Alitosi: il tipo di odore del tuo alito cattivo rivela la patologia che hai

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LINGUA BIANCA IMPASTATA CAUSE PERICOLOSA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneL’alito cattivo, chiamato tecnicamente “alitosi”, è una condizione caratterizzata dall’emissione di odori sgradevoli attraverso l’atto respiratorio. Spesso non è segno di patologie importanti, tuttavia è un disturbo molto fastidioso che può interferire negativamente con le relazioni sociali. In alcuni casi il tipo di odore può addirittura dare indicazioni al medico sul tipo di patologia che potreste avere.

Quali sono le possibili cause di alitosi?

Le cause di alitosi sono numerose e vanno dalla banale ingestione di alimenti particolari, come l’aglio e la cipolla, a vere e proprie patologie. Più spesso, però, l’alitosi riflette un problema locale; denti cariati o affetti da piorrea, così come una cattiva igiene orale, sono spesso associati ad alitosi.

  • la causa principale dell’alitosi è il ristagno interdentale di residui alimentari degradati dai batteri della placca; un dente cariato, ad esempio, può trasformarsi in un piccolo serbatoio di detriti alimentari, che come tutte le sostanze organiche in via di decomposizione producono cattivi odori. Fortunatamente, la saliva e i sorsi d’acqua contribuiscono a ripulire i denti ed il cavo orale, allontanando sia i residui alimentari che i batteri;
  • la presenza di un tonsillolito (calcolo tonsillare) è frequente causa di alitosi;
  • l’alitosi può essere causata da malattie della digestione, come ad esempio il reflusso gastroesofageo, a tal proposito leggi: Reflusso gastroesofageo: sintomi, diagnosi e cura;
  • l’alitosi tipica delle infezioni rino-faringee (riniti, sinusiti, faringiti) e di alcune malattie polmonari (bronchiectasia, ascesso polmonare) è dovuta alla presenza di materiale mucopurulento e necrotico, ne risulta un cattivo odore molto intenso e pungente;
  • l’alito cattivo può essere anche espressione di una patologia epatica avanzata, ed in questo caso assume un odore simile al pesce (alitosi ammoniacale),
  • l’alito cattivo può essere anche espressione di insufficienza renale, ed in questo caso ricorda quello dell’urina;
  • l’alito cattivo può essere anche espressione di chetoacidosi diabetica, anche se in questo caso paradossalmente l’odore avrà delle meno spiacevoli note “fruttate”;
  • anche l’assunzione di alcuni farmaci, come certi antibiotici, può conferire all’alito un odore poco piacevole.

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Perché appena svegli l’alito ha un cattivo odore?

Abbiamo precedentemente visto come saliva e sorsi d’acqua contribuiscono a ripulire i denti ed il cavo orale, allontanando sia i residui alimentari che i batteri che causano cattivi odore; durante la notte – però – tale flusso salivare diminuisce e ciò spiega, almeno in parte, come mai l’alito cattivo sia particolarmente comune al risveglio.

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Perché i fumatori hanno l’alito cattivo?

Il fumo di sigaretta, di pipa o di sigaro, oltre a contenere esso stesso sostanze che conferiscono all’alito un odore sgradevole, favorisce la secchezza delle fauci e quindi diminuisce il flusso salivare che, come abbiamo ribadito poco fa, allontana residui alimentari e batteri che causano alitosi.

Come avviene la diagnosi di questa patologia?

Per diagnosticare l’alitosi, si possono utilizzare diversi procedimenti:

  • il medico può valutare l’alito attraverso l’alitometro, un apparecchio che misura il livello di alitosi;
  • si rilevano le sostanze presenti attraverso gascromatografia;
  • si effettua un BANA test per analizzare le sostanze presenti all’interno del cavo orale.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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