- Leptospirosi;
- Leucosi;
- Malattie infettive;
- Mieloma multiplo;
- Nefrangiosclerosi;
- Neoplasia renale;
- Necrosi corticale o tubulare;
- Ostruzione uretrale o del collo della vescica;
- Pielonefrite;
- Psicosi confusionale;
- Sindrome di Conn;
- Shock;
- TBC renale;
- Traumi;
- Tumore cerebrale;
- Ustioni;
- Vasculopatia cerebrale.
La creatinina
E’ il test per eccellenza al fine di osservare se la funzione di “filtro”, tipica del rene, avviene efficacemente, perché non subisce alterazioni in base a condizioni esterne. Nel caso in cui il risultato di azotemia e creatinina sia alterato e, quindi, si sospetti un malfunzionamento del rene, esiste un ulteriore esame di approfondimento chiamato “Creatinina Clearance” utilizzato sia per diagnosticare definitivamente una insufficienza renale, sia per monitorare il funzionamento del rene nelle persone che hanno una insufficienza renale già diagnosticata.
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La creatinina clearance
La Creatinina Clearance (o “clearance della creatinina”) cioè la creatinina depurata) è un test combinato che misura il valore della creatinina sia nel sangue, sia nelle urine delle ventiquattro ore. Il risultato è un valore frutto di un calcolo che il laboratorio elabora in automatico mettendo in correlazione il risultato della creatinina nel sangue e quello della creatinina nelle urine.
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Come si eseguono le analisi?
Gli esami dell’azotemia e della creatinina si eseguono con un semplice prelievo di sangue venoso dal braccio. Per la Creatinina Clearance, invece, oltre all’esecuzione del prelievo di sangue, deve essere portato un campione di urine raccolto nelle ventiquattro ore. Sia l’azotemia, sia la creatinina sono analisi che devono essere eseguite a digiuno. La raccolta delle urine delle ventiquattro ore per l’esame della Creatinina Clearance avviene prima di tutto alla mattina, appena svegli, facendo attenzione perché il primo getto di urine non deve essere raccolto, per cui la raccolta parte dalla seconda emissione di urine della giornata. Da questo momento e nello stesso campione andranno raccolte tutte le urine successive, del giorno e della notte, fino a quelle della mattina del giorno successivo appena svegli comprese. Durante il periodo della raccolta le urine devono essere conservate in frigorifero per evitare che i batteri, con il caldo, trovino un ambiente favorevole per riprodursi. I farmaci non influiscono sull’esito di questi esami, ma è sempre consigliabile avvertire il medico se ci sono terapie in corso.
Valori normali di azotemia, creatinina e creatinina clearance
Azotemia: 22-46 mg/dl
Creatinina:
- Donne < 12 anni 0,35-1,00 mg/dl Donne > dopo 12 anni 0,60-1,05 mg/dl
- Maschi < 12 anni 0,35-1,00 mg/dl Maschi > 12 anni 0,75-1,25 mg/dl
Creatinina clearance: 70-120 ml/minuto
Come interpretare i valori
Azotemia:
- Se il risultato è più alto del normale, può essere il segnale di una eventuale insufficienza renale, ma potrebbe anche essere dovuto ad una dieta troppo ricca di proteine, per questo è necessario che il valore sia confermato dall’esame della creatinina, che, invece, non viene influenzato da condizioni esterne.
- Se il risultato è inferiore al normale, non c’è nulla di allarmante, probabilmente è legato ad una dieta troppo povera di proteine che deve essere meglio bilanciata.
Creatinina:
- Se il risultato è più alto del normale e la persona non è muscolosa (perché la cretinina è un valore legato alla massa muscolare), significa che il rene non sta funzionando in modo corretto. Il risultato deve essere approfondito con l’esame della Creatinina Clearance.
- Se il risultato è più basso del normale, probabilmente si tratta di una persona con una scarsa massa muscolare, niente di preoccupante.
Creatinina clearance:
- Se il risultato è più basso del normale, ci si orienta verso una insufficienza renale.
- Se il risultato è più alto del normale, probabilmente si tratta semplicemente di una persona con scarsa massa muscolare.
Sintomi di azotemia elevata
La sintomatologia dell’azotemia alta è legata strettamente ad una patologia, un’insufficienza renale dalla quale necessariamente discende. I sintomi sono abbastanza precisi e sostanzialmente si concretizzano in astenia e debolezza, un dimagrimento abbastanza evidente, pallore e vomito frequente. Una tachicardia di una certa portata, ipertensione e tremori possono coabitare con la sintomatologia appena descritta ed aggravare il quadro clinico dei pazienti.
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Curare l’azotemia elevata
La prima cosa da fare è variare la propria alimentazione, inoltre occorre bere molto, la quantità minima deve attestarsi intorno a 1,5/2 litri di acqua al giorno. Le cattive abitudini, come il fumo, vanno eliminate subito e se assumiamo farmaci per altre patologie comunichiamoli immediatamente al medico: alcuni farmaci sono altamente tossici per i reni. E’ bene anche associare un controllo quotidiano della pressione arteriosa, come pure un periodico controllo di trigliceridi e colesterolo nel sangue.
Come variare l’alimentazione per abbassare l’azotemia?
A tal proposito vi consiglio di leggere questo mio articolo: Azotemia alta e reni: dieta e cibi da evitare per abbassarla
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Lo Staff di Medicina OnLine
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