Quali sono i sintomi di malattia o cattivo funzionamento dei reni?

MEDICINA ONLINE NAUSEA MAL DI PANCIA REFLUSSO GE ESOFAGO STOMACO DUODENO INTESTINO TENUE DIGIUNO ILEO APPARATO DIGERENTE CIBO TUMORE CANCRO POLIPO ULCERA DIVERTICOLO CRASSO FECI VOMITO SANGUE OCCULTO MILZA VARICI CIRROSI FEGATOI reni costituiscono l’apparato urinario umano insieme alle vie urinarie (i due ureteri, la vescica e l’uretra) ed hanno numerose funzioni vitali per l’organismo: la totale assenza funzionale di entrambi i reni è infatti incompatibile con la vita umana e necessita di dialisi o di trapianto renale. I reni e le loro unità funzionali chiamati “nefroni”, in sinergia con le vie urinarie, svolgono numerose funzioni, tra cui:

  • filtrare il sangue e formare l’urina;
  • gestire l’equilibrio idro-salino del corpo;
  • regolare l’acqua nell’organismo;
  • regolare la pressione arteriosa;
  • regolare il pH ematico;
  • partecipare al metabolismo dei carboidrati;
  • secernere diversi ormoni come renina ed eritropoietina.

Quali possono essere i sintomi di patologia renale?

Non tutte le patologie ed i malfunzionamenti renali forniscono sintomi o segni, ad esempio l’insufficienza renale cronica, data la sua insorgenza lenta e graduale può non dare alcun sintomo fino agli stadi più avanzati (insufficienza renale asintomatica), anche grazie all’instaurarsi di meccanismi di adattamento ed alla enorme capacità di compensazione di un rene sano quando ad essere malato è solo l’altro rene. La diagnosi in questo caso non è clinica ma viene quindi posta in base alle alterazioni degli esami di laboratorio. I sintomi dell’insufficienza renale cronica possono inoltre essere confusi con quelli di altre patologie. Solitamente diventano evidenti e specifici solo quando i danni sviluppati sono difficilmente reversibili, e possono comportare:

  • nausea e vomito;
  • perdita di appetito;
  • affaticamento e debolezza;
  • difficoltà nel prendere sonno;
  • riduzione nella quantità di urina prodotta (soprattutto quando la malattia è già avanzata);
  • confusione mentale;
  • contrazioni muscolari involontarie;
  • gonfiore a piedi e caviglie;
  • prurito persistente;
  • fiato corto, se i liquidi si accumulano nei polmoni (edema polmonare);
  • ipertensione arteriosa.

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Tre segni importanti da non sottovalutare, sono:

Cambiamenti nella minzione: quando c’è un problema ai reni, l’urina cambia. Se vi alzate durante la notte per andare in bagno, se il liquido espulso ha una consistenza spumosa e con bollicine, se avete necessità di urinare più volte o in maggiori quantità e l’urina è di un colore pallido o tutto l’opposto, passano diverse ore e diventa più scura, contiene sangue, se pensate che non potete trattenere l’urinao avete difficoltà nel farlo, se avvertite delle fitte o una pressione nella zona inferiore del bacino, sono tutti segnali di un possibile problema ai reni.

Stanchezza: se i reni sono in buona salute, producono un ormone chiamato eritropoietina, responsabile della creazione di globuli rossi, i quali hanno il compito di trasportare l’ossigeno verso il sangue. Se c’è insufficienza renale, diminuisce anche la produzione di questo ormone. Quindi, i muscoli e la mente si stancano più velocemente del solito. I pazienti non hanno energia per fare nulla, dormono molto, si sentono stanchi, deboli, esausti senza, però, aver fatto alcuno sforzo. Questa condizione è conosciuta anche come anemia e può essere legata ad una carenza di ferro nell’alimentazione.

Gonfiore: se c’è un problema ai reni, i fluidi in eccesso non possono essere eliminati correttamente, quindi si accumulano nel corpo provocando l’infiammazione delle gambe, delle caviglie, delle manie del viso.

Diagnosi di patologia o insufficienza renale

In caso sospettiate una patologia epatica è importante effettuare vari esami, tra cui:

  • esami del sangue (funzionalità renale) e delle urine;
  • ecografia renale;
  • scintigrafia;
  • biopsia renale.

Gli esami del sangue valutano soprattutto:

  • elettroliti;
  • albumina;
  • urea;
  • creatinina;
  • glicemia;
  • rapporto Urea/Creatinina;
  • velocità di filtrazione glomerulare (eGFR);
  • gap (o divario) anionico.

La funzione renale si misura in particolare valutando la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) espressa in millilitri al minuto (in inglese GFR, da “Glomerular Filtration Rate”). La VFG si può stimare valutando la clearance della creatinina. La clearance renale di una sostanza è rappresentata dalla quantità di plasma che viene “ripulita” da quella sostanza nell’unità di tempo per opera del rene. La creatinina è eliminata dal rene in massima parte per filtrazione, perciò normalmente la sua clearance ha un valore molto simile a quello della VFG. Per misurare direttamente la clearance della creatinina occorre dosarla nel siero e nelle urine raccolte nelle 24 ore.

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