Differenze tra artrite ed artrosi: sintomi comuni e diversi

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La mano di un paziente con artrite reumatoide

Artrite ed artrosi sono due patologie che rientrano nella categoria delle reumatologia (in inglese “rheumatology”), entrambe interessano le articolazioni ed entrambe sono caratterizzate da dolore accompagnato da rigidità e limitazione nei movimenti delle articolazioni colpite. Sono proprio queste somiglianze a generare talvolta la confusione tra artrosi e artrite, a volte scambiate l’una per l’altra. Eppure sono due malattie ben distinte che si differenziano in diversi punti: l’artrite è una patologia infiammatoria cronica di origine autoimmune che può svilupparsi in soggetti di ogni età, anche nei bambini, mentre l’artrosi è una malattia degenerativa che insorge soprattutto dopo i 60 anni.

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Artrite

L’artrite (in inglese “arthritis”) si manifesta con l’infiammazione articolare caratterizzata da:

  • gonfiore,
  • tumefazione,
  • arrossamento,
  • rigidità,
  • aumento della temperatura nell’area colpita,
  • dolori che comportano anche la perdita della capacità motoria delle articolazioni interessate.

Le forme più severe possono deformare le articolazioni, compromettendo la capacità di svolgere anche i più semplici compiti quotidiani. Possono esserne colpite persone di ogni età e con il passare degli anni l’infiammazione tende a peggiorare se non riconosciuta e curata adeguatamente. Esistono diversi tipi di artrite, tra cui l’artrite reumatoide (anche nella forma giovanile), la gotta, e l’artrite nell’ambito di malattie del connettivo quali il lupus eritematoso sistemico. Le cause possono essere di origine metabolica, traumatica, infettiva o idiopatica.

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Classificazione eziologica delle artriti

  • Artrite Reumatoide
  • Spondilo artriti o marker negative:
    • Spondilite anchilosante
    • Spondilite psoriasica
    • Intestinali (Entesoartrite enteropatica)
    • Reattive
    • Indifferenziate
  • Del bambino (idiopatica giovanile)
  • Da cristalli (dismetaboliche)
  • Settiche (da agenti infettivi)

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Artrosi

L’artrosi (o osteoartrosi, in inglese “Osteoarthritis”) a differenza dell’artrite, non è una malattia infiammatoria, ma una forma degenerativa cronica. È una delle cause più comuni di disturbi dolorosi, colpisce circa il 10% della popolazione adulta generale, e il 50% delle persone che hanno superato i 60 anni di età. Costituiscono fattori predisponenti l’obesità, il sesso femminile, parenti affetti da tale malattia, traumi articolari, stress continuo, umidità. I sintomi e i segni clinici che si presentano sono tutti localizzati nell’articolazione interessata:

  • dolore,
  • limitazione del movimento,
  • rigidità,
  • deformità articolare.

Durante il manifestarsi di tale patologia nascono nuovo tessuto connettivo e nuovo osso attorno alla zona interessata. Colpisce soprattutto le persone più avanti con gli anni perché è connessa all’usura delle articolazioni. Le strutture articolari più frequentemente colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e dall’attività, tra cui ginocchia, anche, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale. Con il processo degenerativo dell’artrosi si assiste a un assottigliamento della cartilagine articolare e in seguito a deformità ossee che causano il dolore e i sintomi specifici dell’artrosi, particolarmente evidenti a livello delle falangi distali delle mani. L’articolazione interessata presenta caratteristiche alterazioni della cartilagine, con assottigliamento, fissurazione, formazione di osteofiti marginali e zone di osteosclerosi subcondrale nelle aree di carico. La membrana sinoviale si presenta iperemica e ipertrofica, la capsula è edematosa e fibrosclerotica.

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Terapie

Riguardo alla terapia dell’artrosi, i cambiamenti nello stile di vita, specialmente la perdita di peso e l’attività fisica, uniti alla terapia analgesica, rappresentano il perno del trattamento. Il paracetamolo rappresenta il farmaco di prima linea, mentre gli antinfiammatori non steroidei (FANS) sono indicati solo nel caso il sollievo dal dolore non sia sufficiente, in relazione alla minore incidenza di effetti collaterali del primo nella terapia cronica.
Allo stato attuale non esiste una cura universale e definitiva in grado di debellare le forme più diffuse di artrite, come l’artrite reumatoide. Attraverso un trattamento appropriato, mirato alla riduzione del dolore, alla rivisitazione delle proprie abitudini comportamentali ed alla prevenzione delle lesioni articolari, è comunque possibile convivere con la malattia e mantenere una buona qualità di vita.

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