Prurito alla pelle: cos’è e come fare per alleviarlo?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ACNE PRURITO BRUFOLO PELLE FACCIA DONNA BELLA DERMA EPIDERMIDE CUTE ROSSOREIl prurito è un sintomo caratterizzato da fastidio che, se intenso, provoca il desiderio irrefrenabile di grattarsi: in alcuni casi solo l’atto di grattarsi può placare la sensazione. Il prurito può essere localizzato (limitato a una zona del corpo) o generalizzato (che si verifica su tutto il corpo o in diverse aree). In alcuni casi il fastidio può peggiorare di notte. Il prurito generalizzato è spesso più difficile da trattare rispetto a quello localizzato. Quest’irritazione si può verificare con o senza lesioni della pelle (urti, vesciche o anomalie che possono essere visibili a livello cutaneo). Un prurito accompagnato da una visibile anomalia della pelle dovrebbe essere essere valutato da un medico e, in alcuni casi, da un dermatologo, poiché il problema probabilmente richiede un trattamento medico specializzato (per esempio, eczema, scabbia, ecc.). Il prurito all’ano dovrebbe essere valutato da un proctologo. In alcuni casi il prurito è idiopatico, cioè non se ne conosce la causa. Semplici manifestazioni saltuarie di prurito, sono assolutamente normali anche in individui sani e quasi mai indicano patologia; al contrario un prurito continuo, che non si placa con il grattamento, potrebbe indicare la presenza di una patologia.

Quali sono i segni e i sintomi associati al prurito?

Il prurito è esso stesso un sintomo; a seconda della causa scatenante, il prurito può essere associato con altri sintomi e segni. Più comunemente, si includono lesioni della pelle, come eruzioni cutanee, vesciche, bolle e/o arrossamento della zona interessata. Anche la secchezza della pelle è una causa comune di prurito. Meno comunemente, il prurito generalizzato può essere segno di patologie croniche, come quelle epatiche. In tali situazioni, potrebbero non verificarsi cambiamenti nell’aspetto della pelle.

Da cosa è causato il prurito?

Il prurito può essere causato da molte condizioni. Una causa comune è di natura psicologica, cioè dovuta allo stress, all’ansia, ecc. Lo stress può anche aggravare il prurito dovuto ad altre cause. La pelle sessa (xerosi) è un’altra causa frequente di prurito. Molte persone riportano anche scottature pruriginose a seguito di una prolungata esposizione ai raggi UV provenienti dal sole. Altre cause di prurito generalizzato che non possono produrre un’eruzione o specifiche alterazioni cutanee includono disturbi del metabolismo e endocrini (per esempio, malattie epatiche o renali, ipertiroidismo), tumori (per esempio, linfoma), reazioni ai farmaci e interruzione nel flusso della bile (colestasi), malattie del sangue (per esempio, policitemia vera). Il prurito può essere comunemente causato da reazioni allergiche o da punture e morsi di insetti, come zanzare o pulci. Infezioni e infestazioni della pelle sono un’altra causa di prurito. Quello genitale, che può accompagnare bruciore e dolore, in uomini e donne, può verificarsi come conseguenza di infezioni veneree come malattie sessualmente trasmissibili (MST), le quali possono provocare anche prurito anale. Altre cause includono infezioni fungine dell’inguine (tinea cruris) comunemente conosciuta come jock itch, psoriasi, la tigna del corpo (tinea corporis), prurito vaginale e/o anale dovuto alle malattie sessualmente trasmissibili (MST) o altri tipi di infezioni. Un altro tipo di infezione parassitaria che provoca il fastidio è il cosiddetto prurito del nuotatore (o dermatite cercariale). Si tratta di un’eruzione cutanea provocata da una reazione allergica a un’infezione con alcuni parassiti degli uccelli o dei mammiferi che vengono rilasciati da persone infette nell’acqua dolce e salata. Il prurito può verificarsi anche con un’infestazione di pidocchi, come quelli della testa o del pube. La scabbia è una condizione della pelle altamente contagiosa causata da un’infestazione dell’acaro Sarcoptes scabei, noto in quanto causa un prurito intenso che peggiora particolarmente di notte. Il prurito anale può essere determinato da infezioni anali, da emorroidi, da scarsa igiene e dalla presenza di vermi intestinali (in questo caso il prurito tende ad aumentare durante la notte). Il prurito può anche derivare da condizioni che colpiscono i nervi, come il diabete, l’herpes zoster, o la sclerosi multipla. L’irritazione della pelle causata da contatto con tessuti, cosmetici o altre sostanze, può causare prurito, a volte accompagnato da un’eruzione cutanea. Anche le reazioni ai farmaci possono sfociare in un prurito generalizzato che può essere accompagnato da un’eruzione cutanea o da orticaria. Alcune donne riferiscono di aver avuto prurito diffuso durante la gravidanza. Il prurito sofferto dalla maggior parte delle persone non è causato da un problema grave.

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Come viene diagnosticata la causa del prurito?

Come in qualsiasi caso, esami e un’accurata anamnesi suggeriranno al medico i particolari test diagnostici che possono essere necessari per determinare la causa del prurito. Alcune cause comuni, come la pelle secca o le scottature possono essere evidenti, mentre cause come malattie o condizioni sistemiche croniche possono richiedere esami diagnostici e del sangue per essere identificate. Se è una condizione della pelle ad essere responsabile del prurito, a volte può essere eseguito un raschiamento o una biopsia per identificare tale condizione. Tuttavia, molte eruzioni e disturbi cutanei hanno un aspetto caratteristico utile per poter puntare a una corretta diagnosi.

Ci si può grattare?

Di solito il prurito porta a grattarsi e questo può inizialmente risultare soddisfacente, ma farlo in modo prolungato serve solo ad avere la pelle irritata e più pruriginosa. Grattarsi fornisce solo un sollievo temporaneo, ma non risolve il problema, quindi è meglio evitare di farlo, se è possibile. Se grattandosi si lesiona la pelle, si può andare incontro a una infezione batterica, conosciuta anche come infezione secondaria. Se ci si gratta per mesi o anni, l’area interessata può sviluppare una pelle ispessita (lichenificazione) o una pigmentazione che scurisce la zona. Il modo migliore per consentire che la pelle irritata guarisca è smettere di grattarsi. Tuttavia, spesso la forza di volontà non è sufficiente, perché la voglia di grattarsi può essere molto convincente. Di seguito verranno mostrate alcune misure di carattere generale e dei rimedi casalinghi che permettono di controllare il prurito, indipendentemente dalla causa.

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Come si può trattare il prurito a livello topico (esterno)? Esistono dei rimedi casalinghi?

Applicazioni a freddo: siccome il freddo e il prurito viaggiano lungo le stesse fibre nervose, il freddo può “inceppare il circuito” e attenuare il prurito. I metodi per applicare il freddo includono: • acqua fredda: sia mettendo la parte interessata sotto l’acqua corrente, sia applicando un panno pulito e freddo sulla pelle; • doccia fredda; • un bagno fresco: i prodotti che contengono farina d’avena sono utili per alleviare il prurito; • impacchi con ghiaccio. Acqua calda (sotto la doccia, per esempio) ci si sente bene temporaneamente, ma spesso si avrà più prurito più tardi. Pertanto, non è raccomandato l’uso di acqua calda. Creme e lozioni anti-prurito: cerca quelle che non necessitano di ricetta medica e contengono ingredienti come canfora, mentolo, fenolo, pramoxina, difenidramina, benzocaina. Puoi applicare questi prodotti anche varie volte a distanza di poco tempo, se necessario. Tali preparazioni aiutano a intorpidire le terminazioni nervose, in questo modo si evita di grattarsi, lasciando la pelle ruvida, dolente e più pruriginosa. Anche le creme e le lozioni che contengono idrocortisone sono spesso pubblicizzate per ridurre il prurito, ma questo ingrediente è utile solo quando il fastidio è provocato da un’eruzione cutanea reattiva al cortisone, come l’eczema e la seborrea. Si tratta di prodotti leggeri che spesso non aiutano. Quando il prurito è causato da irritazioni di altra natura (puntura di insetto, per esempio), l’idrocortisone non aiuta affatto. Se lo usi per 10 giorni e non riscontri un miglioramento, consulta un medico per determinare la causa del tuo prurito.

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Come si può trattare il prurito per via orale?

Tradizionalmente, per trattare il prurito vengono utilizzati gli antistaminici, come difenidramina (Benadryl), idroxizina (Atarax), e clorfeniramina (Chlor-Trimeton). Questi farmaci possono indurre sonnolenza in molte persone, quindi devono essere usati con cautela prima di mettersi alla guida o usare macchinari pesanti. Anche se gli antistaminici possono alleviare il prurito, sembra che servono solo per far sì che le persone si addormentino e evitino di grattarsi durante la notte. Si consiglia di provare un antistaminico non sedativo. La loratidina (Claritin) e la fexofenadina (Allegra) sono esempi di nuovi antistaminici di seconda generazione acquistabili senza ricetta medica. Non hanno gli stessi effetti sedativi di quelli di prima generazione.

Si può prevenire il prurito?

Il prurito si può prevenire solo se si può prevenire la causa che lo scatena. Per esempio, l’uso attento della protezione solare può prevenire il prurito associato alle scottature. Tenendo ben idratata la pelle si può prevenire il prurito associato alla pelle secca. È anche possibile adottare misure preventive per evitare condizioni come le malattie sessualmente trasmissibili, punture di insetti o zecche, o infestazioni da pidocchi che possono essere fonte di prurito. Non può in generale essere impedito il prurito associato a patologie gravi, come tumori e malattie epatiche e renali.

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Quando si dovrebbe consultare il medico?

Dovresti consultare un medico se il trattamento casalingo non funziona o noti che grattarsi sta portando delle conseguenze (infezione, lichenificazione [ispessimento e cicatrici], o pigmentazione), o il prurito ti disturba il sonno. Un medico sarà in grado di accertare il perché di tale fastidio e può anche prescrivere creme forti a base di cortisone (per eczemi e allergie) e antistaminici che necessitano di ricetta medica.

Quali sono le possibili complicazioni del prurito?

Le complicanze sono molto diverse in base alla condizione o patologia a monte che determina il prurito. Un prurito idiopatico, che dura pochi secondi per poi passare completamente, in genere non determina alcuna complicazione. Come detto in precedenza, un’infezione batterica secondaria della pelle è forse la complicazione più comune del prurito. Ciò si verifica non a seguito del prurito, ma a causa del danno cutaneo dovuto al grattarsi. Possono essere necessari degli antibiotici per trattare l’infezione batterica della pelle. È improbabile che il prurito in sé possa portare ad altre complicazioni, anche se alcune delle malattie che provocano il fastidio sono associate a complicanze specifiche della malattia stessa.

Qual è la prognosi per il prurito?

Il prurito in sé non è associato a danni o problemi a lungo termine e, nella maggior parte dei casi, si tratta di un fastidio temporaneo che si risolve da solo o con trattamenti topici o orali. Il prurito associato a una grave condizione può persistere se la condizione peggiora o può essere gestito con i farmaci.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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