Ustione solare: cosa fare/non fare e tempi di guarigione

MEDICINA ONLINE SOLE MARE COPPIA AMORE UOMO DONNA USTIONE SOLARE RADIAZIONE ABBRONZATURA PISCINA ACQUA NUOTO NUOTARE SPIAGGIA.jpgCon il termine di ustione solare si identifica un danno alla pelle causato da un’errata esposizione ai raggi solari (radiazioni UV). Le ustioni avvengono solitamente quando ci si espone al sole senza un’adeguata protezione, oppure quando si sta troppo al sole nonostante la protezione. Esse sono molto frequenti nel periodo estivo, ma talvolta possono verificarsi anche in inverno, quando ad esempio si va sulla neve in montagna in un giorno di sole e non ci si scherma adeguatamente. Le scottature da radiazioni UV possono avvenire anche sottoponendosi a lampade abbronzanti. Sono più frequenti in soggetti con pelle chiara, occhi chiari e capelli biondi o rossi in quanto queste persone presentano un minore contenuto di melanina (il pigmento che “difende” naturalmente la pelle dai raggi UV) nelle cellule cutanee, a differenza delle persone con carnagione scura, le quali però possono comunque scottarsi.

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Gradi e sintomi associati

Le ustioni solari possono avere diversi stadi di gravità in base a quanto sono profonde ed estese. Ogni grado di gravità presenta sintomi ben distinti, che compaiono solitamente dopo 2 – 12 ore dall’esposizione ai raggi del sole (in media dopo 2 – 6 ore). Distinguiamo ustioni solari:

  • Di primo grado. Rappresentano le ustioni più comuni e sono limitate allo strato superiore della pelle. Si manifestano con un rossore marcato della cute che è stata a contatto con i raggi solari. Talvolta, in base al tempo di esposizione ai raggi solari ed all’estensione dell’ustione, possono accompagnarsi con brividi di freddo ed una leggera febbre (che non supera solitamente quasi mai i 37,5°C) ed un dolore che si manifesta al tatto.
  • Di secondo grado. E’ un’ustione un po’ più grave della precedente, ma comunque non seria, che interessa il primo e il secondo strato della pelle. Si manifesta con forte arrossamento, eritema con prurito, edema cutaneo (cioè gonfiore) e formazione di piccole bollicine simili a vescicole. Anche in questo caso può essere presente una leggera febbricola accompagnata da brividi di freddo.
  • Di terzo grado. Sono ustioni che molto raramente vengono causate dal sole, ma che possono comunque insorgere quando il tempo di esposizione al sole è veramente eccessivo; in questo caso tutti gli strati delle pelle vengono danneggiati. Si manifestano con rossore cutaneo, formazione di bolle e vescicole che scoppiano e si aprono, lasciando delle ulcerazioni cutanee da cui possono passare batteri ed altri agenti patogeni. Tra gli altri sintomi si possono avere febbre alta, dolori muscolari ed un forte stato di disidratazione tanto da portare il soggetto al pronto soccorso per un tempestivo intervento medico.

Le ustioni di primo grado hanno una durata di massimo 7 giorni, quelle di secondo fino anche a 3 mesi (in base all’estensione ed alla gravità dell’ustione), mentre per quelle di terzo grado la durata arriva anche a vari mesi e dipende da diversi fattori tra cui la velocità con cui si interviene sul paziente, l’estensione dell’ustione, lo stato di salute generale del paziente e la sua età.

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Rimedi naturali contro le scottature solari

Per il trattamento delle ustioni solari vi sono varie terapie, tra cui fitoterapia e farmaci.

Fitoterapia

Una prima modalità di trattamento delle ustioni solari è rappresentata dalla fitoterapia, che si avvale di piante dall’azione lenitiva, rigenerante ed antinfiammatoria, come ad esempio:

  • Aloe vera: è una pianta ad azione lenitiva, rigenerante e antinfiammatoria, grazie ai suoi principi attivi quali antrachinoni catartici, glucomannani e steroidi. Si applica direttamente sulla zona da trattare sottoforma di gel. Per migliorare l’effetto lenitivo e rinfrescante si consiglia di applicare il gel dopo averlo tenuto in frigorifero.
  • Camomilla: i suoi principi attivi quali bisabololo e azulene le conferiscono proprietà calmanti e lenitive. La si utilizza sottoforma di infuso da realizzarsi ponendo in infusione in acqua bollente un paio di cucchiai di fiori di camomilla e lasciando in infusione per dieci minuti. Successivamente applicare, dopo aver fatto raffreddare l’infuso, mediante una garza di cotone direttamente sulla zona da trattare. Può essere utilizzata anche sottoforma di crema contenente i principi attivi.
  • Calendula: contiene fitosteroli, mucillagini, oli essenziali, triterpeni, acido salicilico e sostanze amare ed ha azione lenitiva ed antinfiammatoria. La si può utilizzare sottoforma di infuso, da realizzarsi ponendo in infusione per dieci minuti in acqua bollente un cucchiaio di erba essiccata, successivamente filtrare ed applicare, dopo averlo fatto raffreddare, sulle ustioni con una garza in cotone. Oppure può essere utilizzata sottoforma di crema contenente i principi attivi.
  • Oli essenziali balsamici di menta ed eucalipto: grazie ai principi attivi balsamici quali mentolo per l’olio essenziale di menta, ed eucaliptolo per l’olio essenziale di eucalipto, questi oli essenziali hanno proprietà rinfrescanti e lenitive. Possono essere utilizzati aggiunti all’acqua della vasca da bagno (bastano 4 – 5 gocce) oppure per dei massaggi da realizzare ponendo su un batuffolo di cotone o una garza un paio di gocce di olio essenziale.
  • Olio essenziale di iperico: contiene principi attivi quali flavonoidi (come iperoside, quercetina e ipericina) che gli conferiscono attività lenitiva, cicatrizzante e rinfrescante. Si applica direttamente sulla zona da trattare mediante garze in cotone, con un leggero massaggio e può essere utilizzato, sempre sotto controllo medico, su ustioni solari di primo, secondo e terzo grado.

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Rimedi “della nonna”

Un altro possibile rimedio naturale per il trattamento delle ustioni solari è rappresentato dai rimedi casalinghi o “consigliati dalla nonna”. Tra quelli maggiormente indicati possiamo citare:

  • Bagno tiepido con bicarbonato e farina di avena, da realizzarsi ponendo nella vasca da bagno un paio di cucchiai di bicarbonato e un paio di cucchiai di farina di avena. Il bicarbonato e la farina di avena hanno azione lenitiva, calmano il bruciore e riducono l’arrossamento cutaneo.
  • Pomata di bicarbonato di sodio, da farsi miscelando un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio con un po’ di acqua tiepida fino ad ottenere una consistenza pastosa. Applicare direttamente sulle scottature per sfruttarne l’azione lenitiva.
  • Impacco allo yogurt, che ha azione lenitiva e rinfrescante. Basta applicare mediante una garza di cotone un po’ di yogurt bianco direttamente sulla parte da trattare.
  • Spugnature con latte e ghiaccio, che sfruttano l’azione calmante e lenitiva del latte con l’azione rinfrescante ed antinfiammatoria del ghiaccio. Si prepara una ciotola con 4 – 5 cubetti di ghiaccio e del latte, si lascia per 5 minuti e si applica direttamente sulla zona da trattare con garze in cotone.
  • Cetriolo e patata, entrambi hanno azione rinfrescante e lenitiva. Basta tagliarli a fettine sottili ed applicarli direttamente sulla zona da trattare.
  • Olio di oliva, che ha azione emolliente, lenitiva e rigenerante. Si applica direttamente sulla parte da trattare massaggiando delicatamente fino a completo assorbimento.
  • Miele, una sostanza dall’azione lenitiva, rigenerante ed emolliente che aiuta a rigenerare la pelle scottata. Va applicato direttamente sulla zona da trattare, coprendo poi con una garza in cotone e mantenendo in posa per circa 10 – 15 minuti.
  • Spugnature con succo di limone, che sfruttano le proprietà disinfettanti e rinfrescanti del limone. Si prepara una ciotola con il succo di due limoni e due tazze di acqua, si miscela il tutto e si applica poi mediante una garza in cotone sulla zona da trattare.

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Terapie mediche e farmacologiche

Oltre ai rimedi naturali è possibile trattare le ustioni da sole con terapie mediche farmacologiche, come ad esempio:

  • Applicare una pasta o una crema a base di ossido di zinco, che ha proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e lenitive nei confronti della pelle arrossata.
  • Applicare una pomata specifica per le ustioni quali la Foille, una crema a base di sostanze che riducono la sensazione di dolore e bruciore e l’arrossamento cutaneo.
  • Applicare una pomata a base di sostanze che aiutano la rigenerazione cellulare e la cicatrizzazione cutanea. Tra queste pomate le più note sono la Fitostimoline e la Connettivina.

Non sono invece consigliati farmaci a base di cortisone o farmaci antistaminici, in quanto troppo forti per trattare una semplice ustione solare. In alcuni casi il medico può decidere di prescrivere anche queste tipologie di farmaci (solitamente sottoforma di crema) in base alla gravità dell’ustione ed all’intensità dei sintomi.

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Cosa fare se ci si ustiona durante un’esposizione al sole?

Si consiglia di:

  • Idratare la pelle con creme idratanti o lozioni o con specifici prodotti per il trattamento delle ustioni solari.
  • Applicare delle pezze imbevute di acqua fredda o fare una doccia con acqua fresca per lenire il bruciore.
  • Bere molta acqua ed in generale molti liquidi per evitare la disidratazione. Per lo stesso motivo si deve evitare di bere troppi caffè e sostanze alcoliche (favoriscono la disidratazione).
  • Mangiare molta frutta e molta verdura sia per il contenuto di vitamine e di sali minerali che velocizzano il processo di guarigione della pelle, che per il contenuto di acqua.
  • Evitare di esporsi al sole fin quando la pelle non è completamente guarita.
  • Evitare di rompere le eventuali bollicine che si sono formate o di staccare la pelle morta. Si potrebbe andare incontro ad infezioni cutanee.
  • Evitare di utilizzare spugne e panni ruvidi sulla pelle ed evitare gli scrub ed i peeling, per non aggravare l’irritazione.

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Come prevenire le scottature?

È molto importante prevenire le scottature solari ed in generale esporsi al sole senza adeguate protezioni, per evitare problemi molto seri quali lo sviluppo di tumori cutanei, ad esempio il melanoma. Per prevenire le scottature si consiglia di:

  • Non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata, cioè dalle 12 alle 16.
  • Esporsi al sole applicando sulla cute un’adeguata protezione solare variabile in base alla propria pelle. Se si ha la pelle chiara si sceglieranno protezioni solari alte, con fattore di protezione sopra i 30, se invece la pelle è scura basterà una protezione solare bassa, con fattore di protezione 10 – 15.
  • Bagnarsi frequentemente la testa ed il corpo per evitare il surriscaldamento.
  • Evitare di sottoporsi troppo di frequente a lampade abbronzanti.
  • Mangiare frutta e verdura contenenti carotenoidi (ad esempio carote e pomodori) in quanto queste sostanze aiutano a migliorare la risposta della pelle ai raggi solari.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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