Alito cattivo: tutti i rimedi migliori per combattere l’alitosi

MEDICINA ONLINE DIABETE GENGIVE BOCCA LABBRA DONNA BELLEZZA DENTI MANDIBOLA TESTA PARODONTITE ALITO CATTIVO LINGUA DENTE DENTATURACosa fare in caso di alitosi? Ecco alcuni consigli, anche se ovviamente la cura di alitosi non può prescindere dalla causa che l’ha determinata: solo curando il fattore eziologico a monte si può evitare l’alitosi in modo efficace.

Cosa fare in caso di alitosi?

In caso di alitosi, dovresti:

  • tenere il cavo orale idratato bevendo molta acqua durante la giornata, perché la saliva e l’acqua riescono a contrastare diversi batteri che si trovano all’interno della bocca;
  • cercare di mantenere una buona igiene orale, lavando i denti almeno 3 volte al giorno. Quando ci svegliamo, al mattino, abbiamo spesso l’alito cattivo perché avviene una riduzione della saliva all’interno della bocca, e quindi è molto importante lavare subito i denti con lo spazzolino e il dentifricio ( e magari fare un risciacquo con collutorio per rinfrescare l’alito);
  • utilizzare il filo interdentale spesso: se riesci, almeno una volta al giorno;
  • acquistare un dentifricio di qualità con fluoro, perché aiuta a combattere la formazione di tartaro e placca, che sono spesso la causa dell’alito pesante. Puoi optare per dei dentifrici alla menta per mantenere il tuo alito sempre profumato;
  • masticare il cibo lentamente per migliorare la digestione degli alimenti;
  • consumare caramelle o gomme da masticare apposite che coprono il cattivo odore e contribuiscono alla produzione di saliva;
  • rivolgerti al tuo dentista di fiducia per un parere e cercare la causa principale dell’alito cattivo e decidere quale cura o prodotto utilizzare per eliminare definitivamente questo problema.

Cosa non fare in caso di alitosi?

In caso di alitosi:

  • non devi stare a digiuno: questo può solo aggravare il problema;
  • cerca di evitare l’alcol: le bevande alcoliche possono attivare processi che aumentano l’effetto dell’alitosi;
  • mangia la giusta quantità di cibo durante la giornata perché un’alimentazione scorretta potrebbe interferire nei processi di digestione e aumentare quindi la probabilità di alito cattivo;
  • evita tutti i collutori che sono ricavati dall’olio dei chiodi di garofano. Il motivo? Questa particolare sostanza potrebbe ridurre la salivazione all’interno della nostra bocca e provocare quindi l’alitosi;
  • non devi eccedere nell’utilizzo di collutori e di disinfettanti perché potrebbero ridurre il flusso di salivazione nel cavo orale e peggiorare l’alitosi.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

Continua la lettura con: Alitosi: il tipo di odore del tuo alito cattivo rivela la patologia che hai

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Alitosi: il tipo di odore del tuo alito cattivo rivela la patologia che hai

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LINGUA BIANCA IMPASTATA CAUSE PERICOLOSA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneL’alito cattivo, chiamato tecnicamente “alitosi”, è una condizione caratterizzata dall’emissione di odori sgradevoli attraverso l’atto respiratorio. Spesso non è segno di patologie importanti, tuttavia è un disturbo molto fastidioso che può interferire negativamente con le relazioni sociali. In alcuni casi il tipo di odore può addirittura dare indicazioni al medico sul tipo di patologia che potreste avere.

Quali sono le possibili cause di alitosi?

Le cause di alitosi sono numerose e vanno dalla banale ingestione di alimenti particolari, come l’aglio e la cipolla, a vere e proprie patologie. Più spesso, però, l’alitosi riflette un problema locale; denti cariati o affetti da piorrea, così come una cattiva igiene orale, sono spesso associati ad alitosi.

  • la causa principale dell’alitosi è il ristagno interdentale di residui alimentari degradati dai batteri della placca; un dente cariato, ad esempio, può trasformarsi in un piccolo serbatoio di detriti alimentari, che come tutte le sostanze organiche in via di decomposizione producono cattivi odori. Fortunatamente, la saliva e i sorsi d’acqua contribuiscono a ripulire i denti ed il cavo orale, allontanando sia i residui alimentari che i batteri;
  • la presenza di un tonsillolito (calcolo tonsillare) è frequente causa di alitosi;
  • l’alitosi può essere causata da malattie della digestione, come ad esempio il reflusso gastroesofageo, a tal proposito leggi: Reflusso gastroesofageo: sintomi, diagnosi e cura;
  • l’alitosi tipica delle infezioni rino-faringee (riniti, sinusiti, faringiti) e di alcune malattie polmonari (bronchiectasia, ascesso polmonare) è dovuta alla presenza di materiale mucopurulento e necrotico, ne risulta un cattivo odore molto intenso e pungente;
  • l’alito cattivo può essere anche espressione di una patologia epatica avanzata, ed in questo caso assume un odore simile al pesce (alitosi ammoniacale),
  • l’alito cattivo può essere anche espressione di insufficienza renale, ed in questo caso ricorda quello dell’urina;
  • l’alito cattivo può essere anche espressione di chetoacidosi diabetica, anche se in questo caso paradossalmente l’odore avrà delle meno spiacevoli note “fruttate”;
  • anche l’assunzione di alcuni farmaci, come certi antibiotici, può conferire all’alito un odore poco piacevole.

Leggi anche: Bocca secca ed asciutta da ansia, diabete, malattie del fegato: diagnosi e cure

Perché appena svegli l’alito ha un cattivo odore?

Abbiamo precedentemente visto come saliva e sorsi d’acqua contribuiscono a ripulire i denti ed il cavo orale, allontanando sia i residui alimentari che i batteri che causano cattivi odore; durante la notte – però – tale flusso salivare diminuisce e ciò spiega, almeno in parte, come mai l’alito cattivo sia particolarmente comune al risveglio.

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Perché i fumatori hanno l’alito cattivo?

Il fumo di sigaretta, di pipa o di sigaro, oltre a contenere esso stesso sostanze che conferiscono all’alito un odore sgradevole, favorisce la secchezza delle fauci e quindi diminuisce il flusso salivare che, come abbiamo ribadito poco fa, allontana residui alimentari e batteri che causano alitosi.

Come avviene la diagnosi di questa patologia?

Per diagnosticare l’alitosi, si possono utilizzare diversi procedimenti:

  • il medico può valutare l’alito attraverso l’alitometro, un apparecchio che misura il livello di alitosi;
  • si rilevano le sostanze presenti attraverso gascromatografia;
  • si effettua un BANA test per analizzare le sostanze presenti all’interno del cavo orale.

I migliori prodotti per l’igiene orale

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Di cosa è fatta la saliva, quanta ne produciamo, a che serve?

blood cell types

Cos’è la saliva?
La saliva è acqua al 99 %, circa un litro e mezzo al giorno e da sostanze inorganiche: sali minerali (bicarbonato di sodio, potassio e calcio) ed organiche:enzimi (amilasi, mucina, lisozima) ed immunoglobuline

Chi produce la saliva?
E’ prodotta da tre ghiandole:

  • la parotide: la più grande situata sotto l’orecchio (60%),
  • la sottomascellare (30%)
  • la sottolinguale (5%).

Viene continuamente formata (anche dormendo), pur variando in quantità. Aumenta quando è stimolata dal cibo o al pensiero o alla vista o all’odore del cibo che sia ovviamente gustoso. Diminuisce o si arresta se si ha paura o si è particolarmente emozionati.

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A cosa serve la saliva?
La saliva ha molte funzioni, tra cui quello di essere un tampone: il suo pH (normale 6,5 -7,4) per la presenza di calcio, fosfato e fluoro è in grado si neutralizzare gli attacchi degli acidi che porterebbero inevitabilmente al formarsi delle carie ai denti. Inoltre la saliva serve per:

  • Digerire: per mezzo di enzimi come la lipasi, l’amilasi salivare e ptialina. Il cibo masticando, viene impregnato di saliva, e impastato con i movimenti della mascella e della lingua, forma il bolo. L’amilasi è un enzima a pH 7 che, a livello molecolare, frammenta gli amidi (l’amido è presente in pane, pasta, patate, castagne ed altri alimenti vegetali) in maltosio.
  • Proteggere: la saliva protegge l’organismo dai microrganismi introdotti con il cibo, grazie ad un agente antibatterico chiamato lisozima potenziato dalla contemporanea presenza di immunoglobuline (anticorpi).
  • Lubrificare: una proteina (la mucina) che, mescolandosi con l’acqua presente nella saliva, diventa vischiosa e si stratifica dentro la bocca fino alla laringe proteggendole dalle abrasioni che il cibo può procurare e lubrifica il bolo, facilitando la deglutizione(ingoiare) e la fonazione (parlare). Infatti se abbiamo la gola e la bocca secca, facciamo fatica a parlare proprio perché viene a mancare l’azione lubrificante della saliva.
  • Pulire: la saliva e i sali minerali, che passano tra i denti asportano i residui di cibo, sali minerali, bicarbonati di sodio, potassio e calcio.

La saliva è importante perché:

  • mantiene la bocca umettata;
  • favorisce la masticazione, la percezione del gusto e la deglutizione;
  • contrasta i germi presenti nel cavo orale e previene la comparsa di alitosi (alito cattivo);
  • contiene proteine e minerali che proteggono lo smalto dentale e prevengono la formazione di carie e malattie gengivali;
  • contribuisce a mantenere saldo il posizionamento di eventuali protesi dentarie.

Secerniamo saliva specie quando mastichiamo e più mastichiamo, maggiore è la quantità di saliva secreta. Anche succhiare una caramella dura o una caramella per la tosse favorisce la secrezione di saliva.

Quali sono le malattie relative alla saliva?

  • Carie: quando l’ambiente della bocca è troppo acido (pH acido) Per alimenti, per rigurgiti dello stomaco, per presenza di flora batterica alterata.
  • Troppo tartaro: in condizioni di pH troppo basico (alcalino), i sali minerali presenti nella saliva e nel cibo si depositano molto più facilmente per cui la patina batterica (placca batterica) si mineralizza più rapidamente formando il tartaro.
  • Xerostomia: poca saliva. Può dipendere da lesioni o malattie delle ghiandole salivari, da presenza di ostacoli nei condotti che portano la saliva dentro la bocca per es:calcoli, dall’uso di farmaci, da disturbi psicologici, da alcune malattie come gli orecchioni (parotite) e da uno stato di disidratazione generale dell’organismo.
  • Scialorrea o ptialismo: quando la saliva è troppa. Dovuto spesso all’uso di certi farmaci, a malattie neurologiche/psichiatriche, alla gravidanza, quando si mettono per la prima volta dentiere o ponti, a infiammazione della bocca, all’eccesso di tartaro interdentale, a tumori.

Come si curano le malattie relative alla saliva?
Per intervenire efficacemente è necessario capire qual è la causa del problema. Stabilita una corretta diagnosi, si potrà attuare una terapia appropriata con l’aiuto del medico o del dentista.

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