Paraplegico torna a camminare dopo un incidente: è il settimo al mondo

MEDICINA ONLINE CARROZZINA SEDIA A ROTELLE FISIOTERAPIA RIABILITAZIONE DISABILE SEDIA ROTELLE CERVELLO CRANIO EMORRAGIA CEREBRALE ISCHEMIA EMORRAGICA ICTUS PARAPLEGIA EMATOMA EMIPARESI EMIPLEGIA TETRAPARESI TETRAPCome raccontato dal Corriere della Sera, Paolo Baldassini, 55 anni, è diventato il secondo paziente paraplegico in Italia – e uno dei sette nel mondo – ad aver nuovamente la possibilità di camminare sulle proprie gambe grazie ad un innovativo neurostimolatore midollare impiantato nella sua colonna il 10 luglio scorso all’Irccs San Raffale di Milano da una equipe di neurochirurghi guidata dal professor Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia e ordinario presso l’Università Vita – Salute San Raffaele, in collaborazione con un gruppo di ingegneri dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa diretto dal professor Silvestro Micera. Fino ad ora sono stati trattati tre i pazienti ed il programma di ricerca prevede la sperimentazione dell’impianto in altri sette pazienti.

L’incidente

La mattina del 23 luglio 2020 Baldassini ha un incidente in moto che lo paralizza dalla vita in giù. Il 10 luglio 2023, dopo esser stato selezionato per un innovativo intervento di istallazione di un neurostimolatore nel midollo, Baldassini entra in sala operatoria per un intervento che dura otto ore. Una settimana dopo viene trasferito nel reparto di riabilitazione e già il 18 luglio comincia il programma che lo porterà a camminare nuovamente ed oggi riesce già a farlo, anche se con l’aiuto di un deambulatore.

Il neurostimolatore

L’impianto di neurostimolazione ha un telecomando con 16 programmi diversi e, grazie ad esso, Baldassini arriva a fare circa 300 metri quasi di seguito, con un deambulatore e con una persona a fianco, ma comunque in piedi e muovendo le proprie gambe. Il dispositivo ha parti: un supporto che viene inserito nello spazio epidurale della colonna vertebrale e un generatore di impulsi simile ad un pacemaker, inserito sotto la pelle dell’anca. Entrambe le parti sono state impiantate con piccole incisioni. Gli impulsi sono erogati al midollo spinale e grazie ad esso passano ai nervi ed ai muscoli, che si contraggono permettendo il movimento. Il pacemaker è programmato per attivare in modo coordinato i muscoli deambulatori.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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