Una costola è “incrinata” quando – principalmente, in seguito a un trauma nella zona del torace – risulta essere indolenzita, specialmente durante gli atti di respirazione profonda. A volte l’incrinatura è anche più estesa, interessando anche i muscoli intercostali, quelli che sono frapposti fra costola e costola. Per poterla diagnosticare correttamente, oltre alla visita obiettiva, è opportuno procedere con alcuni esami strumentali di tipo radiologico.
CAUSE DELLE COSTOLE INCRINATE
Definita l’incrinatura della costola come un fenomeno piuttosto frequente, ma non sottovalutabile, possiamo altresì ricordare come di solito una costola incrinata è conseguenza di un trauma diretto alla gabbia toracica. Si pensi, a titolo di esempio non esaustivo, ai colpi che è possibile ricevere al torace durante la pratica di un’attività sportiva, agli incidenti automobilistici, a quelli domestici o, perfino, ai contraccolpi al torace di una tosse violenta o di lunga durata.
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RICONOSCERE LE COSTOLE INCRINATE
Quando una costola si incrina genera dolore e, a volte, anche gonfiore ed ematoma, in corrispondenza dell’area traumatizzata. Il dolore tipico della costola incrinata tende inoltre a peggiorare durante il compimento di alcune azioni come il respiro profondo, la compressione della zona toracica infortunata, i movimenti di torsione e di piegatura del corpo o ancora il riposo notturno dalla parte della zona traumatizzata. Naturalmente, non per tutti i piccoli dolori è necessario ricorrere al pronto intervento del medico: tuttavia, l’azione del proprio medico di riferimento sarà opportuna se vi sono alcuni sintomi maggiormente “chiarificatori”, come la presenza di dispnea, l’incremento graduale del dolore al torace (anziché la sua diminuzione), la presenza di dolore alla spalla o all’addome, la tosse e la febbre.
COME DIAGNOSTICARE LE COSTOLE INCRINATE
Come abbiamo già ricordato, la presenza della costola incrinata determina sintomi e segni molto simili a quelli prodotti da una costola fratturata. Per cercare di giungere a una corretta diagnosi, al medico sarà richiesto non solamente un attento esame obiettivo, bensì anche il ricorso a esami strumentali di tipo radiologico, che sono pertanto indispensabili per il raggiungimento di una diagnosi corretta e sicura. Tra i principali, rientrano alcune procedure come i raggi X, la TAC, la radiografia alle costole, la risonanza magnetica nucleare.
COME CURARE LE COSTOLE INCRINATE
Per quanto concerne la terapia prevista per le costole incrinate, questa è generalmente consistente nel riposo, con applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante e con l’assunzione di farmaci antidolorifici come l’aspirina, i derivati dell’aspirina e l’ibuprofene. L’obiettivo principale sarà infatti quello di garantire il corretto respiro, considerando che un respiro non profondo può predisporre all’insorgenza di polmoniti e di infezioni polmonari. In aggiunta ai farmaci antidolorifici sarà necessario mantenersi al riposo da qualsiasi attività fisica (sport o lavoro), l’applicazione già ricordata del ghiaccio sulla zona gonfia e con l’ematoma (sono sufficienti almeno 15-20 minuti 3-4 volte al giorno) e ancora eseguire sporadici colpi di tosse “controllata” almeno una o due volte ogni ora per ridurre il già ricordato rischio di polmoniti e di infezioni polmonari. È invece opportuno non avvolgere il torace con bendaggi (renderebbe ancora più difficile la respirazione profonda con ciò che ne consegue sul fronte del rischio infezioni), non fumare e non eseguire movimenti improvvisi o sollevare pesi.
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PREVENIRE LE COSTOLE INCRINATE
Non sempre è facile cercare di prevenire le costole incrinate, tenendo in considerazione che gli infortuni alla cassa toracica possono avvenire in diversi contesti e in differenti situazioni. È tuttavia opportuno cercare di ridurre i rischi indossando sempre l’appropriato equipaggiamento sportivo, utilizzando la cintura di sicurezza alla guida dell’auto e arredando la propria casa in maniera tale che possano essere minimizzati i rischi di caduta: si tratta infatti delle tre principali indicazioni mediche che è opportuno seguire per poter prevenire questo e altri infortuni tipici alla gabbia toracica.
IN QUANTO TEMPO SI GUARISCE DALLE COSTOLE INCRINATE
Di solito, se non vi sono particolari complicazioni, le costole incrinate guariscono nell’arco di 3 o 4 settimane. Tuttavia, se l’evento traumatico è piuttosto forte e vi è altresì un interessamento dei muscoli intercostali, il processo di guarigione di una costola incrinata potrebbe essere anche molto più lungo, e in grado di durare perfino 2 mesi, o poco più.
Per approfondire:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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