Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi

Scopo del trattamento

Aumento del volume mediante impianto di acido jaluronico ad alta densita’. L’acido jaluronico è la più inerte delle sostanze iniettive ed ha una bassissima percentuale di complicanze (per altro sempre risolvibili non fosse che per la riassorbibilità del materiale). Il Macrolane™ è un prodotto a base di acido ialuronico sotto forma di gel stabilizzato, non animale a lunga durata. Viene utilizzato per l’aumento volumetrico delle mammelle, l’aumento e contestuale sollevamento dei glutei, per il rimodellamento dei polpacci e della regione pettorale nei maschi. Viene altresi’ impiegato nella lassità cutanea delle braccia, in cui svolge un’azione rimodellante e tonificante.

Metodo

Si crea un “ponfetto” in anestesia locale nel cavo ascellare o nel solco mammario e si inserisce un ago-cannula specifico che viene diretto al di sotto della ghiandola mammaria. Una volta che il professionista si è accertato che lo spazio di posizionamento sia corretto, inietta il macrolane in boli multipli o in un bolo unico a seconda della preferenza del chirurgo o delle necessità della paziente. Si rimuove quindi la cannula e si applica un cerotto. L’effetto è immediato, non serve applicare medicazioni di sorta. La tecnica consente aumenti del seno nell’ordine di una taglia. Ma soprattutto consente di dare tono ad un seno lievemente svuotato. L´intervento è ambulatoriale e durerà meno di un´ora. Si può ricorrere al Macrolane™ anche per il rimodellamento del corpo (come polpacci e glutei). La metodica è adatta per le pazienti che non vogliano affrontare la chirurgia e che apprezzino correzioni “naturali”.

Durata del risultato

Un anno circa. Il risultato ottenibile con il Macrolane™ è transitorio e non è mai sostitutivo della mastoplastica additiva.

Rischi

Che succede nella mammella una volta iniettato il Macrolane™ ? Il primo dubbio da fugare riguarda la cancerogenicità: l’acido jaluronico non è cancerogeno né lo è il legante che viene utilizzato per stabilizzare la molecola. Ci sono studi al riguardo. Il secondo dubbio riguarda la diagnosi strumentale e radiologica della mammella. In ecografia e mammografia l’aspetto dei boli di jaluronico è ben leggibile ed essi assumono caratteristiche simili alle cisti mammarie. Occorre però sempre avvisare il radiologo, meglio ancora richiedere al chirurgo plastico che pratica l’impianto, la descrizione del materiale iniettato e dell’aspetto che assume radiologicamente una volta impiantato.

Le candidate migliori

• Ragazze e giovani donne con mammelle che abbiano necessità di aumentare di poco il volume della mammella

• Ragazze e giovani donne che desiderino modellare un determinato quadrante della mammella: ad esempio il decoltè svuotato dopo l’allattamento o la perdita di peso

• Ragazze e giovani donne che abbiano protesi mammarie con contrazione capsulare in cui siano evidenti o palpabili i bordi protesici o comunque che desiderino un miglioramento della forma della mammella.

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Informazioni su dott. Emilio Alessio Loiacono

Medico Chirurgo - Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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