I reni e le loro unità funzionali chiamati “nefroni”, in sinergia con le vie urinarie, svolgono numerose funzioni, tra cui:
- filtrare ogni minuto 1200 ml di sangue (1700 litri in un giorno) con lo scopo di separare i prodotti di scarto del metabolismo ed espellerli tramite l’urina.
- gestire l’equilibrio idro-salino nel corpo umano regolando la concentrazione di Na+, K+, Cl-, HCO3-, PO43-, Ca2+, glucosio, aminoacidi, acido urico, urea, mediante complessi processi di filtrazione, riassorbimento, secrezione ed escrezione a livello del nefrone;
- regolare il contenuto idrico dell’organismo, modificando volemia e pressione arteriosa;
- regolare il pH ematico tramite riassorbimento ed eliminazione di bicarbonato HCO3- ed agendo sulla secrezione di H+;
- partecipare al metabolismo dei carboidrati essendo una sede della gluconeogenesi;
- secernere diversi ormoni (funzione endocrina) come renina, eritropoietina (eritropoiesi), prostaglandine e la sintesi, a partire dalla vitamina D, di 1,25-diidrossicolecalciferolo, necessario per la regolazione ed il trasporto del calcio.
Quando la funzionalità renale è compromessa ed il rene non riesce ad espletare in modo adeguato i suoi numerosi compiti, si parla di “insufficienza renale”, che può essere acuta – se l’insufficienza compare improvvisamente – o cronica, se l’insufficienza si instaura lentamente e progressivamente.
Cos’è l’insufficienza renale acuta?
L’insufficienza renale acuta (IRA) è una condizione di rapido deterioramento dei reni e della loro funzione. La condizione precipita nel giro di pochi giorni o poche ore. Una o più cause possono, infatti, danneggiare gravemente le delicate strutture vascolari e nervose che compongono i reni, con la formazione di tessuto cicatriziale che colpisce vasi sanguigni e tessuti ostacolando la funzionalità. Provoca uremia, ovvero l’accumulo nell’organismo e nel sangue di sostanze azotate e urea che vengono filtrate dai reni e hanno un effetto tossico. Può essere classificata come prerenale, postrenale e renale. Si tratta di una condizione grave, che può essere anche fatale, ma se diagnosticata e trattata precocemente è reversibile.
Quali sono le cause di insufficienza reale acuta?
Le cause di insufficienza renale acuta sono classificabili in base all’origine del danno renale. I reni possono funzionare male a causa di un danno alle strutture come i glomeruli renali, una fitta rete di capillari deputati a filtrare il sangue da scorie e tossine. L’insufficienza renale acuta può essere anche determinata da una diminuzione dell’apporto di sangue ai reni, causato da:
- emorragia;
- disidratazione;
- ustioni;
- insufficienza cardiaca;
- ipotensione arteriosa severa;
- shock circolatorio in corso di infezione o di reazione allergica.
Altre cause dell’insufficienza acuta sono:
- mieloma multiplo;
- trombosi delle vene e arterie renali;
- nefropatia acuta tubulo-interstiziale;
- ipertensione arteriosa;
- glomerulonefriti;
- vasculiti;
- mioglobinuria (mioglobina nelle urine, ad esempio da rabdomiolisi);
- infezioni batteriche;
- reazioni ai farmaci che causano uno shock circolatorio;
- malattie metaboliche come ipercalcemia e iperuricemia;
- insufficienza epatica;
- terapie con farmaci chemioterapici, antibiotici o anti-infiammatori;
- mancata irrorazione sanguigna (ischemia) dei reni a causa di emorragie o di esiti di interventi chirurgici;
- intossicazioni da sostanze chimiche o metalli pesanti;
- ostruzione delle vie urinarie, che impedisce all’urina prodotta dai reni di essere espulsa a causa di ipertrofia prostatica benigna (prostata ingrossata), calcolosi renale, tumori delle vie urinarie, danni ai nervi che controllano la vescica.
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Quali sono i sintomi dell’insufficienza renale acuta?
Spesso alcune delle condizioni che causano l’insufficienza renale acuta sono prive di sintomi, come lo scarso apporto di sangue ai reni o le patologie dell’arteria renale.
L’insufficienza renale acuta può presentarsi con o senza oliguria, vale a dire la riduzione del volume delle urine espulse dall’organismo.
Altri sintomi sono:
- gambe e caviglie gonfie e stanche a causa della ritenzione idrica;
- fiato corto, in presenza di edema polmonare, vale a dire l’accumulo di liquidi nei polmoni;
- estremo affaticamento ed astenia;
- anemia;
- ipertensione arteriosa;
- nausea e perdita di peso;
- proteinuria;
- prurito;
- sangue nelle feci;
- sangue nelle urine;
- urine torbide e scure;
- mal di testa;
- confusione mentale;
- coma e decesso nei casi più gravi.
Diagnosi di insufficienza renale acuta
La diagnosi dell’insufficienza renale acuta può essere effettuata attraverso:
- esami del sangue (funzionalità renale) e delle urine;
- ecografia;
- scintigrafia;
- biopsia renale.
Complicanze dell’insufficienza renale acuta
Le complicanze dell’insufficienza renale sono molte e possono diventare estremamente pericolose per la vita del paziente. Le più diffuse sono:
- edema polmonare;
- acidosi (una condizione di eccessiva acidità del sangue);
- iperpotassiemia (un’elevata concentrazione di potassio che può essere tossica per il cuore);
- coma e decesso nei casi più gravi.
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Trattamento dell’insufficienza renale acuta
In caso di insufficienza renale acuta è imperativo a due livelli:
- riconoscere ed intervenire rapidamente sulla causa che l’ha determinata (ad esempio disidratazione, infezione, farmaci, emorragia…);
- riconoscere e trattare le complicanze dell’insufficienza renale elencate nel paragrafo precedente.
Per trattare le complicanze di una insufficienza renale acuta è importante:
- bilanciare i fluidi corporei: il medico può raccomandare, a seconda del caso, la somministrazione di liquidi o di farmaci diuretici;
- somministrare farmaci o utilizzo di soluzioni endovenose per controllare i livelli di potassio e acidi nel sangue;
- effettuare una dialisi temporanea, allo scopo di rimuovere le tossine eventualmente accumulate, quando la terapia medica non è più sufficiente.
Come prevenire l’insufficienza renale acuta?
La prevenzione della malattia renale si ottiene con il monitoraggio di alcuni parametri collegati alla funzionalità dei reni: misurazione della pressione arteriosa, esami del sangue e delle urine per conoscere i valori di creatinina e azotemia, ecografia renale quando ci sono dubbi circa l’attività renale. Particolare attenzione va posta dalle persone a rischio di insufficienza renale o affette da patologie croniche come il diabete o l’ipertensione, oppure da patologie su base autoimmune come il lupus eritematoso. In questi casi è necessario ricorrere alle cure del nefrologo e ad alcune restrizioni alimentari come una dieta povera di proteine (carni rosse) e di grassi saturi, di sodio e di potassio. È sempre consigliata un’attività fisica moderata e regolare; è necessario cercare di evitare sovrappeso e obesità nonché fumo e alcolici.
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Lo staff di Medicina OnLine
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