Fino a che età cresce il seno nelle donne?

MEDICINA ONLINE seno mammelle donna gravidanza cambia capezzoli areolaSalvo casi particolari, solitamente il seno comincia a crescere all’inizio della pubertà, quindi tra i 10 e i 13 anni; successivamente la crescita della mammella prosegue Continua a leggere

Ghiandola anficrina: significato e funzioni

MEDICINA ONLINE ANATOMIA CISTIFELLEA COLECISTI COSE A COSA SERVE BILE GRASSI DIGESTIONE FISIOLOGIA ANATOMY OF THE BILE DUCT SYSTEM GALLBLADDER DOTTO CISTICO COLEDOCO COMUNE FEGATO PANCREAS DUODENO DIGESTIONE DIGERENTE APPARLe ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule specializzate nel produrre e secernere una o più particolari sostanze. Alcune ghiandole sono così piccole da poter essere viste solo al microscopio; altre, come il Continua a leggere

Dove si trova il fegato ed a che serve?

MEDICINA ONLINE APPARATO DIGERENTE INTESTINO DIGIUNO ILEO DUODENO STOMACO ESOFAGO FEGATO PANCREAS DIGESTIONE FECI CRASSO COLON RETTO CROHN COLITE DIARREA VOMITO DIGERIRE SANGUE CIBO MANGIl fegato è una ghiandola annessa all’apparato digerente dalla particolare forma a cuneo, forma letteralmente modellata dai numerosi rapporti che sviluppa con gli organi ed i muscoli adiacenti. E situato al di sotto del diaframma e svolge numerose funzioni nell’organismo.

Il fegato si trova a destra o sinistra?

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Differenza tra ghiandole sierose, mucose e miste

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Classificazione della ghiandole esocrine

Le ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule che compongono un tessuto epiteliale specializzato nel produrre e secernere una o più particolari sostanze, fra le quali diversi tipi di proteine, enzimi, lipidi, polisaccaridi e ormoni. Le ghiandole esocrine sono un tipo particolare di ghiandola che – al contrario delle ghiandole endocrine – riversano il loro secreto sulla superficie esterna del corpo (ad esempio le ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee) oppure in una cavità comunicante con l’esterno (ad esempio il pancreas esocrino che riversa il suo secreto nel tubo digerente. Le ghiandole esocrine elaborano principalmente due tipi di secrezione, l’una proteica, l’altra mucopolisaccaridica o proteoglicanica. In base alla tipologia del secreto, le ghiandole esocrine si possono quindi distinguere in:

  • ghiandole sierose: sono le ghiandole a secrezione proteica, secernono un liquido acquoso e di colore generalmente chiaro (parotide);
  • ghiandole mucose: sono le ghiandole a secrezione mucopolisaccaridica o proteoglicanica, secernono un liquido viscoso (mucina) che a contatto con l’acqua diventa muco (ghiandola caliciforme mucipara);
  • ghiandole miste: sono le ghiandole caratterizzate da una secrezione sia sierosa che mucosa (ghiandola sottomandibolare).

 

Nelle ghiandole sierose le proteine sono sintetizzate sui ribosomi associati alle membrane del reticolo endoplasmatico rugoso (RER), qui assumono la loro conformazione sterica definitiva e subiscono una prima parte del processo di glicosilazione, vengono poi inglobate in vescicole e trasportate sino all’apparato di Golgi. Nell’apparato di Golgi si completa la glicosilazione, vengono inglobate nei vacuoli di condensazione i quali, attraverso i microtubuli del citoscheletro, vengono trasportati in prossimità della membrana plasmatica. In risposta a messaggeri chimici specifici per ogni cellula, vengono quindi liberate nel dotto escretore per esocitosi. Un acino pancreatico impiega circa 2-3 ore per completare la secrezione.

Nelle ghiandole mucose, i polisaccaridi o i glicosaminoglicani vengono sintetizzati nell’apparato di Golgi, successivamente i secondi vengono associati ad una catena proteica per costituire i proteoglicani. Le proteine associate ai polisaccaridi sono invece sintetizzate nel reticolo endoplasmatico rugoso. Il secreto viene poi inglobato in vacuoli di condensazione che si staccano dall’apparato di Golgi per gemmazione e raggiungono mediante microtubuli la membrana plasmatica, per poi essere riversato nel dotto. In una cellula mucipara caliciforme, il tempo impiegato per la secrezione è di circa 4 ore.

Per approfondire, ecco una lista delle strutture e degli organelli contenuti nella cellula eucariote:

  1. Mitocondri: definizione, dimensioni e funzioni
  2. Citoscheletro: funzioni e struttura
  3. Ribosomi e reticolo endoplasmatico: cosa sono e che funzioni svolgono?
  4. Nucleo cellulare: funzioni, dimensioni e membrane nucleari
  5. Lisosomi: cosa sono? Significato e dimensioni
  6. Perossisomi: definizione e funzioni
  7. Membrana plasmatica: definizione e funzioni
  8. Apparato del Golgi: spiegazione semplice e funzioni
  9. Citosol: definizione e funzioni

Leggi anche:

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Ghiandole tubulari, acinose, glomerulari, alveolari, ramificate, semplici e composte

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Classificazione della ghiandole esocrine

Le ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule che compongono un tessuto epiteliale specializzato nel produrre e secernere una o più particolari sostanze, fra le quali diversi tipi di proteine, enzimi, lipidi, polisaccaridi e ormoni. Le ghiandole esocrine sono un tipo particolare di ghiandola che – al contrario delle ghiandole endocrine – riversano il loro secreto sulla superficie esterna del corpo (ad esempio le ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee) oppure in una cavità comunicante con l’esterno (ad esempio il pancreas esocrino che riversa il suo secreto nel tubo digerente. Le ghiandole esocrine possiedono uno o più dotti escretori con la funzione di riversare il secreto a destinazione, ed una serie di adenomeri. In base al numero dei dotti che le collegano alla superficie o al lume della cavità corrispondente, le ghiandole esocrine si distinguono in:

  • ghiadole semplici: sono le ghiandole costituite da uno o più adenomeri, ma che possiedono un solo dotto non ramificato o ramificato;
  • ghiadole composte: sono le ghiandole costituite da più adenomeri e possiedono più dotti ramificati.

A loro volta le ghiandole semplici sono distinguibili, per forma degli adenomeri e dei dotti, in:

  • ghiadole tubulari semplici: sono costituite da una semplice e singola invaginazione che si approfonda nella tonaca propria sottostante. Le cellule che tappezzano la parete dell’invaginazione costituiscono sia la parte secernente che il dotto escretore, non esistendo una netta separazione tra i due. La secrezione è di tipo mucoso. Ne è un esempio la ghiandola del Lieberkühn nell’intestino;
  • ghiadole glomerulari semplici: sono costituite da un tubulo che si avvolge su se stesso in una sorta di gomitolo ed è collegato all’esterno mediante un singolo dotto escretore. La secrezione è di tipo mucoso. Ne sono un esempio le ghiandole sudoripare;
  • ghiadole acinose o alveolari semplici: sono costituite da un unico adenomero di forma tondeggiante collegato alla superficie da un singolo dotto escretore. La secrezione è di tipo sieroso. I Mammiferi sono privi di questa tipologia di ghiandole;
  • ghiadole tubulari ramificate: sono costituite da diverse invaginazioni che si approfondano nella tonaca propria sottostante, ma tutte sono collegate ad un unico dotto escretore. La secrezione è di tipo mucoso. Ne sono un esempio le ghiandole di Brunner del duodeno;
  • ghiadole acinose o alveolari ramificate: sono costituite da più adenomeri tondeggianti collegati da un unico dotto. La secrezione è di tipo sieroso. Ne sono un esempio le ghiandole sebacee.

Le ghiandole composte sono invece distinguibili – in base alla forma degli adenomeri – in:

  • ghiandole tubulari composte: sono costituite da più adenomeri di forma tubulare e sono provviste di più dotti escretori. La secrezione è di tipo mucoso. Ne sono un esempio le ghiandole bulbouretrali;
  • ghiandole acinose o alveolari composte: sono costituite da più adenomeri di forma tondeggiante e sono provviste di più dotti escretori. La secrezione è di tipo sieroso. Ne sono un esempio le ghiandole mammarie;
  • ghiandole tubulo-acinose composte: sono costituite da più adenomeri di forma tubulare e da adenomeri di forma tondeggiante le cui secrezioni confluiscono in più dotti. Ne è un esempio il pancreas esocrino. In questo caso l’adenomero tubulare, che circonda l’estremità del condotto intercalare, è circondato dall’adenomero acinoso. Il complesso, a causa della sua caratteristica forma, è detto semiluna del Giannuzzi. Nel pancreas, il condotto intercalare entra direttamente nell’adenomero tubulare, costituendo una categoria di cellule poco colorabili, dette cellule centroacinose.

Ricordiamo che l’adenomero è l’unità secernente di una ghiandola, sia essa endocrina o esocrina, ed è formato da cellule che elaborano il prodotto di secrezione della ghiandola. L’adenomero può essere:

  • tubulare, come ad esempio nelle ghiandole sudoripare;
  • alveolare nelle ghiandole mammarie;
  • acinoso nelle ghiandole sebacee e nel pancreas.

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Differenza tra ghiandole esocrine semplici e composte

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Classificazione della ghiandole esocrine

Le ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule specializzate nel produrre e secernere una o più particolari sostanze. Esistono due tipi di ghiandole: endocrine ed esocrine. Le ghiandole endocrine (come ipofisi, tiroide, pancreas e le altre visibili nell’immagine in alto) liberano i loro prodotti nella corrente sanguigna. Le ghiandole esocrine (come le ghiandole salivari e le sudoripare) liberano invece i loro prodotti al di fuori del corpo o all’interno del tubo digerente.Quando una ghiandola è sia endocrina che esocrina, prende anche il nome di ghiandola anficrina.

In base all’esistenza o meno di ramificazioni del dotto escretore, le ghiandole pluricellulari possono essere classificate in ghiandole semplici o ghiandole composte. Nel caso delle ghiandole composte, ogni ramificazione del dotto escretore termina con un adenomero. Le ghiandole esocrine semplici sono classificate in: tubulari semplici, tubulari a gomitolo o glomerulari, tubulari ramificate ed acinose o alveolari. Le ghiandole esocrine composte sono le più grandi del nostro organismo. A seconda della forma degli adenomeri, si classificano in tubulari composte, acinose o alveolari composte e tubulo-acinose o tubulo-alveolari.

Un esempio di ghiandole esocrine composte sono le ghiandole acinose o alveolari composte in cui adenomeri hanno forma grossolanamente sferica oppure sono formati da tubuli ramificati provvisti di numerosi diverticoli sacculari o acinosi della parete e delle estremità. L’esempio tipico è la ghiandola mammaria (ghiandola otricolare composta). Nella ghiandola mammaria i condotti escretori non confluiscono tutti in un unico dotto principale ma si aprono indipendentemente l’uno dall’altro a livello del capezzolo.

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Ghiandole extraparietali, intraparietali, intraepiteliali, esoepiteliali

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Classificazione della ghiandole esocrine

Le ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule che compongono un tessuto epiteliale specializzato nel produrre e secernere una o più particolari sostanze, fra le quali diversi tipi di proteine, enzimi, lipidi, polisaccaridi e ormoni. Le ghiandole esocrine sono un tipo particolare di ghiandola che – al contrario delle ghiandole endocrine – riversano il loro secreto sulla superficie esterna del corpo (ad esempio le ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee) oppure in una cavità comunicante con l’esterno (ad esempio il pancreas esocrino che riversa il suo secreto nel tubo digerente. Le ghiandole esocrine possiedono uno o più dotti escretori con la funzione di riversare il secreto a destinazione, ed una serie di adenomeri.

Le ghiandole esocrine – in base al numero di cellule che le costituiscono – sono classificate in:

  • ghiandole unicellulari: sono le ghiandole composte da una sola cellula, nell’uomo l’unica rappresentante di questa categoria è la ghiandola caliciforme mucipara, a secrezione mucosa, localizzata nell’epitelio mucoso delle vie respiratorie, nello stomaco e nell’intestino;
  • ghiandole pluricellulari: sono le ghiandole composte da più cellule, nella categoria rientra la quasi totalità di quelle presenti nell’uomo.

A loro volta le ghiandole pluricellulari – a seconda che rimangano o no nella parete del viscere da cui hanno origine – sono distinte in

  • ghiandole extraparietali: sono quelle ghiandole pluricellulari che non rimangono nella parete del viscere da cui originano (fegato, pancreas, ghiandole salivari);
  • ghiandole intraparietali: sono quelle ghiandole pluricellulari che rimangono nella parete del viscere da cui originano.

Le ghiandole pluricellulari intraparietali possono trovarsi in diverse posizioni rispetto all’epitelio di rivestimento da cui derivano, in tal caso sono ulteriormente classificabili in:

  • Ghiandole intraepiteliali: se rimangono nell’epitelio di rivestimento da cui hanno origine. Nell’uomo sono rare, ad esempio: ghiandole di Cowper dell’uretra;
  • Ghiandole esoepiteliali: se non rimangono nell’epitelio di rivestimento da cui traggono origine. In tal caso, se si approfondano nella tonaca propria (tonaca mucosa) sono dette coriali, se si approfondano sino alla tonaca sottomucosa, sono dette sottomucose.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Differenza tra ghiandole merocrine, apocrine, olocrine, eccrine

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Classificazione della ghiandole esocrine

Le ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule che compongono un tessuto epiteliale specializzato nel produrre e secernere una o più particolari sostanze, fra le quali diversi tipi di proteine, enzimi, lipidi, polisaccaridi e ormoni. Le ghiandole esocrine sono un tipo particolare di ghiandola che – al contrario delle ghiandole endocrine – riversano il loro secreto sulla superficie esterna del corpo (ad esempio le ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee) oppure in una cavità comunicante con l’esterno (ad esempio il pancreas esocrino che riversa il suo secreto nel tubo digerente. In base alle modalità di secrezione, le ghiandole esocrine sono distinguibili in:

  • ghiandole merocrine: nelle quali il secreto viene inglobato in vescicole di secrezione che si accumulano presso la membrana plasmatica, dopodiché le membrane della vescicola e della membrana plasmatica si fondono, rilasciando il secreto all’esterno per esocitosi (ghiandole piramidali del pancreas esocrino);
  • ghiandole apocrine: nelle quali il secreto viene eliminato assieme ad una parte del citoplasma apicale (ghiandola mammaria);
  • ghiandole olocrine: nelle quali il secreto viene eliminato assieme all’intera cellula (ghiandola sebacea);
  • ghiandole eccrine: nelle quali il secreto viene eliminato da pompe proteiche sulla membrana plasmatica e non si accumula nella cellula.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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