“E’ difficile far capire alla gente cosa significhi la parola “depressione” e cosa si prova ad averla. Spiegare quale sia la differenza tra “depressione” e “tristezza”, ad una persona che – per sua fortuna – non è stata mai depressa, è quasi impossibile, quasi quanto spiegare la differenza tra il colore blu ed il rosso ad una persona che è cieca fin dalla nascita. I due termini sono usati spesso come sinonimi, ma niente è più distante dall’essere vero. Quindi mi chiedi cosa significhi essere depressa? Forse sarebbe più facile dire quello che non significa…
La depressione è vivere in un corpo organico che lavora senza sosta per sopravvivere, con una mente che cerca invece di morire. E’ il non avere fiducia in sé stessi, è il non sopportarsi più. E’ vivere perennemente intorpiditi, svegliandosi la mattina con il terrore che ti assale al solo pensiero di dover affrontare la giornata. La verità è che ti svegli la mattina solo con la speranza di poter tornare a letto al più presto. E ti metti a letto con la speranza di poter vedere presto una mattina che però non arriva mai. Ti svegli è pensi che è soltanto un altro giorno, un giorno che non hai mai visto, ma un giorno che tu già conosci, perché ieri è come questo.
Quando si è depressi, l’oscurità non aspetta la sera per venire a prenderti: ne sei circondato perennemente, te la porti sempre intorno e non ti abbandona mai. La depressione è quando il sole è alto nel cielo e tu sei per strada circondato da persone felici, ma tu ti senti come se fossi solo, in un bosco, di notte.
La depressione non è dolore: ringrazierei il cielo se potessi provare dolore, almeno sarebbe una emozione. Io invece non provo nulla e quando provo qualcosa, è solo paura. Paura che il domani non arrivi, mista a paura che il domani arrivi. La depressione è la prigione del non desiderare nulla, del non avere niente a cui tendere nella vita. La depressione è non avere vita. La depressione è non avere morte. La depressione è sentirsi in un labirinto senza uscite, perennemente ad un passo dal baratro, soprattutto durante le feste, con nessuno che crede davvero tu sia malato.
La depressione è sentirsi costantemente soli nella folla, alla ricerca, come se avessi perso qualcosa, ma che non sai neanche tu cosa. Poi un giorno lo capisci e fa malissimo. Ti rendi conto che quello che hai perso è te stesso, e lo hai perso per sempre. Chissà dove. Chissà perché.”
Testimonianza di una paziente depressa
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