Alopecia e calvizie: differenza tra effluvio e defluvio in telogen e anagen

MEDICINA ONLINE CAPELLI UOMO DONNA FINASTERIDE ALOPECIA CALVIZIE PELO CAPELLO RASATO DECORSOI termini effluvio e defluvio sono spesso utilizzati in ambito dermatologico e, soprattutto in quello tricologico per indicare una perdita di capelli più o meno importante. Per poter fare una diagnosi adeguata e poter quindi intraprendere la cura più adatta, la prima cosa da fare è senza ombra di dubbio l’esame del tricogramma, cioè un’analisi della condizione di salute del capello. Stabilita la presenza di alopecia, cioè di perdita di capelli dovuta a cause genetiche o psicologiche, bisogna valutare se il fenomeno ha il carattere di effluvio o defluvio, acuto o cronico.

Effluvio

Per effluvio si intende la caduta di alcune centinaia, talvolta migliaia, di capelli al giorno. Tale fenomeno può creare ansia ma, di solito, è benigno e reversibile. In questi casi non vi sono danni al follicolo e, in condizioni di salute ottimali, il capello potrebbe ricrescere senza alcun problema. Nell’effluvio non c’è, quindi, una vera e propria perdita irrimediabile di capelli. Inoltre colpisce un’elevata percentuale di soggetti almeno una volta nella vita a causa dello stress. È possibile distinguere un effluvio in telogen, detto telogen effluvium, ed un effluvio in anagen, detto anagen effluvium.

Effluvio in telogen

Generalmente questo fenomeno segue un episodio emotivamente importante. E’ caratterizzato dalla caduta in telogenfase finale del ciclo vitale del capello, di un elevato numero di capelli al giorno. Il telogen effluvio è un fenomeno forte e di breve durata, che può colpire un numero altissimo di capelli, fino all’85%, provocandone una caduta diffusa che inizia dopo 12-15 settimane e può protrarsi per circa 3 mesi, che è la durata media della fase telogen. Trascorso questo tempo la caduta di capelli si arresta spontaneamente ed i capelli ricrescono.

Effluvio in anagen

Quando l’evento stressante che colpisce il capello nella fase anagen, cioè nella fase di crescita e sviluppo del capello, avviene la caduta di molte centinaia o migliaia di capelli che si manifesta dopo pochi giorni dall’evento che lo ha provocato. In questo caso all’esame del tricogramma il rapporto anagen e telogen può essere normale. Soltanto con l’esame microscopico si potrà osservare che buona parte, fino all’85%, dei capelli caduti sono anagen distrofici, cioè non hanno raggiunto il pieno sviluppo nella prima fase del loro ciclo vitale. La patologia clinica più importante e diffusa di anagen effluvio è l’alopecia areata.

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Defluvio

Per defluvio si intende una caduta di capelli non massiva, come nell’effluvio, ma in questo caso è definitiva e progressiva. Si considera un inizio di alopecia che, se non curata a dovere, si trasformerà nella patologia vera e propria. Anche in questo caso è possibile distinguere tra il telogen defluvium ed l’anagen defluvium.

Defluvio in telogen

E’ una caduta di capelli in telogen e si identifica praticamente con il defluvio androgenetico. Nel defluvio in telogen il numero di capelli caduti non supera il centinaio. L’esame del tricogramma appare leggermente alterato. Tra il 10 ed il 60% dei capelli caduti sono corti, appaiono poi sottili e con bulbi di diametro molto ridotto. Sono pertanto da considerarsi capelli che cadono prematuramente, cioè quando non hanno ancora raggiunto il loro massimo sviluppo.

Defluvio in anagen

Per defluvio in anagen di intende una caduta di capelli nella fase di crescita legata alla perdita progressiva del follicolo. Tra le forme più frequenti di questa forma di defluvio vi sono: il lupus eritematoso discoide, il lichen alopecizzante, la follicolite decalvante (una variante di alopecia cicatriziale), la pseudoarea di Brocq (sempre variante di alopecia cicatriziale).

L’intervento del medico e la scelta della cura sono strettamente legati al tipo di caduta, di qui la differenza tra effluvio e defluvio. Solo il secondo caso richiederà un approccio clinico più intenso e mirato. Nel caso dell’effluvio, invece, la caduta dei capelli si interromperà naturalmente. L’approccio per la cura del defluvio può essere curata con farmaci specifici e, solo in casi estremi e avanzati con il trapianto o l’autotrapianto.

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