L’artrosi del ginocchio è una patologia estremamente diffusa nel mondo occidentale, seconda per numeri solo a quella che coinvolge le vertebre. Consiste nella progressiva degenerazione della cartilagine articolare e colpisce più frequentemente la popolazione femminile e coloro che hanno più di 50 anni.
L’artrosi del ginocchio può, a grandi linee, essere suddivisa in:
- Primitiva, cioè non dovuta a cause specifiche.
- Secondaria, vale a dire causata da un’altra patologia come deformità scheletriche, fratture, infezioni o patologie reumatologiche.
L’artrosi primitiva colpisce tutti i settori del ginocchio (pan-artrosi) ed è spesso associata ad altre localizzazioni della patologia come le mani, le anche o la colonna vertebrale. L’artrosi secondaria, invece, privilegia una parte specifica dell’articolazione.
Sia l’artrosi primitiva, sia quella secondaria, possono essere aggravate da due condizioni parafisiologiche: il ginocchio varo ed il ginocchio valgo. Queste due conformazioni particolari dell’articolazione, che si differenziano per il diverso orientamento tra il femore e la tibia, possono quindi essere considerate dei veri elementi di rischio. L’artrosi è condizionata da alcuni fattori come l’entità del varismo o del valgismo (misurabile in gradi), il peso corporeo, l’attività lavorativa, l’età e da alcune condizioni endocrine.
Un altro modo di classificare l’artrosi del ginocchio si basa sulla localizzazione dell’usura cartilaginea (versante interno, esterno, femoro-rotuleo). Nel caso in cui l’usura sia circoscritta ad un solo versante si parla di artrosi “monocompartimentale”. Spesso questo è anche il modo in cui esordisce la patologia che coinvolgerà gli altri settori del ginocchio solo successivamente.
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Diagnostica
La diagnosi dell’atrosi del ginocchio si effettua tramite:
- Radiografie (possibilmente eseguite “sottocarico”, cioè in piedi).
Trattamenti
La chirurgia protesica del ginocchio comprende:
- Impianto protesi del ginocchio monocompartimentale;
- Impianto protesi del ginocchio totale.
Siamo ora in grado con terapie mediche, chirurgiche e riabilitative adeguate, di migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti colpiti da questa patologia ed anche di svolgere una prevenzione nei casi diagnosticati precocemente.
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