Vi racconto perché chi fuma sigarette elettroniche per smettere, non solo è destinato a fallire, ma fumerà ancora più di prima

storia di un fumatore elettronico sigaretta elettronica

Premetto che quello che sto per scrivere è ovviamente una mia opinione e una generalizzazione e che sicuramente chi legge conoscerà il “fratello di un amico dello zio del cognato” che ha smesso di fumare grazie alle sigarette elettroniche. Premetto inoltre che spero con tutto il cuore di sbagliarmi con l’auspicio di trovarmi qui magari tra sei mesi a dirvi che la sigaretta elettronica ha debellato la piaga del tabagismo e io avevo fatto delle considerazioni assolutamente errate. Tuttavia vi faccio notare che quello che scrivo è basato non solo su profonde conoscenze della fisiologia e della biochimica del corpo umano ma anche, ed ancor più importante, sulla mia personale esperienza (sono stato fumatore per anni) e sui tantissimi amici e pazienti tabagisti che, da quando ho smesso, mi raccontano le loro esperienze cercando consigli per smettere con questa tossicodipendenza.

Inoltre non vendo libri antifumo, non vendo corsi per smettere, non vendo farmaci nè rimedi omeopatici per non fumare: insomma le mie parole sono totalmente imparziali ed in buona fede, mentre la stessa cosa non si può dire di tante persone che ogni giorno decantano le virtù delle e cig perchè poi, a scavar bene, scopri che non sanno manco da lontano cosa siano ad esempio i recettori ionotropici pentamerici come i nAChR importanti per capire come funziona la dipendenza dal tabacco e che hanno aperto un negozio di “tabacco elettrico” e quindi sono in pieno conflitto di interesse!

In questo articolo eravamo rimasti ad uno dei punti “contro” il fumare le sigarette elettroniche:

La diffusa percezione di una minore pericolosità di questo prodotto (non supportata da adeguati fondamenti scientifici) può portare a fenomeni negativi come il sovradosaggio.

Ho visto persone stare letteralmente tutto il giorno attaccate a questi strumenti, addirittura all’ospedale si “svapa” allegramente in corsia (medici, infermieri, pazienti) con la scusa che “tanto non fa male”. I risultati cominciano a vedersi a distanza di pochi mesi, la storia (per chi usa l’elettronica con nicotina) si riassume così:

1) Fumo l’e-cig perchè non fa male o almeno fa meno male e perchè voglio smettere. Quindi butto le vecchie sigarette nel cestino e speranzoso mi compro una bella elettronica!

2) Nell’ e-cig metto ricariche di nicotina a basso dosaggio (perchè il medico mi ha detto che per smettere devo gradatamente diminuire il contenuto di sostanza) però la forza di volontà non è sempre ferrea e, siccome posso fare un tiro in ogni momento e in ogni luogo, mi ritrovo distrattamente a fare qualche tiro molto spesso.

3) “Ma tanto che mi importa della forza di volontà? Sto usando la sigaretta elettronica che non fa male e ci penserà lei a portarmi gradatamente a smettere!” Quindi senza neanche accorgermene sto tutto il giorno a svapare (esattamente come prima senza neanche accorgermene mi accendevo le sigarette tradizionali, anzi di più perchè ora posso farlo sempre e ovunque) quindi a fine giornata avrò assunto pari, se non maggiore, quantità di nicotina rispetto a quanta ne assumevo con le sigarette tradizionali. Oppure alzerò la quantità di nicotina altrimenti “i tiri non sanno di niente“, cioè parlo di quella sensazione che ha il fumatore quando passa da una maestosa “Malboro rossa” a una leggerissima “Phillip Morris One”.

4) Passano le settimane e la quantità di nicotina aumenta perchè svapo tutto il giorno, anche a lavoro in quei momenti dove prima, con le sigarette tradizionali, non avrei potuto assumere nicotina. In compenso non ho perso la gestualità legata al fumo e psicologicamente sono ossessionato dal farmi un tiro ogni cinque minuti visto che non sono più legato alle esigue pause caffè/pranzo per assumere la nicotina: posso fumare quando voglio!

5) Passa un mese e magicamente mi accorgo di quanto più bella era la sensazione di avere in bocca un morbido e rassicurante filtro di una cara vecchia fumosa sigaretta rispetto a questo freddo pezzo di “plastica e ferro”. Poi la moda sta “scemando” e tanti miei amici sono tornati alle sigarette normali: forse perchè sono più buone? E poi comincio a sentirmi uno scemo con questo affare in bocca mentre con le vecchie sigarette era così “normale” fumare, mi sentivo più a mio agio!

6) Una bella sera davanti alla tv mi accorgo di aver finito tutte le ricariche. Eppure voglio fumare. Ma sono le 11 di sera, il negozio “elettronico” è chiuso! Ehi, ma c’è il distributore automatico di sigarette “normali” qui sotto casa. Scendo, mi compro un pacchetto delle vecchie sigarette. Lo compro da 10, tanto ormai io non sono un fumatore vero! L’accendo. Mi accorgo di quanto sia poetica una vecchia sigaretta: il rumore del tabacco che brucia, la cara vecchia sensazione di un morbido filtro, quell’alone di fumo vero e consistente, quel piccolo falò (vero, non come la lucina delle elettroniche) che faccio illuminare ad ogni tiro…

State tranquilli: arrivati a questo punto siete tornati ad essere un fumatore. Anzi, per essere precisi non avete mai smesso.

Per essere ancora più precisi siete anche più fumatori di prima perché grazie all’e-cig:

1) con la scusa che faceva meno male e potevi fumare quando e dove volevi, tramite l’elettronica negli ultimi mesi avrete probabilmente assunto più nicotina di quanta ne avreste assunta se aveste fumato le tradizionali

2) non avrete abbandonato la gestualità (che è una delle componenti più importanti della dipendenza dalle sigarette)

3) vi siete per mesi deresponsabilizati accollando su quel pezzo di plastica quello che invece doveva poggiare sulla vostra forza di volontà e sulla ferrea convinzione di voler smettere

4) avete idealizzato ancora più di prima la tanto cara sigaretta tradizionale (già pensavate fosse buona, ora vi siete anche convinti che niente la potrà mai sostituire egregiamente)

5) vi siete abituati ad assumere nicotina a dosi SI più basse, ma più ravvicinate (due o tre tiri ogni 5 minuti)

6) vi siete abituati ad assumere nicotina in posti dove ora, con le tradizionali, non potete più fumare con relativo aumento di frustrazione e quindi di voglia di fumare

7) vi è inconsciamente rimasta la falsa percezione, che avevate sviluppato con l’e-cig, che “fumare non fa poi così male”

8) avete deluso l’amico, o il figlio, o l’amica, o i vostri genitori a cui avevate promesso che grazie alla sigaretta elettronica avreste smesso: ciò vi trasmette ansia e vergogna che non fanno che aumentare la vostra voglia di fumare

9) avete collezionato l’ennesimo fallimento quindi si fa ancora più forte dentro di voi la convinzione che “non siete capaci a smettere” precludendo forse definitivamente ogni nuovo tentativo

10) nel migliore dei casi avete smesso diminuendo gradatamente la nicotina nell’e cig soffrendo molto di più che se aveste smesso di botto: passare da venti “bionde” a zero e soffrire l’astinenza per dieci giorni e poi essere liberi è molto meglio che torturarsi per mesi diminuendo milligrammo per milligrammo! Un po’ come farsi la ceretta e strappare lentamente la striscia di carta! E’ un concetto espresso molto bene anche nel famoso libro di Allen Carr

Tutta questa storia poi non prende in considerazione quei soggetti, ne conosco molti, che anzichè buttare le vecchie sigarette e dedicarsi solo alle e-cig, fumano contemporaneamente sigarette elettroniche (magari sul lavoro) e sigarette tradizionali (magari nelle pause dal lavoro). L’effetto di questa abbuffata di nicotina sul corpo è quello di una tromba d’aria su una capanna di paglia: ricordatevi che la nicotina è un pesticida, non un succo di frutta! La nicotina non è innoqua: i suoi potenti effetti vaso/bronco costrittivi, quando assunta in alte dosi, sono distruttivi in soggetti che già soffrono di altre malattie molto diffuse come ipertensione arteriosa o asma bronchiale.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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9 pensieri su “Vi racconto perché chi fuma sigarette elettroniche per smettere, non solo è destinato a fallire, ma fumerà ancora più di prima

  1. Pingback: Addio sigarette: un test per scegliere le terapie su misura per smettere di fumare | Alessandria today

  2. Non fumo più da un anno grazie alle sigarette elettroniche e sono molto contenta e spero di non ricominciare più, odio il puzzo di di fumo e odio pensare di aver puzzato così x 30 anni, anche mio marito ha smesso io non svapo più e lui ancora a volte ma senza nicotina, a volte penso che comunque avevamo una gran voglia di smettere e la sigaretta elettronica e’stata un input.

    • sono molto contento per lei! Ad essere sincero, rispetto a quando ho scritto questo articolo, ora sono molto meno rigido sulle mie posizioni: pur rimanendo convinto che la sigaretta elettronica non sia il metodo migliore per smettere (per un amico che ci è riuscito ce ne sono 10 che hanno peggiorato la loro condizione e fumano ancora più sigarette “normali” di prima) ora penso che comunque sia un sistema che per alcuni pazienti possa comunque funzionare

  3. Sono sicuro che tu hai ragione quando dici che “basta volerlo”, l’unico problema è che molti (tra cui ti assicuro tanti miei conoscenti) si sono approcciati all’e cig pensando che bastasse fumare le elettroniche anzichè quelle tradizionali per poter smettere, creando una struttura mentale di de-reponsabilizzazione. Qualsiasi metodo può essere più buono o meno buono ma nessun sistema può prescindere dalla nostra reale voglia di smettere e dalla nostra forza di volontà

  4. Troppo pessimismo; io sono sicuro che usando le sigarette elettroniche si può tranquillamente smettere di fumare; basta volerlo….

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