A volte i miei pazienti che fumano mi chiedono quale sia il momento migliore per smettere di fumare.
La risposta politically correct è ovviamente che è meglio farla finita col fumo in un momento di grande tranquillità mentale e fisica: dire addio alle sigarette e sopportare i sintomi dell’astinenza è ovviamente più difficile quando attraversiamo momenti di stress.
La risposta giusta, quella che mi verrebbe da rispondere in un ipotetico mondo ideale, è ORA. SMETTI SUBITO DI FUMARE! SPEGNI IMMEDIATAMENTE LA SIGARETTA CHE HAI ORA IN BOCCA E BUTTA IL PACCHETTO CHE HAI IN TASCA!
Smettere di fumare è sempre la scelta migliore da fare a qualsiasi età. Una volta venne da me un paziente anziano e mi disse: “Dottore ormai ho quasi 80 anni, perché dovrei smettere proprio ora che mi rimane poco da vivere?”. Io risposi “Se smette la sua vita si allungherà: se davvero è sicuro di avere poco da vivere anche solo questa possibilità dovrebbe bastarle per smettere subito!”.
Smettere di fumare da “grandi” è cosa importantissima ma smettere da “piccoli” è ancora meglio. Ricordate che la cosa veramente migliore da fare è smettere IL PRIMA POSSIBILE: prima si smette e maggiori saranno i vantaggi a lungo termine sulla nostra salute.
A dimostrare quanto poc’anzi affermato i ricercatori inglesi della prestigiosa Università di Oxford che, tra il 1996 ed il 2001, avrebbero reclutato quasi 1.300.000 donne inglesi, tutte nate tra il 1938 ed il 1960, delle quali avrebbero fatto parte fumatrici (il 20% del campione analizzato), ex – fumatrici (il 28% del campione analizzato) e non fumatrici (il 52% del campione analizzato).
Tutte, durante gli anni della sperimentazione scientifica oggi alla nostra attenzione, sarebbero state accuratamente esaminate e, successivamente, catalogate sulla base dell’abitudine al fumo, delle sigarette consumate quotidianamente, degli anni trascorsi dall’accensione della prima sigaretta e dal consumo dell’ultima sigaretta, delle patologie preesistenti, delle malattie ereditarie o genetiche, dello stato di salute al momento della raccolta dei dati, dell’età, dell’abitudine a consumare alimenti salutari e a fare attività fisica.
Codesti parametri sarebbero poi stati accuratamente riesaminati a tre e otto anni di distanza dalla conclusione dello studio vero e proprio.
Ebbene, come dichiarato dagli esperti della rivista scientifica The Lancet che, in questi giorni, avrebbe avuto l’opportunità di pubblicare i risultati della sperimentazione condotta ad Oxford, smettere di fumare prima dei trent’anni equivarrebbe ad eliminare qualsiasi rischio legato al fumo e a vivere quanto i propri coetanei, smettere di fumare intorno ai trent’anni equivarrebbe, in media, a perdere un mese della propria vita e smettere di fumare prima dei 40 anni equivarrebbe a morire 12 mesi prima dei propri coetanei.
Non smettere di fumare o, ancora, smettere di fumare ben dopo i 40 anni, invece, avrebbe le più catastrofiche conseguenze giacché chiunque ricadrebbe in codesta categoria potrebbe morire con ben 11 anni di anticipo rispetto ai propri coetanei non fumatori.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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