Con “déjà vu” (espressione francese che significa “già visto“) si indica un fenomeno psicologico che si manifesta quando si ha la sensazione di aver già vissuto una situazione che, in realtà, si sta vivendo per la prima volta. Ad esempio, una persona può trovarsi in un posto, ad esempio la piazza di una città che non ha mai visitato, avendo la percezione di esserci già stata in passato. Il déjà vu è l’opposto del jamais vu, che è la sensazione di non riconoscere una situazione, una persona, una parola, un evento, un luogo o altra informazione nota, percependoli come ignoti e sconosciuti. Il déjà vu, come anche il jamais vu, è un fenomeno psichico che rientra nelle forme d’alterazione dei ricordi (paramnesie).
Cenni storici
L’espressione fu coniata dallo psicologo, filosofo ed esperantista francese Émile Boirac (Guelma, 26 agosto 1851 – Digione, 20 settembre 1917), che la usò ne L’Avenir des sciences psychiques di Boirac, revisione del 1917 di un saggio che scrisse da studente all’Università di Chicago.
Diffusione del fenomeno
Il déjà vu è un’esperienza comune, che può capitare a chiunque, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla condizione sociale. Si stima che circa il 70% delle persone abbia sperimentato almeno una volta nella vita il déjà vu.
Durata
La durata del déjà vu è generalmente breve, da pochi secondi a pochi minuti. In alcuni casi, può durare anche più a lungo, ma è comunque un’esperienza transitoria.
Caratteristiche
Durante un déjà vu, la persona ha un forte senso di familiarità con un oggetto, una persona, un luogo, una situazione o altra esperienza, tale che arriva a pensare di aver già sperimentato in passato quella data esperienza. In alcuni casi la persona può avere la consapevolezza che quello che sta vivendo non corrisponde ad una esperienza realmente vissuta e quindi avverte un senso di stranezza o addirittura soprannaturalità dell’evento. In altri casi la persona intuisce che ciò che sta vivendo appare familiare solo perché qualcosa di simile lo ha già vissuto in un sogno. In altri casi invece c’è una ferma sensazione che l’esperienza sia “genuinamente accaduta” nel passato.
Esempi
Ecco alcuni esempi di déja vu:
- una persona sta camminando per strada e arriva in un luogo che non conosce, ma in quel momento le sembra di essere in un posto in cui è già stata in passato (inquesto caso si parla di “déjà visité“);
- una persona incontra uno sconosciuto, ma ha la percezione di conoscerlo;
- una persona entra in una casa sconosciuta, ma si ricorda di esserci già stata precedentemente.
Spiegazione del fenomeno
Per tentare di spiegare scientificamente il fenomeno, una possibile ipotesi generale (di basso livello interpretativo o inferenziale) sembra essere quella di una falsa sensazione di familiarità (e quindi di “già visto”), e cioè dovuta ad una alterazione (patologica o momentanea; selettiva o pervasiva) delle funzioni cognitive di riconoscimento (attenzione) e recupero (memoria). Questo senso di familiarità, ad alto valore emotivo, si può estendere (in maniera pervasiva) a tutti gli elementi presenti in quel momento nell’ambiente percepibile, anche se nuovi. Altresì potrebbero rimanere normali (selettivamente) altre funzioni cognitive: da ciò proverrebbe, ad esempio, la consapevolezza per cui “ma no, non è vero: non l’ho già vissuto” che in molti casi si prova, in discordanza con la sensazione.
Cause
Le cause del déjà vu non sono ancora completamente comprese, ma ci sono diverse teorie che cercano di spiegarlo. Una teoria sostiene che il déjà vu è causato da un ritardo nella trasmissione dei segnali neurali tra l’emisfero sinistro e destro del cervello. Un’altra teoria sostiene che il déjà vu è causato da un’interferenza tra la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Altre cause alla base del fenomeno, indicano i sogni come responsabili dei déjà vu: una persona, vedendo una situazione nota, la percepisce come se l’avesse già vissuta perché quella data situazione l’ha vissuta in modo simile in un sogno che, pur se non ricordato a livello razionale come sogno, abbia lasciato sue tracce nella memoria della persona.
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Cause patologiche
In casi molto rari, frequenti déjà vu associati ad altri sintomi, possono essere la spia di malattie neurologiche e psichiatriche, come epilessia, traumi cranici, demenze, tumori cerebrali, disturbo di panico, fobie e schizofrenia.
Fattori di rischio
Ecco alcuni fattori che possono aumentare la probabilità di sperimentare un déjà vu:
- prolungata mancanza di sonno;
- stanchezza;
- stress psico-fisico prolungato;
- traumi psicologici;
- consumo di alcol o droghe;
- disturbi dissociativi;
- alterazioni della coscienza, come quelle che possono verificarsi in seguito a un trauma cranico o a una crisi epilettica.
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Quando andare dal medico?
Il déjà vu non è un segno di un disturbo mentale o di una malattia: è un fenomeno normale che può capitare a chiunque, anche più volte nella vita. Nella maggioranza dei casi, quindi, quando di tanto in tanto si avverte un déjà vu, non serve l’assistenza medica. Se perà il déjà vu si manifesta con frequenza o se è accompagnato da altri sintomi, come allucinazioni, grave insonnia, vertigini, nausea, perdita di coscienza o altro, è importante consultare un medico.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine