La risposta del sottoscritto è ovviamente: la seconda che hai detto! Chi vi parla è una persona che ha smesso da quasi sette mesi, quindi poco prima che scoppiasse la moda delle sigarette elettroniche. Non nascondo che se fossi stato ancora oggi un fumatore forse un “e-cig” l’avrei acquistata nella speranza di provare a smettere.
Fermo restando che smettere del tutto è SEMPRE l’opzione migliore, si possono comunque considerare alcuni fattori pro e contro la sigaretta elettronica.
Sigaretta elettronica: perché preferirla alle sigarette tradizionali?
1) Il funzionamento dell’e-cigarette non prevede l’inalazione dei prodotti cancerogeni derivanti dal processo di combustione che nella sigaretta elettronica non è previsto: questo dato è certamente importantissimo e rappresenta forse il motivo principale che spinge molti fumatori a passare all’ e-cig.
2) È possibile “caricare” la sigaretta elettronica anche con liquidi privi di nicotina, escludendo anche la sostanza responsabile della dipendenza (anche se non sempre questo è certo!).
3) Pur non potendo essere considerata, allo stato attuale della conoscenza scientifica, un metodo per smettere di fumare, è ragionevole ritenere che l’e-cigarette, in mano a persone dotate comunque di buon senso e ferma volontà di smettere, possa essere inserita in un più ampio programma di disuassefazione basato su terapie riconosciute e svolto sotto controllo medico.
4) Il costo complessivo dell’uso della sigaretta elettronica è mediamente più basso di quello delle “bionde” tradizionali.
Sigaretta elettronica: perché lasciarle perdere e smettere veramente del tutto
1) Non esistono studi scientifici completi e imparziali riguardanti l’e-cigarette. Perciò non si può sostenere in alcun modo né che sia completamente innocua né che costituisca un modo efficace per smettere col vizio (non è equiparabile a sostituti nicotinici farmacologici come cerotti o gomme da masticare).
2) Per quanto riguarda la versione contenente nicotina, l’assunzione di tale sostanza può comportare il mantenimento della dipendenza, questo è ancor più vero quando si pensa che con l’ e-cig è comunque conservata la componente “gestuale” del fumare. Insomma si pensa di fumarla per smettere ed invece ciò non avviene!
3) A causa della mancanza di un quadro legislativo organico, di una standardizzazione dei processi di produzione e col diffondersi di un mercato clandestino esiste una percentuale d’incertezza sulla reale composizione del prodotto che acquistiamo. In un periodo di profonda crisi economica come questa in cui viviamo sono molte le persone che comprano l’e-cig da rivenditori cinesi improvvisati col risultato di trovarsi in bocca materiali e sostanze chimiche impensabili!
4) Questo è uno dei punti più paradossali dell’intera vicenda: la diffusa percezione di una minore pericolosità di questo prodotto (non supportata da adeguati fondamenti scientifici) può portare a fenomeni negativi come il sovradosaggio o la creazione di un nuovo strumento con cui alcune categorie di persone, soprattutto i più giovani, possono cadere nella dipendenza. Riguardo quest’ultimo punto devo aprire un capitolo a parte che potrete leggere in questo link!
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