Differenza tra ghiandole esocrine semplici e composte

MEDICINA ONLINE CLASSIFICAZIONE GHIANDOLE ESOCRINE ENDOCRINE ANFICRINE ORMONI SECRETO SIEROSE MUCOSE MISTE MEROCRINE APOCRINE OLOCRINE ECCRINE PARIETALI TUBULARI GLOMERULARI SEMPLICI COMPOSTE ACINOSE ALVEOLARI

Classificazione della ghiandole esocrine

Le ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule specializzate nel produrre e secernere una o più particolari sostanze. Esistono due tipi di ghiandole: endocrine ed esocrine. Le ghiandole endocrine (come ipofisi, tiroide, pancreas e le altre visibili nell’immagine in alto) liberano i loro prodotti nella corrente sanguigna. Le ghiandole esocrine (come le ghiandole salivari e le sudoripare) liberano invece i loro prodotti al di fuori del corpo o all’interno del tubo digerente.Quando una ghiandola è sia endocrina che esocrina, prende anche il nome di ghiandola anficrina.

In base all’esistenza o meno di ramificazioni del dotto escretore, le ghiandole pluricellulari possono essere classificate in ghiandole semplici o ghiandole composte. Nel caso delle ghiandole composte, ogni ramificazione del dotto escretore termina con un adenomero. Le ghiandole esocrine semplici sono classificate in: tubulari semplici, tubulari a gomitolo o glomerulari, tubulari ramificate ed acinose o alveolari. Le ghiandole esocrine composte sono le più grandi del nostro organismo. A seconda della forma degli adenomeri, si classificano in tubulari composte, acinose o alveolari composte e tubulo-acinose o tubulo-alveolari.

Un esempio di ghiandole esocrine composte sono le ghiandole acinose o alveolari composte in cui adenomeri hanno forma grossolanamente sferica oppure sono formati da tubuli ramificati provvisti di numerosi diverticoli sacculari o acinosi della parete e delle estremità. L’esempio tipico è la ghiandola mammaria (ghiandola otricolare composta). Nella ghiandola mammaria i condotti escretori non confluiscono tutti in un unico dotto principale ma si aprono indipendentemente l’uno dall’altro a livello del capezzolo.

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Eutirox: quali sono le interazioni con farmaci e cibi?

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Pene H Grasso Pancia Sex Sessuologo Auguri Buon Natale 2013 CURA FARMACI ANTICOLESTEROLOPer meglio comprendere l’argomento trattato, leggi anche: Eutirox: quando si usa, dosaggio ed effetti collaterali (foglio illustrativo)

L’assunzione contemporanea di Eutirox con i seguenti farmaci è sconsigliata o richiede cautela, pertanto è assolutamente necessario consultare il medico:

  • farmaci per il diabete (insulina e ipoglicemizzanti orali) perché può verificarsi una diminuzione del loro effetto sulla riduzione della concentrazione di glucosio nel sangue (effetto ipoglicemizzante); pertanto, all’inizio di una terapia a base di ormoni tiroidei deve controllare frequentemente i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) e se è necessario deve modificare il dosaggio del farmaco antidiabetico;
  • farmaci che regolano la fluidità del sangue (anticoagulanti cumarinici) perché può verificarsi un potenziamento dell’effetto anticoagulante dovuto a una maggiore concentrazione degli anticoagulanti nel sangue. Infatti la levotiroxina spiazza gli anticoagulanti legati alle proteine del sangue (proteine plasmatiche), rendendone disponibile in circolo una maggiore quantità di farmaco. Pertanto, all’inizio di una terapia a base di ormoni tiroidei deve controllare frequentemente i parametri della coagulazione e modificare il dosaggio dell’anticoagulante se necessario;
  • farmaci che riducono la concentrazione del colesterolo nel sangue (ipocolesterolemizzanti) a base di colestiramina e colestipol perché queste due sostanze impediscono l’assorbimento della levotiroxina sodica; pertanto, deve prendere la levotiroxina 4-5 ore prima di assumere il farmaco a base di colestiramina o colestipol;
  • farmaci che contengono come principi attivi o eccipienti ferro, alluminio (gli antiacidi, il sucralfato), o calcio carbonato perché possono ridurre l’effetto della levotiroxina; pertanto, deve prendere la levotiroxina almeno 2 ore prima della assunzione dei farmaci contenenti ferro, alluminio o calcio carbonato;
  • salicilati (antinfiammatori), dicumarolo (anticoagulante), furosemide (diuretico) ad alte dosi (250mg), clofibrato (per ridurre il colesterolo e i lipidi nel sangue), fenitoina (antiepilettico) ed altre sostanze in quanto possono spiazzare la levotiroxina sodica dalle proteine plasmatiche, determinando un’elevata concentrazione della frazione libera dell’ormone tiroideo, fT4. Queste sostanze quindi aumentano l’effetto di Eutirox;
  • Propiltiouracile (farmaco antitiroideo), glucocorticoidi (antinfiammatori steroidei), beta-bloccanti, amiodarone (antiaritmico) e mezzi di contrasto contenenti iodio, in quanto impediscono la conversione da parte degli organi periferici del nostro organismo dell’ormone T4 nella forma biologicamente più attiva T3. Queste sostanze quindi diminuiscono l’effetto di Eutirox;
  • Amiodarone (antiaritmico), perché l’elevata quantità di iodio che contiene può causare sia un ipertiroidismo che un ipotiroidismo. Si consiglia particolare cautela nel caso di un gozzo nodulare, perché è possibile che vi sia ancora una funzionalità parziale della tiroide (autonomia tiroidea) non riconosciuta;
  • Sertralina (antidepressivo), clorochina/proguanil (farmaci per la terapia della malaria) diminuiscono l’efficacia della levotiroxina ed aumentano i livelli di TSH nel sangue;
  • Barbiturici ed altri farmaci che possono aumentare la quantità di levotiroxina eliminata dal sangue attraverso il metabolismo epatico (clearance epatica);
  • Farmaci contenenti estrogeni: se fa uso di contraccettivi contenenti estrogeni o se è una donna in postmenopausa e fa uso di una terapia sostitutiva per la carenza di ormoni estrogeni, può avere un bisogno maggiore di levotiroxina;
  • Farmaci antiepilettici. Durante il trattamento con EUTIROX non va somministrata defenilidantoina per via endovenosa.

Eutirox con cibi e bevande
Composti o cibi contenenti soia possono diminuire l’assorbimento di levotiroxina da parte dell’intestino.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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Paratiroidi: anatomia e funzioni in sintesi

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA TIROIDE PARATIROIDI GHIANDOLA ENDOCRINA ORMONI T3 T4 CALCITONINA PARATORMONE PTH CALCIO METABOLISMOLe ghiandole paratiroidi (in inglese “parathyroid glands“) sono un gruppo di ghiandole endocrine poste nel collo in prossimità della tiroide, immerse nel parenchima di quest’ultima. Ve ne sono solitamente quattro per individuo, due superiori (o interne), situate dietro alla tiroide, e due inferiori (o esterne), tuttavia in alcuni soggetti si possono trovare anche altre ghiandole paratiroidee (paratiròidi ectopiche) in altre regioni del collo, o nel mediastino. Il nome “paratiroidi” deriva dal fatto che tale ghiandole sono situate presso la tiroide (il prefisso “para” significa infatti “presso” in greco).
Le paratiroidi sono di forma ovale e hanno dimensioni molto piccole: forma e dimensioni ricordano quelle di una lenticchia; hanno una struttura tipica delle ghiandole endocrine: nidi o cordoni di cellule solide, anche se, a dispetto del nome, non condividono nulla con la tiroide, la quale ha una struttura follicolare. Le cellule delle paratiroidi sono sempre ben delimitate da una lamina connettivale molto vascolarizzata. Le paratiroidi embriologicamente derivano dall’apparato faringeo e in particolare le paratiroidi superiori derivano dalla IV tasca e quelle inferiori dalla III.

Funzioni delle paratiroidi
La funzione delle paratiroidi è di secernere invece l’ormone paratiroideo, o paratormone (PTH), importante regolatore del livello del calcio nel sangue, interferendo in molti processi biochimici del nostro organismo. Il paratormone, assieme alla calcitonina prodotta dalle cellule parafollicolari della tiroide ed alla vitamina D, concorre al conseguimento dell’omeostasi del calcio nel sangue. Infatti, in caso di alterazioni nei valori di calcemia, la calcitonina indurrà il deposito di calcio nelle ossa aumentandone il riassorbimento renale, mentre il paratormone attiverà la vitamina D a livello renale per favorire l’assorbimento intestinale di calcio, mobiliterà il minerale dalle riserve del tessuto osseo favorendo la produzione di osteoclasti ed aumenterà l’eliminazione urinaria dei fosfati. In condizioni normali la calcemia è mantenuta entro un ristretto range di valori, che va da 8,5 – 10,5 mg per decilitro di sangue. Sia un suo abbassamento (ipocalcemia), che un suo eccessivo rialzo (ipercalcemia) causano gravi alterazioni funzionali alla muscolatura striata e liscia.

  • Effetti dell’ipocalcemia: tetania, ipereccitabilità cardiaca, spasmi bronchiali, vescicali, intestinali e vascolari.
  • Effetti dell’ipercalcemia: riduzione dell’eccitabilità muscolare e nervosa, nausea, vomito, stipsi.

La concentrazione del calcio nel sangue è controllata, oltre che dal paratormone secreto dalle paratiroidi, anche dal calcitriolo (che aumenta l’assorbimento del calcio a livello intestinale) e dalla calcitonina (che, in contrasto all’azione del paratormone, diminuisce la calcemia).

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Differenza tra ghiandola esocrina ed endocrina con esempi

MEDICINA ONLINE CLASSIFICAZIONE GHIANDOLE ESOCRINE ENDOCRINE ANFICRINE ORMONI SECRETO SIEROSE MUCOSE MISTE MEROCRINE APOCRINE OLOCRINE ECCRINE PARIETALI TUBULARI GLOMERULARI SEMPLICI COMLe ghiandole presenti nel nostro corpo sono un insieme organizzato di cellule specializzate nel produrre e secernere una o più particolari sostanze. Alcune ghiandole sono così piccole da poter essere viste solo al microscopio; altre, come il fegato e il pancreas, sono dei veri e propri organi. Esistono due tipi di ghiandole: endocrine ed esocrine.

  • Le ghiandole endocrine (o a secrezione interna): liberano i loro prodotti, ad esempio gli ormoni, nel circolo sanguigno. Esempi di ghiandola endocrina sono: l’ipofisi, il pancreas endocrino, il timo, la tiroide, il fegato endocrino, le paratiroidi e le ghiandole surrenali.
  • Le ghiandole esocrine (o a secrezione esterna): liberano i loro prodotti al di fuori del corpo o all’interno del tubo gastroenterico. Esempi di ghiandola esocrina sono: il fegato esocrino; il pancreas esocrino; la mammella; le ghiandole salivari; le lacrimali; le sebacee; le sudoripare.

Quando una ghiandola è sia endocrina che esocrina, prende anche il nome di ghiandola anficrina, ad esempio il fegato è una ghiandola extramurale anficrina dal momento che possiede sia una secrezione endocrina che esocrina. Altro esempio di ghiandola anficrina è il pancreas che possiede una porzione esocrina che secerne succo pancreatico nel tubo digerente (contenente enzimi come tripsinogeno, lipasi, amilasi, e fosfolipasi importanti per la digestione) ed una porzione endocrina che secerne gli ormoni insulina, glucagone e somatostatina nel sangue, importanti per il mantenimento della corretta glicemia.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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Differenza tra tiroide e paratiroide

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA TIROIDE PARATIROIDI GHIANDOLA ENDOCRINA ORMONI T3 T4 CALCITONINA PARATORMONE PTH CALCIO METABOLISMO.jpgLa tiroide (in inglese “thyroid“) è una piccola ghiandola endocrina a forma di farfalla o di H, del peso di circa 25 grammi, posta nella regione anteriore del collo a livello del secondo-terzo anello della trachea. Le ghiandole paratiroidi (in inglese “parathyroid glands“) sono invece un gruppo di ghiandole endocrine poste nel collo in prossimità della tiroide, immerse nel parenchima di quest’ultima (vedi foto in alto). Ve ne sono solitamente quattro per individuo, due superiori (o interne), situate dietro alla tiroide, e due inferiori (o esterne), tuttavia in alcuni soggetti si possono trovare anche altre ghiandole paratiroidee (paratiròidi ectopiche) in altre regioni del collo, o nel mediastino.

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Pur essendo accomunate dal fatto di essere ghiandole endocrine, le funzioni di tiroide e paratiroidi sono differenti.
La tiroide è una ghiandola endocrina deputata alla produzione di ormoni, chiamati T4 e T3. Quest’ultimo è l’ormone attivo, ed ha come compito principale quello di regolare il metabolismo energetico dell’organismo. In realtà, gli ormoni tiroidei hanno molte altre funzioni: ad esempio collaborano anche con altri ormoni nel controllare alcuni aspetti importanti quali lo sviluppo del sistema nervoso centrale, l’accrescimento corporeo e la funzione sessuale. Funzionalmente la tiroide presenta una seconda componente endocrina: essa produce la calcitonina, prodotta dalle cellule C o parafollicolari, site all’esterno dei follicoli. Gli ormoni T4 e T3 vengono prodotti, immagazzinati all’interno della tiroide in strutture chiamate follicoli tiroidei e successivamente rilasciati nel circolo sanguigno, in base alle necessità del nostro organismo.
La funzione delle paratiroidi è di secernere invece l’ormone paratiroideo, o paratormone (PTH), importante regolatore del livello del calcio nel sangue, interferendo in molti processi biochimici del nostro organismo. Il paratormone, assieme alla calcitonina prodotta dalle cellule parafollicolari della tiroide ed alla vitamina D, concorre al conseguimento dell’omeostasi del calcio nel sangue. Infatti, in caso di alterazioni nei valori di calcemia, la calcitonina indurrà il deposito di calcio nelle ossa aumentandone il riassorbimento renale, mentre il paratormone attiverà la vitamina D a livello renale per favorire l’assorbimento intestinale di calcio, mobiliterà il minerale dalle riserve del tessuto osseo favorendo la produzione di osteoclasti ed aumenterà l’eliminazione urinaria dei fosfati.

Il nome “paratiroidi” deriva dal fatto che tale ghiandole sono situate presso la tiroide (il prefisso “para” significa infatti “presso” in greco).

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