Curcuma: calorie, proprietà, benefici, controindicazioni e conservazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CURCUMA CALORIE PROPRIETA CONTROINDICAZIONI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari AnoIl nome “Curcuma” deriva dalla parola persiana-indiana Kour Koum, che significa zafferano; infatti è conosciuta anche come Zafferano delle Indie: Marco Polo ne scrive nel 13° secolo, raccontando i suoi viaggi in Cina: “Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano.” La curcuma è regina della cucina Indiana, in primis come ingrediente chiave del celeberrimo Curry, ma anche da sola viene aggiunta ad innumerevoli piatti. Oltre che in India, ne fanno largo uso anche in Nepal, in Thailandia (abbinandola in particolar modo col pesce) e in Cina.
In Italia l’utilizzo della curcuma, una vera e propria miniera di antiossidanti contro i radicali liberi, in cucina è stato introdotto abbastanza di recente, contemporaneamente all’avvento di diverse tipologie di cucina internazionale, le quali si sono andate ad integrare alla conosciutissima dieta mediterranea. Tuttavia all’estero è conosciuta ed utilizzata da migliaia di anni, in particolar modo in India da almeno 5000, come spezia, come colorante e addirittura come medicina.

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Tipologia di curcuma
Possiamo trovarla in svariate forme: curcuma in polvere o essiccata a fette nel reparto spezie e sali, fresca nel reparto ortofrutta. Quella essiccata è ottenuta facendo bollire i rizomi per parecchie ore, essiccandoli e schiacciandoli per ottenere poi la polvere dorata che tutti conosciamo. Per usufruire al meglio delle sue proprietà consigliamo di consumarla fresca, aggiungendola solamente a fine cottura o a crudo, tuttavia resta in ogni caso un preziosissimo alleato per la nostra salute anche nelle altre sue varianti.

Calorie e valori nutrizionali della curcuma (quantità per 100 grammi):

  • Calorie 354
  • Grassi 10 g
  • Acidi grassi saturi 3,1 g
  • Acidi grassi polinsaturi 2,2 g
  • Acidi grassi monoinsaturi 1,7 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 38 mg
  • Potassio 2.525 mg
  • Carboidrati 65 g
  • Fibra alimentare 21 g
  • Zucchero 3,2 g
  • Proteina 8 g
  • Vitamina C 25,9 mg
  • Calcio 183 mg
  • Ferro 41,4 mg
  • Vitamina B6 1,8 mg
  • Magnesio 193 mg

Ecco le principali proprietà della curcuma:

  1. Antinfiammatoria: ovvero, questa spezia è in grado di ridurre i meccanismi infiammatori nell’organismo soprattutto quelli che coinvolgono le articolazioni;
  2. Azione depurativa: uno dei suoi effetti benefici consiste proprio nell’aiutare il corpo ad espellere le tossine;
  3.  Coleretica: incrementa la produzione della bile ed allo stesso tempo nel favorisce il passaggio verso il duodeno;
  4. Antiossidante: questa spezia aiuta a combattere l’ossidazione cellulare e lo sviluppo dei radicali liberi;
  5. Antitumorale: grazie alla curcumina che blocca il progredire delle cellule tumorali, in particolare previene i tumori di colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia;
  6. Cicatrizzante: il rizoma fresco si può applicare su ferite, eritemi e morsi d’insetti;
  7. Stabilizzatore glicemico: questa spezia è raccomandata in caso di diabete, perché è un alimento ipoglicemico;
  8. Proprietà digestive: favorisce il buon funzionamento dell’attività gastrica e dunque questa spezia è anche digestiva;
  9. Neuroprotettivo: la curcuma è in grado di ostacolare le patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer ad esempio;
  10. Immunostimolante: la curcumina sarebbe in grado di contrastare il morbo di Crohn e le malattie autoimmuni, nonché di stimolare la risposta immunitaria;
  11. Seboregolatore e lenitiva: è ideale per curare varie affezioni dermatologiche, dall’acne, alla psoriasi alle micosi;
  12. Antibatterico: la curcumina ha proprietà antibatteriche in grado di coadiuvare l’organismo nel contrastare i batteri esterni;
  13. Protettore cardiovascolare: favorisce la fluidificazione del sangue, migliora la circolazione, aiuta a regolare il colesterolo e protegge dagli infarti;
  14. Proprietà carminative ed antispastiche: si rivela molto utile in caso di meteorismo e per regolarizzare le funzioni intestinali.

Gusto ed utilizzo della curcuma in cucina
Il gusto pungente e lievemente amarognolo della curcuma la rende perfetta nei piatti salati (zuppe, insalate di cereali, polpette vegetali, salse di accompagnamento a primi e secondi piatti, minestre), tuttavia in alcuni casi viene utilizzata anche in ricette dolci: frequentemente viene sfruttato il suo potere colorante ad esempio per dare una tonalità maggiormente gialla a creme e budini, come la crema pasticcera nella sua versione vegan, la quale con l’aggiunta di un pizzico di polvere di curcuma sarà senza dubbio indistinguibile dalla collega tradizionale. Altro preparato famoso che vede protagonista la curcuma in cucina è il Golden Milk, una sorta di latte aromatizzato preparato dai maestri Yoga per mantenere in buona salute le articolazioni del corpo: troverete la ricetta a fine articolo.

Abbinamenti consigliati con la curcuma
Fondamentale è associare la curcuma con un grasso (eccellente l’olio extravergine di oliva) e con il pepe: la piperina infatti, il suo principio attivo, ne massimizza l’assorbimento dei nutrienti. Via libera, quindi, ma senza esagerare, alla classica “spolverata finale” prima di servire i vostri piatti. Altra associazione che consigliamo è quella con cavoli e broccoli, i quali contengono isoticianato, un componente capace di aumentare l’assorbimento della curcumina, principio attivo della curcuma.

Conservazione della curcuma
Per non perderne il caratteristico aroma, vi suggeriamo di conservare la curcuma in polvere in barattoli di vetro, non trasparenti, sigillati ermeticamente e al riparo dalla luce solare. Per quella fresca il consiglio è di riporla in frigo, avvolta in un tovagliolo di carta e inserita poi in un sacchetto di plastica: si manterrà per qualche settimana.

Curcuma: controindicazioni ed effetti collaterali

In generale,  la curcuma non presenta particolari controindicazioni. Se assunta in dosi eccessive potrebbe provocare alcuni effetti collaterali, come nausea o acidità gastrica.

  1. Si consiglia di non utilizzare la curcuma se si è allergici anche ad uno solo dei principi attivi.
  2. Se assunta smodatamente può provocare: ulcere, dissenteria, nausea, meteorismo e calcoli.
  3. Se ne sconsiglia l’uso a persone con disturbi emofili, calcoli e donne incinta.

 

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