Quella che una volta veniva chiamata impotenza – cioè la disfunzione erettile presente in varie forme (organica, psicogena, mista) e con diversi livelli di gravità – viene oggi curata con farmaci (tra cui il Sildenafil, il famoso Viagra) ma anche con impianti protesici qualora il trattamento farmacologico non sortisca gli effetti desiderati. Esistono due tipi di protesi peniene che permettono l’erezione: protesi malleabili e protesi idrauliche.
- Le protesi malleabili (anche denominate “semirigide” o “non idrauliche”) sono costituite da due cilindri che si impiantano nei corpi cavernosi e conferiscono al pene uno stato di rigidità parziale e permanente appena sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente.
- Le protesi idrauliche sono dei dispositivi più complessi. Sono costituite da varie componenti che permettono il controllo diretto dell’erezione da parte dal paziente, il quale potrà, ogni volta che lo desidera, far passare il proprio pene da uno stato di flaccidità ad uno stato di erezione completa e viceversa.
Il dispositivo in figura è una protesi peniena idraulica tricomponente.
Com’è fatta una protesi peniena idraulica?
Le protesi idrauliche tricomponenti constano di:
- un serbatoio pre-riempito con soluzione fisiologica, posizionato nei pressi della vescica;
- due cilindri gonfiabili da inserire nei corpi cavernosi (le strutture erettili del pene);
- un meccanismo di attivazione/disattivazione rappresentati da una micropompa e un pulsante collocati nel tessuto sottocutaneo scrotale.
Questo dispositivo consente di mimare un’erezione con meccanismo simile a quello fisiologico, con solo un 2-5% di incidenza di guasti meccanici della protesi stessa a 10 anni dall’impianto.
Come funziona una protesi peniena idraulica?
Premendo un tasto a livello della pompa posizionata all’interno del proprio scroto, il paziente farà passare il liquido dal serbatoio collocato dietro l’osso pubico dentro i cilindri all’interno del pene. Riempiendosi di liquido, i cilindri si gonfiano determinando una erezione totale del pene che potrà essere mantenuta per tutto il tempo desiderato. Premendo un altro apposito tasto a livello della pompa, il paziente potrà far passare nuovamente il liquido dai cilindri al serbatoio, facendo ritornare così il pene allo stato di flaccidità.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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