Dolore che interessa una singola articolazione: cause e terapia

MEDICINA ONLINE DOLORE ARTICOLAZIONE SINGOLA VARIE OSTEOARTRITE ARTRITE ARTROSI SCHELETRO MUSCOLO TENDINE LEGAMENTO PAINIl dolore isolato a una sola articolazione viene chiamato “dolore monoarticolare”. Un’articolazione può essere semplicemente dolorosa (artralgia) o può anche essere infiammata (artrite). L’artrite causa solitamente calore, gonfiore e raramente arrossamento della pelle in corrispondenza dell’articolazione. Il dolore può manifestarsi solo quando viene mossa l’articolazione, oppure può essere presente anche a riposo. È possibile che all’interno dell’articolazione si formi del liquido (effusione). Il dolore che sembra derivare da un’articolazione a volte ha origine in una struttura all’esterno dell’articolazione, come un legamento, un tendine o un muscolo. Esempi di questi disturbi sono borsiti, tendiniti, distorsioni e strappi. I dolori causati da questi disturbi solitamente non sono considerati veri dolori articolari.

Cause

Le cause comuni dell’artrite in una singola articolazione includono:

  • artrite infettiva;
  • gotta, pseudogotta e disturbi correlati;
  • osteoartrite.

Il dolore articolare può essere il primo sintomo di un disturbo che colpisce altri organi del corpo, come una malattia autoimmune del tessuto connettivo od un’infezione di tutto il corpo. I sintomi di alcune malattie autoimmuni possono includere febbre, ulcere della bocca ed eruzione cutanea. Il dolore che si sviluppa in un’articolazione può anche essere il primo sintomo di un disturbo che in seguito colpirà molte articolazioni.

Cause comuni

A tutte le età, il trauma è la causa più comune di dolore improvviso a una singola articolazione. Nei giovani adulti che non abbiano subito traumi, la causa più comune è l’artrite infettiva (spesso causata da gonorrea che si è diffusa in tutto il corpo o nel flusso sanguigno [infezione gonococcica disseminata], in particolare se l’articolazione è calda e gonfia). Negli adulti più anziani che non abbiano subito traumi, le cause più comuni sono osteoartrite e gotta o pseudogotta (causata da cristalli nell’articolazione e quindi chiamata spesso artrite indotta da cristalli). La causa più pericolosa, ad ogni età, è l’artrite infettiva acuta. L’artrite infettiva può danneggiare le strutture all’interno dell’articolazione in poche ore, portando così a un’artrite permanente. Un trattamento rapido può ridurre al minimo il danno permanente ed evitare sepsi e decesso.

Cause meno comuni

Le cause meno comuni sono la distruzione di una parte dell’osso adiacente, causata da insufficiente afflusso di sangue (osteonecrosi), tumore articolare (come sinovite villonodulare pigmentata) e presenza di sangue nell’articolazione (emartrosi).

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Segnali d’allarme

Nei soggetti che soffrono di dolore a una singola articolazione, alcuni sintomi e caratteristiche sono fonte di preoccupazione e possono richiedere un trattamento immediato. Tra questi troviamo:

  • Dolore improvviso o acuto.
  • Arrossamento, calore o gonfiore articolare, oppure limitazione del movimento.
  • Febbre.
  • Pelle lacerata, arrossata, calda o dolorante vicino all’articolazione.
  • Presenza di un disturbo emorragico, l’uso di anticoagulanti (ad esempio, il warfarin) o un’emoglobina anomala (ad esempio, anemia falciforme).
  • Possibilità di una malattia a trasmissione sessuale (ad esempio, dovuta a relazioni sessuali non protette con un nuovo partner).

Quando rivolgersi a un medico?

Le persone che presentano segnali d’allarme devono consultare immediatamente un medico. Il medico può trattare i sintomi in modo più rapido e completo se il trattamento interviene tempestivamente in certi disturbi, quali l’artrite indotta da cristalli, l’emartrosi e l’artrite infettiva. I soggetti senza segnali d’allarme, in particolare se la causa del dolore è nota (ad esempio, se un dolore tipico è ricorrente in un’articolazione colpita dall’osteoartrite o se il dolore si manifesta dopo un trauma minore) e se i sintomi sono lievi, possono attendere alcuni giorni per verificare se i sintomi scompaiono senza intervento, prima di consultare un medico.
Il medico inizia ponendo al soggetto domande sui sintomi e sull’anamnesi. Esegue quindi un esame obiettivo. In base ai risultati dell’esame obiettivo e dell’anamnesi, il medico sarà in grado di suggerire una causa del dolore e gli esami da effettuare ( Alcune cause e caratteristiche del dolore a una singola articolazione). Durante l’anamnesi, il medico vi farà queste domande:

  • Quando è iniziato il dolore, come si è sviluppato, dove è localizzato e sua intensità.
  • Cosa migliora o aggrava il dolore (ad esempio, il movimento, gli esercizi sotto carico o il riposo).
  • Traumi precedenti o dolore articolare passato.
  • Sintomi in altre articolazioni (come gonfiore).
  • Fattori di rischio per le malattie a trasmissione sessuale e la malattia di Lyme.
  • Disturbi noti, in particolare quelli che possono causare o contribuire al dolore articolare (come l’osteoartrite, la gotta o l’anemia falciforme).

L’esame obiettivo si concentra sulle articolazioni per cercare segni di infiammazione (incluso gonfiore, calore e, raramente, arrossamento), dolorabilità, limitazione del movimento e rumore quando si muovono le articolazioni (crepitio). Il medico confronta l’articolazione colpita con quella corrispondente non colpita dal lato opposto del corpo, per individuare eventuali alterazioni meno evidenti. Il medico cerca anche segni di infezione altrove nel corpo, in particolare sulla pelle e sugli organi genitali. Diversi elementi dell’anamnesi e risultati dell’esame obiettivo suggeriscono la causa del dolore articolare: sulla base dell’esame obiettivo, il medico può determinare se la sorgente del dolore si trovi nell’articolazione o nelle strutture circostanti. Ad esempio, se un solo lato dell’articolazione sembra anormale, la sorgente del dolore è probabilmente all’esterno dell’articolazione. Sulla base dell’esame obiettivo, il medico può inoltre capire se sia presente del liquido nell’articolazione. Un’infiammazione che si sviluppa in poche ore è solitamente causata dall’artrite indotta da cristalli, in particolare se sintomi simili si sono già manifestati in precedenza. L’artrite infettiva è un’altra causa importante di artrite acuta. La febbre è spesso causata dall’artrite infettiva o dall’artrite indotta da cristalli.

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Esami

La necessità di effettuare esami dipende da ciò che rileva il medico dall’anamnesi e nel corso dell’esame obiettivo, in particolare in presenza di segnali d’allarme. I possibili esami includono:

  • Analisi del liquido articolare.
  • Radiografia.
  • Altri esami di diagnostica per immagini (TC, ecografia, risonanza magnetica…).

Di solito, il medico esamina il liquido articolare se l’articolazione è gonfia. Il medico estrae il liquido dall’articolazione sterilizzando la zona con una soluzione antisettica, quindi addormentando la pelle con un anestetico. Successivamente, viene inserito un ago nell’articolazione e viene prelevato del liquido articolare (una procedura chiamata aspirazione articolare o artrocentesi). Questa procedura non è dolorosa o causa solo un dolore lieve. Il liquido viene analizzato solitamente per cercare, fra le altre cose, i batteri che possono causare l’infezione e viene esaminato al microscopio per cercare i cristalli che causano la gotta e i relativi disturbi. A volte il medico non esamina il liquido se la causa del dolore articolare è ovvia, ad esempio, se il dolore si manifesta dopo un trauma o se il liquido si accumula ripetutamente in un’articolazione con patologie articolari croniche, come l’osteoartrite. Si può fare una radiografia, ma spesso non è necessaria nei soggetti che soffrono di artrite acuta. La radiografia non mostra anomalie dei tessuti molli o della cartilagine. Le radiografie sono più utili per diagnosticare fratture e a volte tumori ossei o osteonecrosi. La risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC) possono mostrare anomalie di ossa, articolazioni, tendini e muscoli più in dettaglio rispetto alla radiografia. La RM o la TC vengono utilizzate per diagnosticare le anomalie ossee o articolari che potrebbero non essere evidenti alle radiografie (ad esempio, fratture dell’anca troppo piccole per essere visibili ai raggi X). La RM viene utilizzata per diagnosticare alcune anomalie dei tessuti molli, come le anomalie della cuffia dei rotatori nella spalla e le anomalie della cartilagine dei legamenti e del menisco nel ginocchio. A volte sono necessari degli esami del sangue, ad esempio, per facilitare la diagnosi o l’esclusione della malattia di Lyme.

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Trattamento

Il modo più efficace per alleviare il dolore articolare è quello di trattare il disturbo che causa il dolore. Ad esempio, si possono prescrivere antibiotici per curare l’artrite infettiva. Le ossa con fratture possono richiedere un’immobilizzazione (ad esempio con un gesso). I farmaci possono essere utilizzati anche per alleviare l’infiammazione articolare, indipendentemente dalla causa. Questi farmaci includono farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) oppure, per le infiammazioni molto gravi, talvolta i corticosteroidi. Il dolore articolare senza infiammazione, indipendentemente dalla causa, può essere alleviato con i FANS, anche se il paracetamolo tende ad essere efficace e più sicuro per la maggior parte delle persone. L’immobilizzazione dell’articolazione con una stecca o una benda è utile, temporaneamente, per alleviare il dolore. Gli impacchi freddi (ad esempio, con ghiaccio) sono il trattamento migliore subito dopo un trauma e possono essere utilizzati per alleviare il dolore causato da un’infiammazione articolare. Gli impacchi caldi (ad esempio, con cuscinetti caldi) possono diminuire il dolore calmando gli spasmi dei muscoli intorno alle articolazioni. Tuttavia, si deve proteggere la pelle dal caldo e dal freddo estremi. Ad esempio, il ghiaccio si può mettere in una borsa in gomma o un sacchetto di plastica avvolto in un asciugamano, ma non va applicato direttamente sulla pelle. Inoltre, il materiale caldo e freddo deve essere applicato almeno 15 minuti alla volta, affinché possa penetrare in profondità e arrivare ai tessuti più dolorosi o infiammati. Quando il dolore intenso si è attenuato, il medico può consigliare esercizi fisioterapici per riabilitare la funzionalità della parte interessata, per recuperare o conservare l’ampiezza di movimento e rafforzare i muscoli circostanti.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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