Differenza tra epicentro, ipocentro e profondità focale

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA TRA IPOCENTRO EPICENTRO TERREMOTO ONDULATORIO E SUSSULTORIO MOVIMENTO LAMPADARIO SI MUOVE O NO ONDA SISMICA MAGNITUDO SISMA OSCILLAZIONE SCOSSONE DESTRA SINISTRA ALTO BASSOAnche se purtroppo molto spesso i due termini sono usati come sinonimi, anche dai giornalisti, “ipocentro” ed “epicentro” sono due cose ben distinte e NON sono quindi sinonimi.

Ipocentro di un terremoto

Con “ipocentro” o “fuoco” di un terremoto, si indica il punto all’interno della Terra dove comincia a propagarsi la frattura che genera un terremoto. Il termine ipocentro deriva dal greco ὑπόκεντρον (“centro all’interno”).

Dall’ipocentro si libera l’energia elastica accumulata durante la deformazione della roccia, originando così il flusso di forze che genera il terremoto. Una volta cominciato il processo di rottura, dall’ipocentro si irradiano onde longitudinali e trasversali; in seguito all’interferenza di quest’ultime con la superficie terrestre, si generano le onde superficiali, a carattere più complesso. Si ricorda che la sorgente sismica non è mai puntiforme, bensì occupa un’estensione geometrica: di conseguenza, il termine «ipocentro» si riferisce al centro di massa del volume di roccia dove avviene la rottura.

Se l’ipocentro del sisma è localizzato al di sotto di una superficie oceanica (terremoto sottomarino) o nell’entroterra costiero a pochi chilometri dalla costa, c’è il rischio che possa svilupparsi un moto ondoso anomalo noto come maremoto (tsunami).

A seconda della profondità dell’ipocentro si distinguono terremoti superficiali, intermedi o profondi.

Epicentro di un terremoto

Con “epicentro” di un terremoto si intende il punto della superficie terrestre posto esattamente sopra l’ipocentro e che, essendo il luogo più vicino all’ipocentro, è generalmente il punto dove il terremoto produce effetti di intensità maggiore su persone e cose. La zona interessata e sconvolta dal sisma viene detta “area epicentrale“. Il termine “epicentro” deriva dal greco επίκεντρον (“sopra il centro”).

Tanto più l’ipocentro è superficiale e tanto più si è lontani dall’epicentro, tanto più il terremoto verrà avvertito come ondulatorio (con movimenti “orizzontali”). Tanto più l’ipocentro è profondo e tanto più si è vicini all’epicentro, tanto più il terremoto verrà avvertito come sussultorio (con movimenti “verticali”).

Le onde sismiche si propagano sfericamente dall’ipocentro. A causa del nucleo esterno, fluido, che assorbe le onde S e rifrange le onde P, molti punti sulla superficie della Terra opposta all’epicentro non risentono dell’influenza del terremoto. Dopo un terremoto, i sismologi sono in grado di localizzare l’epicentro utilizzando diversi sismogrammi. Il metodo che usualmente si utilizza per la localizzazione dell’epicentro è basato sulla rilevazione del ritardo temporale dell’arrivo delle onde S da quelle P più veloci, essendo nota anche la differenza di velocità tra i due tipi di onde nel mezzo terrestre interessato dalla propagazione delle onde sismiche: triangolando i dati ottenuti da almeno tre stazioni sismometriche si determina la localizzazione dell’epicentro.

Il termine “epicentro” è utilizzato non solo per descrivere il punto esatto della superficie terrestre di un terremoto, ma anche il centro di altri eventi catastrofici, come il punto di impatto di un meteorite o di un vasto incendio. In altri casi si usa il termine per indicare il punto in cui converge l’attenzione o l’importanza di qualcosa, ad esempio “epicentro dell’attenzione mondiale” o “epicentro dell’attività politica”.

Profondità focale

Abbiamo visto che l’ipocentro si trova verticalmente sotto l’epicentro: la distanza tra epicentro e ipocentro è detta “profondità focale“.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!