I nei sospetti si riconoscono facilmente, perché sono diversi dagli altri e si presentano sotto forma di una macchia asimmetrica, con bordi irregolari o sfumati; non fanno male, ma il loro colore non è omogeneo. Devono essere oggetto di particolare attenzione, anche nel caso in cui compaia una nuova macchia scura che si evolve rapidamente, nell’arco di settimane o di mesi. La prevenzione si rivela la strategia più efficace, per contrastare con successo i tumori della pelle, come, per esempio, i melanomi, la cui incidenza è in crescita.
Caratteristiche
Fra le caratteristiche da tenere in considerazione ci sono:
1. Colore. Tra le caratteristiche sospette dei nei potenzialmente maligni anche il colore che è spesso molto particolare. Generalmente i nei hanno un colore omogeneo sulle tonalità del marrone, quelli pericolosi sono rossastri o neri, e manifestano, spesso, anche discromie.
2. Asimmetria. I nei pericolosi sono spesso asimmetrici: significa che se li dividiamo virtualmente in due parti e le facciamo combaciare, queste non combaciano. Insomma hanno una forma strana e questo è il primo campanello di allarme da non sottovalutare.
3. Rilievo. Molto spesso anche i nei in rilievo, ovvero troppo rialzati dalla pelle, possono destare sospetto. Anche in questo caso è bene indagare insieme al dermatologo di fiducia.
4. Dimensioni. Fate particolare attenzione anche alle dimensioni dei nei che spesso sono significative. In generale, quando un neo supera i 6 millimetri di diametro va fatto controllare con costanza perché è di per sé potenzialmente a rischio: non significa che debba per forza sfociare in gravi patologie legate alla salute della pelle, ma è comunque più rischioso di tutti gli altri quindi è vivamente consigliato controllarlo.
5. Bordi frastagliati. Quando un neo è sospetto, i suoi bordi sono frastagliati e non lineari come invece accade per i nei considerati comuni. La sensazione è quella di guardare una cartina geografica con linee irregolari.
6. Evoluzione. L’ultima caratteristica importante da osservare è l’evoluzione del neo. Quando è pericoloso, cambia nel giro di pochissimo tempo. Diventa più grande oppure assume un colore differente o ancora diventa frastagliato. L’evoluzione repentina di un neo è un campanello di allarme importante.
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Controlli periodici
E’ bene fare controllare i nei sospetti ciciclamente, specie nel caso in cui compaia una macchia con aspetto rilevato nodulare o una lesione che somiglia ad una lentiggine e che presenta una porzione rilevata. Il medico procederà ad uno specifico esame, che consiste in una valutazione effettuata con il dermatoscopio. Si tratta di uno strumento ottico, attraverso il quale si osservano dei particolari che non sono visibili ad occhio nudo. In questo modo i nei anomali si possono riconoscere più facilmente. Per approfondire, leggi: Mappatura dei nei e dermatoscopia in epiluminescenza per la diagnosi di melanoma
Fattori di rischio
Ci sono dei fattori di rischio, che presuppongono un controllo più frequente e accurato:
- l’avere molti nei;
- l’avere cute molto chiara (fototipo chiaro);
- capelli rossi e lentiggini;
- il far parte di una famiglia in cui c’è già stato un caso di melanoma.
In caso di nei sospetti è meglio toglierli attraverso l’asportazione chirurgica tempestiva. E’ importante però anche basarsi sulla diagnosi precoce, selezionando i soggetti a rischio, e non eccedere prendendo il sole, abituandosi ad una misura moderata fin da bambini. I nei considerati a rischio sono quelli congeniti di grandi dimensioni, oltre i 20 centimetri, quelli che tendono a crescere velocemente, quelli molto scuri, quelli più grandi di 6 millimetri di diametro o quelli che sono localizzati in delle zone del corpo soggette a sfregamento.
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I tumori cutanei
I tumori della pelle sono classificati in base alle cellule da cui hanno origine. Si può trattare di carcinomi basocellulari, di carcinomi spinocellulari e di melanomi. I primi hanno origine dalle cellule basali, che si trovano nello strato più profondo dell’epidermide. I secondi si originano dalle cellule più superficiali, quelle che formano il cosiddetto strato spinoso. I melanomi possono manifestarsi a partire da una cute integra o a partire da nei preesistenti. I carcinomi, che sono anche i più diffusi, sono in genere più facili da curare. I melanomi sono più pericolosi, perché hanno la capacità di invadere i tessuti circostanti e inoltre, per mezzo della circolazione del sangue o linfatica, possono diffondere metastasi in differenti organi o tessuti.
Sindrome del nevo displastico
Alcune persone presentano nei normali e displastici in numero così elevato da essere classificati come affetti da “sindrome del nevo displastico”. Essi sono a particolare rischio di sviluppare un melanoma. Le persone con una classica sindrome del nevo displastico presentano le tre caratteristiche seguenti:
- 100 o più nevi;
- uno o più nevi di diametro uguale o superiore a 8 mm;
- uno o più nevi atipici.
Un rischio particolarmente alto di sviluppare un melanoma è presentato anche dalle persone affette da sindrome familiare con nevi atipici multipli e melanoma (FAMMM). Questi pazienti non solo hanno la sindrome del nevo displastico, ma hanno anche uno o più parenti di primo e secondo grado affetti da melanoma. Mentre i nei displastici compaiono spesso durante l’infanzia, nei pazienti affetti da FAMMM essi possono comparire a qualsiasi età.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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