Il leiomioma è un tumore benigno (quindi NON è un cancro, con “cancro si intende un tumore “maligno“), localizzato nella muscolatura liscia. Il leiomioma non deve essere confuso con il leiomiosarcoma, che è un tumore maligno (un cancro) e quindi è potenzialmente molto più pericoloso del leiomioma.
Leggi anche: Che differenza c’è tra tumore benigno o maligno, neoplasia, cancro?
Tipi di leiomioma
Il leiomioma si sviluppa comunemente nell’utero, nello stomaco o nell’esofago dando origine rispettivamente al leiomioma uterino, gastrico o esofageo.
- Il leiomioma uterino è un tumore benigno che cresce all’interno e/o intorno alla parete dell’utero, a partire dalle cellule muscolari lisce del miometrio e dal tessuto connettivo fibroso; si suddivide in tre forme distinte, quello sottosieroso, quello intramurale e infine il sottomucoso. Tali malattie, data la loro natura, colpiscono prevalentemente le donne intorno alla terza decade di età, infatti circa una donna su 5 dopo i 35 anni sviluppa un leiomioma uterino.
- I leiomiomi esofagei sono fra i più comuni tumori benigni esofagei (assieme ai polipi fibro-epiteliali), anche se spesso non vengono notati e diagnosticati, perché quasi sempre si tratta di tumori benigni. La patologia benigna, di cui il leiomioma è un rappresentante, è tuttavia soltanto una piccola parte (meno dell’1%) delle neoplasie esofagee. Patologie maligne come carcinoma squamocellulare e adenocarcinoma riferite all’esofago meritano quindi attenzione non solo per la particolare aggressività, ma anche per la non irrilevante prevalenza.
- I leiomiomi gastrici sono più rari di quelli esofagei, spesso sono asintomatici ed hanno una grandezza generalmente minore di 5 centimetri.
Leggi anche: Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
Cause e fattori di rischio
Le cause specifiche dei leiomiomi, non sono ancora del tutto note, ma si crede che alcuni fattori possano rappresentare fattori di rischio che, forse agendo in sinergia, aumentano il rischio che si sviluppi. a uterino non sono ancora note, ma s’ipotizza che più di un fattore possa svolgere un ruolo nell’insorgenza del tumore. Possibili fattori di rischio per la sviluppo di un tumore, sono:
- forte sovrappeso;
- anamnesi familiare positiva per i leiomiomi;
- vita sedentaria;
- dieta poco sana;
- età avanzata;
- fumo di sigaretta.
Ogni tipo di leiomioma, ha specifici fattori di rischio. Nel caso di quelli uterini, vi sono:
- menarca (prima mestruazione) precoce, prima degli 11 anni di età;
- tarda età per la menopausa (l’ultima mestruazione) oltre i 50 anni di età;
- età fertile (in particolare dopo i 30 anni);
- ipertensione arteriosa;
- disfunzioni ormonali.
Leggi anche: Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
Sintomi e segni
I sintomi e segni di un leiomioma variano in base a numerosi fattori tra cui il sito di insorgenza e la grandezza. Nel caso dei leiomiomi uterini, possibili sintomi sono:
- minzione frequente (ciò può accadere quando un fibroma esercita pressione sulla vescica);
- dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia);
- dolore alla pancia o alla parte bassa della schiena;
- stitichezza;
- sanguinamento eccessivo durante le mestruazioni;
- sanguinamento nel periodo intermestruale;
- senso di tensione al basso addome;
- perdite vaginali croniche;
- incapacità di urinare o svuotare completamente la vescica;
- pancia gonfia o pesantezza nella parte bassa dell’addome;
- difficoltà nel concepimento, infertilità o sterilità.
In alcuni casi i sintomi possono essere del tutto assenti. I sintomi dei fibromi uterini, di solito, si stabilizzano o scompaiono del tutto dopo la menopausa.
Leggi anche: Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
Diagnosi
La diagnosi si avvale principalmente di esame del sangue e di strumenti della diagnostica per immagini, come l’ecografia, la TAC e l’endoscopia, associati anche a biopsia ed esame istologico. Nel caso di un tumore che interessi l’utero, è indispensabile una isteroscopia, che permette di visualizzare le pareti uterine interne e la localizzazione dei tumori.
Leggi anche: Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
Terapia
Questo tipo di tumore non deve necessariamente asportato: si osserva e solo se subisce variazioni nel tempo si interviene. Qualora ci sia il rischio di rapida trasformazione in tumore maligno (sarcoma), l’unico intervento ritenuto valido è l’asportazione chirurgica.
Per approfondire:
- Leiomiosarcoma: il cancro del tessuto connettivo muscolare liscio
- Differenza tra leiomioma e leiomiosarcoma
Leggi anche:
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Stadiazione e classificazione TNM: cancro curabile o terminale?
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Che significa malattia terminale?
- Chemioterapia: durata, in pastiglie, come funziona, fa male, perché farla?
- Radioterapia: cos’è, come si fa, come funziona e durata del trattamento
- Chemioterapia: gli effetti collaterali più e meno comuni
- Radioterapia: rischi, dolore, fastidio ed effetti collaterali
- Differenza tra radioterapia e chemioterapia
- E’ più “pesante” la chemioterapia o la radioterapia?
- Tumore del polmone: terapia chirurgica, procedure, mortalità intraoperatoria
- Tumore del polmone: radioterapia, chemioterapia, radiologia interventistica
- Tumore del polmone: prognosi, mortalità, sopravvivenza
- Quando si fa la radioterapia e quando la chemioterapia?
- Radioterapia stereotassica (Gamma Knife): cos’è e quando si usa?
- Chemio e radioterapia: i bambini possono visitare i parenti durante i trattamenti?
- Gravidanza e radioterapia di un parente: effetti su terzi e cosa fare
- La chemioterapia può provocare un secondo tumore?
- La chemioterapia uccide? Il lato oscuro della terapia antitumorale
- Chemioterapia in gravidanza: può far male al bambino?
- Radioterapia in gravidanza: può far male al bambino?
- Differenza tra remissione parziale, totale e guarigione
- Differenza tra esame istologico, biopsia, agoaspirato ed agobiopsia
- Quando si fa l’esame istologico e perché?
- Tumore del colon retto: trattamento chirurgico, radioterapia e chemioterapia
- Tumore del colon retto con metastasi: chirurgia, chemioterapia e terapie biologiche
- Tumore del colon retto: terapia personalizzata col test RAS
- Anticorpi monoclonali contro il tumore del colon retto metastatico
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!