La dermatite atopica (in inglese “atopic dermatitis“) è una patologia cronica della pelle, non contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di infiammazione e lesioni eritematose. Presenta spesso andamento tipico con momenti di esacerbazione intervallati da periodi di remissione. Chi soffre di dermatite atopica in genere è affetto anche da Continua a leggere
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Quale antistaminico per la congiuntivite allergica?
Soffrire di congiuntivite allergica può essere estremamente fastidioso. Questa condizione è caratterizzata dall’infiammazione della congiuntiva, la membrana trasparente che riveste la parte interna delle palpebre e la superficie dell’occhio. La congiuntivite allergica può essere causata da una reazione allergica a una serie di fattori, tra cui polline, polvere, muffe, peli di animali domestici e altri allergeni comuni. Fortunatamente, esistono diverse versioni di collirio antistaminico che aiutano ad alleviare i sintomi della Continua a leggere
Prurito a scroto, testicoli e ano: cause e rimedi naturali
Il prurito allo scroto, spesso che si estende in tutto il perineo fino all’ano o alla base del pene, è un sintomo piuttosto comune ed è la principale Continua a leggere
Pelle irritata dal sudore: bagno, doccia, gel o crema idratante?
In questo precedente articolo: Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea? avevamo introdotto l’argomento, vediamo oggi altri consigli per prevenire e curare la pelle irritata a causa dal sudore.
Bagno o doccia?
Bagno o doccia che sia, il dato più importante è che l’esposizione prolungata all’acqua molto calda può rimuovere gli oli essenziali della pelle e l’umidità, lasciandoti la pelle rossa, secca e a scaglie. Quindi evita l’acqua troppo calda e, se proprio non riesci a farne a meno, almeno limitati a non più di 10 minuti di lavaggio. Altro piccolo consiglio: fai un bagno nella pappa d’avena. L’avena aiuta a calmare la pelle irritata, ed è un rimedio provato per l’irritazione cutanea. Usa della avena commestibile o dei bagni di pappa d’avena.
Crema idratante: quale e come?
Applica una crema quando hai fatto la doccia e dopo esserti lavato le mani. Le persone che hanno la pelle molto secca, possono applicare l’idratante a intervalli selezionati. Cerca gli ingredienti seguenti quando acquisti una crema idratante:
- Ceramide. Aiuta nel sollievo della ritenzione idrica e dell’arrossamento.
- Dimeticone e glicerina. Entrambe avvicinano l’acqua alla pelle.
- Acido ialuronico. Come la ceramide, l’acido ialuronico aiuta a combattere la ritenzione idrica.
- Lanolina, oli minerali e petrolato. Questi ingredienti aiutano la pelle a mantenere l’umidità assorbita durante l’abluzione.
Usa gel e creme con proprietà lenitive
Esistono molte creme e gel che possono migliorare l’irritazione da sudore, specialmente:
- Crema con idrocortisone, applicata una-quattro volte al giorno.
- Gel con aloe vera. I gel con aloe vera vengono spesso usati come medicazioni topiche per alleviare l’arrossamento grazie alle loro proprietà antinfiammatorie. L’aloe vera riduce le irritazioni della pelle.
Se l’irritazione persiste a lungo, o se vi accorgete che la sudorazione o il prurito sono francamente eccessivi o sono improvvisamente aumentati senza motivo, consultate il vostro medico di fiducia.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Perché le punture di zanzara prudono?
Una volta raggiunta la pelle del suo obiettivo, la zanzara sceglie il punto da perforare sfruttando i sensilli del labellum del labbro superiore. La perforazione avviene ad opera delle mandibole e delle mascelle fino a raggiungere un capillare sanguigno superficiale. A questo punto la zanzara introduce nella ferita tutti gli stiletti boccali, ad eccezione della proboscide. Quest’ultima viene ripiegata e usata come guida facilitando lo scorrimento degli stiletti. La suzione del sangue è preceduta dall’immissione della saliva, attraverso il canale salivare compreso nello spessore dell’ipofaringe.
Funzioni della saliva di zanzara
La saliva ha una funzione anticoagulante e anestetizzante ma soprattutto svolge un effetto rubefacente, cioè determina un richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle (causandovi una piccola irritazione) in quanto stimola un aumento del flusso sanguigno nel capillare.
Lo scopo biologico della saliva è quindi quello di:
- ridurre i tempi di svolgimento della suzione;
- facilitare il pasto;
- permettere alla zanzara di completare il pasto prima della reazione della vittima.
E’ la presenza di residui di saliva, unita al trauma della perforazione, che determina fastidio e prurito nella zona della puntura, che può persistere anche varie ore dopo il pasto della zanzara.
Prodotti per allontanare le zanzare
Di seguito vi riporto una lista di prodotti estremamente efficaci, scelti e testati personalmente da me e dal mio Staff, per neutralizzare le zanzare, le mosche ed altri insetti fastidiosi:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Pelle che prude dopo la doccia: ecco da cosa dipende e rimedi
Il prurito è per definizione una sensazione che provoca il desiderio o il riflesso di grattarsi. Quando il prurito si verifica in caso di contatto con l’acqua, si parla di “prurito acquagenico” (in inglese “aquagenic pruritus“) il quale è un disturbo che consiste nel manifestarsi di crisi di prurito appena la pelle viene a contatto con l’acqua ed è probabilmente dovuto ad un rilascio eccessivo di acetilcolina in seguito a tale evento.
Caratteristiche
La sensazione di prurito associata a tale disturbo assomiglia ad una continua puntura di spilli ed interessa frequentemente gambe e braccia, specialmente i polpacci, ma può colpire tutto il corpo. Le crisi hanno una durata di qualche decina di minuti e, tipicamente, iniziano ad attenuarsi appena la pelle non è più esposta all’aria.
Diagnosi_differenziale_rispetto_al_prurito_da_cause_allergiche
Poiché spesso il disturbo si manifesta dopo una doccia o un bagno con prodotti detergenti, erroneamente si è portati a confondere le crisi di prurito acquagenico con episodi di allergia a questi prodotti. Tuttavia, ci sono alcune caratteristiche particolari che permettono di distinguere il prurito acquagenico:
- il prurito non dipende dalle particolari sostanze disciolte nell’acqua, per cui l’utilizzo di prodotti detergenti delicatissimi, per esempio bagnoschiuma per neonati, non impedisce l’insorgenza del disturbo che continua a manifestarsi ugualmente, perfino utilizzando solo acqua distillata;
- nei casi più importanti, le crisi possono essere innescate anche soltanto dal proprio sudore, specialmente durante i mesi più caldi;
- molti pazienti lamentano una certa stagionalità del disturbo, osservando una maggiore incidenza nei periodi in cui l’abbronzatura sta andando via.
Dunque, di per sé, il prurito acquagenico non è una manifestazione di tipo allergico, anche se si osserva che la sua insorgenza può essere ulteriormente favorita dalla concomitante presenza di particolari fattori come, per esempio, il contatto della pelle con fibre sintetiche. Il consumo di ortaggi della famiglia delle solanacee possono favorire l’insorgenza di questo disturbo per il contenuto di nicotina che aumenta l’attività dei neuro-recettori dell’acetilcolina.
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Diagnosi differenziale rispetto all’orticaria acquagenica
Anche l’orticaria fisica di natura acquagenica, o semplicemente orticaria acquagenica, è causata dal contatto della pelle con l’acqua ed è accompagnata da prurito. Per escluderla o confermarla, occorre valutare se sono presenti le tipiche manifestazioni cutanee dell’orticaria (ovviamente non presenti in caso di semplice prurito acquagenico) ma, per una risposta definitiva, occorre effettuare un T.O.F. (test orticaria fisica) in un ambulatorio dermatologico.
Rimedi
Si osserva che alcune soluzioni saline, per esempio soluzioni di bicarbonato di sodio, possono ridurre l’intensità delle crisi di prurito acquagenico (infatti le crisi risultano meno frequenti a contatto con l’acqua di mare). Per alleviare il prurito sono indicate anche l’esposizione a raggi UVB e l’applicazione di creme a base di sostanze in grado di disattivare le terminazioni nervose responsabili del disturbo, per esempio la capsicina contenuta nel peperoncino, utilizzate anche nel trattamento delle nevralgie talvolta ancora presenti dopo la guarigione dall’herpes zoster. Secondo alcuni, qualche effetto positivo si può avere anche con l’applicazione di creme idratanti, per ridurre la secchezza della pelle, oppure di glicerolato d’amido, ma non tutti i dermatologi sono concordi sull’efficacia di questi prodotti. Infine, si può tentare un cambiamento della temperatura dell’acqua, poiché per alcuni pazienti il disturbo si manifesta solo con acqua a determinate temperature. Altri segnalano una riduzione o addirittura scomparsa del prurito, se la parte finale della doccia viene effettuata con acqua fredda e se poi ci si asciuga con un phon o tamponando con un telo (evitando di sfregare la pelle). Da registrare gli sviluppi nella terapia del prurito acquagenico successivi al 2010. Attualmente sono disponibili trattamenti potenzialmente più efficaci di quelli indicati sopra. La ricerca e la pratica medica hanno individuato per esempio l’efficacia su alcuni pazienti del trattamento con propranololo, un betabloccante usato principalmente nel trattamento dell’ipertensione e di alcune forme di angina.
Prodotti per la cura della pelle irritata
Ecco una lista di prodotti, selezionati e testati dal nostro Staff di esperti, per detergere, idratare e calmare la pelle irritata. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile:
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Prurito alla testa (cuoio capelluto): cause e quando diventa pericoloso
Tutti noi, durante la giornata, ci grattiamo il cuoio capelluto ed i capelli varie volte, senza neanche rendercene conto. Ciò non deve destare preoccupazioni, tuttavia bisogna tener presente che a volte, un prurito cronico al cuoio capelluto, può indicare una reazione infiammatoria della cute sottostante i capelli. Il prurito al cuoio capelluto è un problema molto diffuso, che può essere o non essere associato ad una eruzione cutanea visibile o ad una lacerazione della cute. La gravità, la frequenza e la durata di questa condizione dipendono dalla causa sottostante. Alcune cause di prurito al cuoio capelluto, come la forfora (dermatite seborroica), possono essere relativamente lievi. Tuttavia, il prurito al cuoio capelluto può essere dovuto anche a condizioni più gravi, come infezioni, infiammazioni, infestazione da parassiti, disturbi autoimmuni e allergie.
Il prurito al cuoio capelluto può manifestarsi singolarmente o in concomitanza con altri sintomi, come una eruzione cutanea o la formazione di protuberanze visibili su cuoio capelluto e nuca. Inoltre, grattare in modo eccessivo la parte pruriginosa può favorire l’ingresso di batteri o funghi negli strati del cuoio capelluto, comportando l’insorgenza di infezioni secondarie. E’ importante riferire al medico tutti i sintomi sperimentati, affinché possa diagnosticare la causa della condizione. Il prurito al cuoio capelluto può essere causato da una grave condizione sottostante che richiede un trattamento medico, come lupus o ipotiroidismo. Qualora il prurito sperimentato dovesse essere persistente, è essenziale consultare immediatamente il medico.
Modalità di insorgenza
In alcuni casi, questa tipologia di prurito può iniziare all’improvviso e scomparire spontaneamente in breve tempo o a seguito di un trattamento minimale, come nel caso di una lieve reazione allergica o sensibilità ad un nuovo prodotto per capelli. Il prurito al cuoio capelluto può anche insorgere nel corso di un lasso di tempo relativamente lungo, come in caso di psoriasi del cuoio capelluto.
Altri sintomi spesso associati al prurito alla testa
Il prurito al cuoio capelluto può manifestarsi accompagnato da altri sintomi, che variano a seconda della condizione, del disturbo o della malattia sottostanti. I sintomi possono interessare la cute, il cuoio capelluto e, in alcuni casi, altri sistemi del corpo. Per esempio, è possibile sperimentare dolore articolare se il prurito al cuoio capelluto è causato da artrite psoriasica, un disturbo infiammatorio cronico.
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Il prurito può insorgere in concomitanza con altri sintomi correlati a cute e cuoio capelluto, tra cui:
- formazione di pustole
- bruciore
- pelle screpolata su cuoio capelluto o altre regioni cutanee
- diradamento e caduta dei capelli
- gomiti e ginocchia pruriginosi
- dolore
- comparsa di un’eruzione cutanea o di segni sulla pelle
- arrossamento, irritazione o infiammazione
- desquamazione, sfaldamento o screpolatura della cute
- scolorimento della cute
- piaghe o lesioni da grattamento
- piccoli punti bianchi alla base dei capelli (uova di pidocchi, lendini) o piccoli parassiti che si spostano nei capelli, nelle sopracciglia o nelle ciglia (pidocchi)
Il prurito può manifestarsi accompagnato da sintomi correlati a sistemi del corpo diversi dalla cute e dal cuoio capelluto, tra cui:
- pelle fredda e scarsa tolleranza al freddo
- appetito ridotto
- depressione
- stanchezza
- sintomi simil-influenzali (stanchezza, febbre, mal di gola, cefalea, tosse e dolori)
- dolore e rigidità articolare
- scarsa concentrazione e problemi di memoria
- problemi a carico delle unghie, come ingiallimento o vaiolatura o unghie fragili
- occhi rossi, pruriginosi e lacrimazione oculare
- starnuti e naso gocciolante
- stress e ansia
- perdita o aumento di peso inspiegabili
Cause
La causa più comune di prurito al cuoio capelluto è la forfora, o dermatite seborroica, che si ritiene sia causata da una combinazione di pelle grassa e crescita eccessiva di lieviti. I fattori ambientali e lo stile di vita (come prodotti per i capelli, acne, stress e obesità) sembrano incrementare il rischio di sviluppare dermatite seborroica.
Molti altri disturbi e condizioni possono causare l’insorgenza di prurito al cuoio capelluto, tra cui disturbi autoimmuni e infiammatori, infezioni, allergie e pidocchi. La psoriasi è un disturbo infiammatorio cronico causato da un problema a carico del sistema immunitario, tuttavia la causa esatta non è nota. Batteri e lieviti possono infettare la cute e i follicoli piliferi presenti sul cuoio capelluto, causando l’insorgenza di un intenso ciclo prurito-grattamento.
I pidocchi sono piccoli insetti che si nutrono di sangue e depongono le loro uova sul cuoio capelluto. I pidocchi non comportano gravi problemi medici, sebbene siano estremamente contagiosi e causa di forte prurito, che può causare lacerazioni cutanee e l’insorgenza di possibili infezioni batteriche secondarie. Il prurito al cuoio capelluto può anche essere provocato da una allergia o sensibilità ai prodotti per capelli, come tinture e altre sostanze chimiche.
Il prurito può essere causato da una varietà di disturbi e infezioni della cute, tra cui:
- acne cheloidea nucale (tipologia specifica di follicolite che interessa principalmente i maschi di origine africana)
- dermatite allergica da contatto o dermatite da contatto irritante (per esempio una dermatite dovuta ad una tintura per capelli)
- forfora o crosta lattea (dermatite seborroica)
- eczema (dermatite atopica)
- follicolite (infezione di un follicolo pilifero)
- infezione fungina (tinea capitis, tigna) o infezione batterica a carico del cuoio capelluto
- pidocchi
- ipotiroidismo
- lupus
- psoriasi
- stress e ansia
- scottatura solare
Potenziali complicazioni e pericolosità legate al prurito
In alcuni casi, il prurito al cuoio capelluto può comportare l’insorgenza di complicazioni, specie in caso di intenso grattamento, che può causare la lacerazione della cute del cuoio capelluto. Grattare la parte pruriginosa può favorire l’ingresso di batteri o funghi negli strati della cute del cuoio capelluto provocando l’insorgenza di infezioni. Le potenziali complicazioni includono:
- cellulite (infezione della cute e dei tessuti circostanti causata da una crescente infezione batterica o fungina)
- caduta e/o diradamento/assottigliamento dei capelli o aree prive di capelli
- formazione di lesioni e piaghe che possono determinare infezioni
E’ possibile l’insorgenza di complicazioni correlate alle cause sottostanti del prurito. Per ridurre il rischio di complicazioni, è di fondamentale importanza attenersi al piano di cura formulato dal medico.
I migliori prodotti per la cura del capello
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere del capello sia femminile che maschile, in grado di migliorare forza, salute e bellezza dei tuoi capelli. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:
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Pelle arrossata ed irritata a causa del sudore: come curare l’irritazione cutanea?
La nostra pelle è davvero straordinaria: è una linea di difesa contro le aggressioni esterne, ha importantissime funzioni relative alla sensibilità, regola la temperatura dell’organismo, ha capacità di assorbire varie sostanze… Addirittura la pelle viene definita “il terzo rene del corpo” in riferimento alla sua capacità di eliminare le tossine e le sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo. A volte però la pelle in risposta a uno stimolo nocivo può irritarsi, specialmente durante i mesi più caldi quando il sudore è abbondante. L’irritazione cutanea da sudore si manifesta soprattutto in primavera/estate e colpisce petto, incavo del braccio, incavo del ginocchio e ascelle.
Se l’irritazione interessa in particolare il seno e la piega sottomammaria, leggi questo articolo: Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
Quali sono i sintomi di irritazione cutanea da sudore?
L’irritazione da sudore è causata principalmente dal sudore stesso e dall’atto del grattarsi ripetutamente, e porta principalmente a uno o più dei seguenti sintomi:
- Arrossamento: è il sintomo più comune di irritazione cutanea ed è causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni della pelle, che quindi risulterà arrossata, in seguito ad un fenomeno infiammatorio locale.
- Bruciore: il bruciore è un sintomo di irritazione della pelle frequentemente associato all’arrossamento cutaneo. Può capitare però che vi sia bruciore della pelle al tatto senza arrossamento nei casi di ipersensibilità. La causa del bruciore è da ricondursi alla stimolazione delle terminazioni nervose della cute; per approfondire: Bruciore della pelle al tatto con e senza arrossamento: cause e cure
- Desquamazione: è un sintomo causato dalla perdita delle cellule del primo strato della pelle e si associa necessariamente alla secchezza; per approfondire: Pelle secca e desquamata su gambe, mani e piedi: cause e cure naturali e farmacologiche
- Macchie, bolle e vescicole: sono delle eruzioni cutanee che possono essere del tipo eritematoso (macchie non sporgenti) o ponfo eritematoso (formazione di bolle o vescicole). Sono spesso correlate a infezioni virali o ad allergie e portano prurito. Caratteristiche sono le macchioline presenti sulla pelle dei bambini in corso di malattia esantematica. Per approfondire leggi: Differenza tra macula, papula, pustola, vescicola, bolla, flittene e pomfo
- Secchezza: è causata da un’eccessiva disidratazione dell’epidermide e spesso si associa a desquamazione.
- Brufoli: da ricondursi ad un fenomeno infiammatorio causato da batteri a discapito del bulbo pilifero, sono manifestazioni tipiche dell’acne. Per approfondire leggi: Cosa sono i brufoli ed i punti neri e come fare per prevenirli e curarli?
- Prurito: l’origine esatta del prurito non si conosce ancora, si pensa possa dipendere dalla stimolazione di alcuni circuiti nervosi o dalla liberazione di alcuni mediatori chimici. Per approfondire leggi: Prurito alla pelle: cos’è e come fare per alleviarlo?
- Gonfiore: viene chiamato anche angioedema e non ha una causa ben definita. Si può associare a prurito.
- Dolore: una irritazione intensa della pelle può determinare addirittura dolore acuto.
Cosa fare per prevenire e per curare l’irritazione cutanea da sudore?
- usa abiti comodi, non stretti, e in materiali naturali, senza poliestere: scegliete cotone 100. Cambia spesso gli abiti;
- usa l’amido di riso: per rinfrescarvi e lavarvi, usate acqua in cui avrete sciolto dell’amido di riso, che lenisce il rossore cutaneo e rende morbida la pelle;
- lavati accuratamente con acqua fresca mattino e sera, utilizzando prodotti neutri che non contengano alcool, agenti chimici derivati dal petrolio, profumazioni eccessive;
- usa dei fazzoletti di cotone 100% per separare la cute dagli abiti più stretti: per esempio sotto la pancia, o sotto il seno, o sotto la chiusura del reggiseno;
- nelle ore più calde della giornata, previeni gli arrossamenti con una crema solare: cercane una che blocchi i raggi UVA e UVB, a tal proposito forse può interessarti: Posso usare la crema solare rimasta dall’estate scorsa?
- lavati solo con saponi non profumati e organici. Evita i saponi profumati e colorati che possono provocare secchezza e irritazione. Invece, scegli saponi di buona qualità composti da karitè e burro di cacao;
- se l’irritazione si verifica nelle zone inguinali, preferite boxer o culotte ai classici slip;
- idrata la pelle con olio di mandorla ed i capelli con olio di ricino, a tal proposito leggi: Olio di mandorla per prevenire le smagliature, rigenerare i capelli, combattere rughe e cellulite: i dieci usi che ancora non conosci
- evita il borotalco e tutte le sostanze a base di talco liquido o oli vari, che ostruiscono i pori della pelle inibendo una corretta sudorazione;
- evita il contatto con le sostanze chimiche. Se la pelle già irritata dal sudore viene esposta ad agenti chimici quali candeggina, tinture per capelli e altri solventi, l’irritazione cutanea può subire peggioramenti;
- bevi molta acqua minerale a temperatura ambiente (almeno un litro e mezzo al giorno e mai troppo fredda!). Puoi reintegrare i sali minerali persi – e rendere più gustosa la tua acqua – aggiungendo alla vostra bottiglia delle fettine di limone o degli insaporitori d’acqua. Per approfondire: Incinta, sportivi, ipertesi, anemici, stitici… Scopri quale acqua fa per te!
- bevi anche tisane lenitive, a base di salvia o camomilla, che aiutano anche dall’interno a combattere l’irritazione;
- non lesionare eventuali bolle o bollicine che dovessero formarsi, ma lascia che si riassorbano naturalmente. Evita il più possibile di grattarti: se il prurito è intenso lavati la zona interessata con semplice acqua;
- stai al fresco: preferite ambienti ben areati ed – ovviamente – l’ombra, a tal proposito leggi anche: Dormire col climatizzatore o il ventilatore fa male? Gli errori da non commettere
Bagno o doccia?
In caso di pelle irritata a causa del sudore, cosa preferire: un bagno o una doccia? E quali gel e creme idratanti scegliere? Leggi questo articolo: Pelle irritata dal sudore: bagno, doccia, gel o crema idratante?
Prodotti per la cura della pelle irritata
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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