L’erezione peniena è un fenomeno legato all’azione integrata essenzialmente di tre meccanismi di controllo:
- controllo centrale dell’erezione e relativi Continua a leggere
L’erezione peniena è un fenomeno legato all’azione integrata essenzialmente di tre meccanismi di controllo:
La calcitonina è un ormone costituito da un polipeptide di 32 aminoacidi che viene prodotto, negli esseri umani, dalle cellule parafollicolari della tiroide (note anche come cellule C, da clear, chiaro, per la loro scarsa Continua a leggere
Il carcinoma midollare della tiroide (CMT) è uno dei tumori tiroidei meno diffusi, di cui rappresenta circa il 5% dei casi. In Italia questa forma tumorale colpisce circa 200 individui ogni anno. Continua a leggere
Le ossa sono organi a tutti gli effetti: la loro parte minerale viene costantemente rinnovata da due tipi di cellule al loro interno:
La differenza fondamentale tra i due tipi di cellule delle ossa è quindi chiara, semplificando: gli osteoclasti “distruggono” l’osso recuperando sali minerali, mentre gli osteoblasti lo “costruiscono”. Grazie ad esse negli esseri umani, un osso normale viene distrutto e ricostruito completamente ogni due mesi circa.
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La maggioranza delle persone ha quattro ghiandole paratiroidee: due su ciascun lato del collo, poste dietro la tiroide, responsabili del mantenimento dei livelli di calcio nel sangue. Quando questi livelli si abbassano, le ghiandole paratiroidee secernono l’ormone paratiroideo (PTH) che preleva il calcio dalle ossa. Le ghiandole paratiroidee interrompono la secrezione dell’ormone PTH quando nel sangue c’è una quantità sufficiente di calcio. Quando le ghiandole sono sane, questo sistema di regolazione permette di mantenere nella normalità i livelli di calcio. Quando la concentrazione di calcio nel sangue è eccessivamente elevata si ha ipercalcemia, determinata principalmente da una produzione eccessiva di ormone PTH in una o più ghiandole. Si tratta di una forma di iperparatiroidismo chiamata iperparatiroidismo primario, due volte più frequente nelle donne che negli uomini. Quando le ghiandole paratiroidee ammalate causano un aumento dei livelli di calcio nel sangue, potrebbe essere necessario asportarle chirurgicamente (paratiroidectomia). Il medico deve innanzitutto determinare quante delle quattro ghiandole sono malate e quali devono essere asportate. La causa più frequente di iperproduzione di PTH è la presenza di tumore delle ghiandole paratiroidee, di solito benigno (adenoma). I tumori delle ghiandole paratiroidee raramente sono maligni. Un adenoma secerne ormone PHT come le ghiandole paratiroidee, ma a differenza di queste non interrompe la produzione di ormone in risposta a concentrazioni elevate di calcio nel sangue. I livelli di calcio nel sangue possono aumentare anche se soltanto una delle ghiandole è ammalata: infatti, ciò si verifica in circa l’80% dei casi
Negli stadi iniziali dell’ipercalcemia i sintomi possono essere vaghi e includere affaticamento, depressione e dolori muscolari. Con l’aggravarsi della malattia, potrebbero comparire:
Le conseguenze più gravi dell’ipercalcemia sono: insufficienza renale, ipertensione, aritmia, coronaropatia e cuore ingrossato, probabilmente a seguito dell’accumulo di calcio nelle arterie e nelle valvole cardiache.
La paratiroidectomia è praticata in caso di iperparatiroidismo. L’estensione della paratiroidectomia dipende dalla causa dell’iperparatiroidismo. Un adenoma richiede l’ablazione della ghiandola colpita, mentre un’iperplasia può imporre l’ablazione di più paratiroidi. In questo caso, un frammento ghiandolare viene preservato nella sua posizione originaria o reimpiantato in un muscolo, al fine di mantenere la secrezione del paratormone.
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Circa una settimana prima dell’intervento sarà necessario smettere di prendere i farmaci che interferiscono con la coagulazione del sangue, tra cui aspirina, ibuprofene e naproxene, nonché i farmaci che li contengono. I pazienti che assumono farmaci su prescrizione come warfarina e clopidogrel dovranno interromperli sotto la supervisione del medico. L’anestesista esaminerà la storia clinica del paziente e deciderà quale tipo di anestesia usare. Nella maggioranza dei casi è necessario essere a digiuno prima dell’intervento.
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La paratiroidectomia consiste nell’eseguire un’ampia apertura cervicale per via videoendoscopica, in anestesia generale, oppure una piccola incisione in anestesia locale, a seconda delle lesioni. Il ricovero ospedaliero è di breve durata. L’intervento comporta generalmente un calo della calcemia, la quale deve essere oggetto di attenta sorveglianza e, qualora fosse necessario, va corretta mediante la somministrazione di calcio e vitamina D.
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L’accesso chirurgico alle paratiroidi in sede tipica può essere cervicotomico o cervicoscopico; solo in rari casi di ectopia mediastinica, in sedi non raggiungibili per via cervicotomica/scopica, si ricorre ad accessi toracoscopici o sternotomici. I tipi di intervento sono molteplici:
Le possibili complicanze dopo un intervento di paratiroidectomia sono rare, riscontrandosi in una percentuale inferiore al 5%.
I pazienti potrebbero essere dimessi lo stesso giorno dell’intervento o trascorrere la notte in ospedale. Dopo l’intervento è normale avvertire dolore o un certo fastidio, simile a un mal di gola o un forte raffreddore. La maggioranza dei pazienti è in grado di riprendere le attività consuete dopo svariati giorni. I livelli di calcio si abbasseranno rapidamente dopo l’intervento. Alcuni pazienti potrebbero avvertire intorpidimento o formicolio sulla punta delle dita delle mani e dei piedi o sulle labbra, facilmente trattabili con integratori di calcio. I livelli di calcio nel sangue saranno monitorati per almeno sei mesi dopo l’intervento chirurgico. Alcuni medici prescrivono ai loro pazienti integratori di calcio per un anno dopo l’intervento per rinforzare le ossa indebolite dalla carenza di calcio.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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La tiroide (in inglese “thyroid“) è una piccola ghiandola endocrina a forma di farfalla o di H, del peso di circa 25 grammi, posta nella regione anteriore del collo a livello del secondo-terzo anello della trachea. Le ghiandole paratiroidi (in inglese “parathyroid glands“) sono invece un gruppo di ghiandole endocrine poste nel collo in prossimità della tiroide, immerse nel parenchima di quest’ultima (vedi foto in alto). Ve ne sono solitamente quattro per individuo, due superiori (o interne), situate dietro alla tiroide, e due inferiori (o esterne), tuttavia in alcuni soggetti si possono trovare anche altre ghiandole paratiroidee (paratiròidi ectopiche) in altre regioni del collo, o nel mediastino.
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Pur essendo accomunate dal fatto di essere ghiandole endocrine, le funzioni di tiroide e paratiroidi sono differenti.
La tiroide è una ghiandola endocrina deputata alla produzione di ormoni, chiamati T4 e T3. Quest’ultimo è l’ormone attivo, ed ha come compito principale quello di regolare il metabolismo energetico dell’organismo. In realtà, gli ormoni tiroidei hanno molte altre funzioni: ad esempio collaborano anche con altri ormoni nel controllare alcuni aspetti importanti quali lo sviluppo del sistema nervoso centrale, l’accrescimento corporeo e la funzione sessuale. Funzionalmente la tiroide presenta una seconda componente endocrina: essa produce la calcitonina, prodotta dalle cellule C o parafollicolari, site all’esterno dei follicoli. Gli ormoni T4 e T3 vengono prodotti, immagazzinati all’interno della tiroide in strutture chiamate follicoli tiroidei e successivamente rilasciati nel circolo sanguigno, in base alle necessità del nostro organismo.
La funzione delle paratiroidi è di secernere invece l’ormone paratiroideo, o paratormone (PTH), importante regolatore del livello del calcio nel sangue, interferendo in molti processi biochimici del nostro organismo. Il paratormone, assieme alla calcitonina prodotta dalle cellule parafollicolari della tiroide ed alla vitamina D, concorre al conseguimento dell’omeostasi del calcio nel sangue. Infatti, in caso di alterazioni nei valori di calcemia, la calcitonina indurrà il deposito di calcio nelle ossa aumentandone il riassorbimento renale, mentre il paratormone attiverà la vitamina D a livello renale per favorire l’assorbimento intestinale di calcio, mobiliterà il minerale dalle riserve del tessuto osseo favorendo la produzione di osteoclasti ed aumenterà l’eliminazione urinaria dei fosfati.
Il nome “paratiroidi” deriva dal fatto che tale ghiandole sono situate presso la tiroide (il prefisso “para” significa infatti “presso” in greco).
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