Sudorazione eccessiva? Combatti l’iperidrosi col botulino

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ACELLA PUZZA SUDORE DEODORANTE CATTIVO ODOREL’Iperidrosi primaria, cioè non legata ad altre patologie, è una malattia cronica: sudorazione eccessiva senza una causa riconoscibile. Può colpire qualsiasi parte del corpo, essere focale o generalizzata e comunemente colpisce le ascelle (iperidrosi ascellare), palmi delle mani (iperidrosi palmare), le piante dei piedi (iperidrosi plantare), e il volto (iperidrosi facciale).Questa condizione provoca notevoli problemi sia nella vita sociale e privata quotidiana e colpisce circa il 2,5% della popolazione.

I trattamenti tradizionali includono i sali di alluminio, la ionoforesi, farmaci anticolinergici sistematici o topici che sono spesso inefficaci, di breve durata d’azione, e difficili da tollerare.
Le procedure chirurgiche come la liposuzione, l’asportazione diretta delle ghiandole, o la simpaticectomia possono avere gravi rischi.

Iniezioni locali di tossina botulinica di tipo A si traducono in una soluzione efficace e sicura per l’iperidrosi primaria. La tossina botulinica blocca le terminazioni nervose che attivano le ghiandole sudoripare ottenendo una azione temporanea reversibile locale. Numerosi gli studi che dimostrano l’efficacia e la sicurezza di tale trattamento. Il più richiesto è a carico del cavo ascellare, l’iperidrosi ascellare provoca notevoli problemi emotivi e sociali che colpiscono la vita quotidiana influendo negativamente sull’autostima dei soggetti colpiti. I pazienti hanno difficoltà evidenti sia nella vita sociale che privata, hanno i vestiti bagnati in pochi minuti anche nel periodo invernale, e devono cambiare i loro abiti più volte in un giorno. L’ansia e lo stress, non sono la causa, ma esacerbano la sudorazione eccessiva.

L’uso di tossina botulinica di tipo A supera il problema: è un trattamento sicuro, veloce e facile da realizzare in un’unica seduta. La terapia non può essere eseguita in pazienti con miastenia grave, con infezioni o malattie cutanee o in terapia con farmaci come gli antibiotici aminoglicosidici che interferiscono con la trasmissione neuroghiandolare nonché in pazienti in trattamento con altre terapie per l’iperidrosi o allergia riconosciuta alla tossina botulinica ed albumina umana e nel caso di precedenti interventi chirurgici al cavo ascellare; da evitare in gravidanza o in fase di allattamento. Per motivi sconosciuti il 5% dei pazienti risponde poco o per niente alla terapia.
Dopo diagnosi medica, escluse le patologie che possono creare iperidrosi, la tossina botulinica viene iniettata sottocute tramite iniezioni distribuite su tutta l’area interessata usando aghi sottili scarsamente dolorosi.

La sudorazione profusa ricompare dopo 4-6 mesi a seconda del soggetto e il trattamento deve essere ripetuto. L’unica complicanza che può verificarsi è una lieve dolenzia e piccoli ematomi nei primi giorni successivi.

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