E’ allarme per il super batterio killer che resiste agli antibiotici

MEDICINA ONLINE LABORATORIO MICROSCOPIO ANATOMO PATOLOGO AGO ASPIRATO BIOPSIA CHIRURGICA CITOLOGIA ISTOLOGIA ESAME ISTOLOGICO LINFONODO LAB CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRYSta facendo notizia un batterio chiamato Kpc, Klebsiella Pneumoniae Carbapenemasi-produttrice, un super batterio considerato un vero e proprio killer che, in oltre il 50% dei casi, è ormai diventato resistente ad ogni tipo di antibiotico, compresi i più potenti. Sono sempre di più i batteri che resistono agli antibiotici, come anche la Pseudomonas aeruginosa, organismi divenuti insensibili agli antibiotici grazie a modifiche del loro patrimonio genetico.

Il dott. Matteo Bassetti, dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e vicepresidente della Sita: “Il Kpc è un batterio che tipicamente causa infezioni di vario tipo, da quelle urinarie a quelle polmonari a quelle dell’addome o del sangue, che è diventato resistente all’ultima classe di farmaci che sono i più potenti: esprime questo meccanismo che si chiama Kpc. Contro questo microrganismo gli antibiotici che usiamo normalmente, non funzionano più e oggi per trattarlo dobbiamo mettere insieme più antibiotici, un cocktail che possa funzionare. Oltre il 50% delle persone infettate da questo batterio muore“.

Continua Bassetti: ” Quello dell’antibiotico-resistenza, causata dall’utilizzo eccessivo e inappropriato di questi farmaci, è diventato tema globale tanto da essere inserito tra le priorità al centro del G7 dei ministri della Salute che si è svolto di recente a Milano. La missione della Sita è quella di invitare attraverso lo studio di linee guida medici e pazienti a prescrivere e ad assumere gli antibiotici in modo appropriato, oltre a chiedere alle istituzioni meno vincoli nell’uso delle nuove molecole”.

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