Differenza tra costola incrinata e rotta

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA COSTOLA INCRINATA ROTTA FRATTURATA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano.jpgUna costola incrinata (incrinatura costale) o rotta (costa fratturata) è quasi sempre conseguenza di un trauma diretto alla gabbia toracica, come avviene nel caso di incidenti stradali, traumi sportivi (negli sport di contatto) o incidenti domestici (cadute ed urti contro spigoli dei mobili). Nel caso della costola incrinata perfino una tosse cronica può determinare la contusione; la rottura della costa si verifica spesso anche in persone anziane, specie se soffrono di osteoporosi. L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, che provoca un forte indebolimento delle ossa. Tale indebolimento scaturisce dalla riduzione della massa ossea, che, a sua volta, è conseguenza del deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo. Pertanto, le persone con osteoporosi sono più predisposte alle fratture, perché hanno ossa più fragili del normale. La frattura costale può essere anche causata da lesioni neoplastiche delle costole. Un tumore maligno, con origine in una costola, indebolisce quest’ultima, rendendola più fragile e particolarmente suscettibile alle fratture.

Differenze e gravità

L’incrinatura costale è un infortunio abbastanza comune, quasi sempre di modesta gravità, in cui la costa rimane integra e rimane nella sua sede naturale. Invece la frattura costale può, in alcuni casi, rappresentare una urgenza medica, dal momento che la costa si rompe (anche in più pezzi), può spostarsi dalla sua posizione naturale, lesionare la cute e può potenzialmente causare emorragie e determinare danni gravi gli organi interni, specie i polmoni. Se la frattura alle costole è multipla, può portare all’instaurarsi di una condizione medica potenzialmente mortale, identificata con il termine “volet costale”.  A tale proposito leggi anche: Frattura costale multipla, volet costale e pneumotorace

Sintomi e segni

In entrambi i casi il sintomo principale è il dolore, associato a gonfiore e formazione di un ematoma, tuttavia nel caso della costola incrinata essi sono generalmente di minore entità. Il dolore che caratterizza una costola incrinata ed una costola rotta tende a peggiorare in alcune particolari circostanze:

  • Quando il paziente respira profondamente.
  • Con la compressione della zona toracica infortunata.
  • Con i movimenti di torsione e piegatura del corpo.
  • Quando il paziente dorme dalla parte della zona traumatizzata.

Se, a causa di un dolore molto intenso, il paziente fatica a respirare in maniera normale, può sviluppare:

  • dispnea;
  • mal di testa;
  • vertigini;
  • giramenti di testa;
  • senso di stanchezza;
  • sonnolenza ricorrente;
  • ansia.

Leggi anche:  Caviglia slogata (distorsione) e gonfia: cosa fare? Fasciatura ed altri rimedi

Diagnosi

Nel dubbio se si tratti di costola incrinata, con microfratture o rotta, si procede con le indagini strumentali:

  • I raggi X. In genere, permettono di stabilire con facilità se una costola è solo incrinata oppure fratturata. Risultano poco chiari soltanto in presenza di fratture lievi, non nette.
  • La TAC. Fornisce una serie di immagini tridimensionali, che riproducono molto chiaramente l’anatomia interna del corpo.
    È molto utile per escludere la presenza di una frattura. Infatti, permette di valutare non solo le ossa della gabbia toracica, ma anche lo stato di salute dei vasi sanguigni toracici, dei polmoni e degli organi addominali che potrebbero essere stati lesionati in caso di frattura costale.
  • La risonanza magnetica nucleare (RMN). Come la TAC, è utile per valutare una vasta gamma di elementi: costole, vasi sanguigni passanti per il torace, polmoni e organi dell’addome.

Leggi anche: Ernia del disco e mal di schiena: sintomi, diagnosi e cura

Trattamento

Nel caso di costola incrinata il trattamento prevede

  • riposo;
  • applicazione di ghiaccio sulla zona dolorante per almeno 15-20 minuti 3-4 volte al giorno;
  • respirare profondamente o eseguire un colpo di tosse controllato almeno una o due volte ogni ora. Serve a ridurre il rischio di polmoniti e infezioni polmonari.
  • assunzione di farmaci antidolorifici (aspirina e ibuprofene).

Nel caso di costola fratturata può invece rendersi necessario un intervento chirurgico.

Cosa NON fare in entrambi i casi

  • Non avvolgere il torace con bendaggi. In caso contrario, c’è il rischio di rendere ancora più difficile la respirazione profonda.
  • Non fumare.
  • Non eseguire movimenti improvvisi o sollevare pesi.

Per approfondire, leggi gli articoli relativi alle due patologie:

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.