Mangi al fast food? Hai un rischio maggiore di rinite, congiuntivite, eczema e asma

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FAST FOOD JUNK FOOD CIBO SPAZZATURA DIETA DIMAGRIRE GRASSI CALORIE PANINO HAMBURGER CARNE SOTTILETTA POMODORO SESAMOIl lavoro, la velocità delle nostre giornate, lo stress… La nostra società ci spinge sempre più a fare tutto di fretta ed è comprensibile quindi il successo del cibo spazzatura consumato in locali che sembrano fatti apposta per farci consumare velocemente dei cibi ipercalorici che col tempo creano anche dipendenza e che secondo alcune ricerche ci rendono anche più stupidi.

Purtroppo, assieme ai loro genitori, anche i bambini sono diventati clienti abituali di famose catene di fast food che hanno spesso sapientemente associato ai loro menù ipercalorici gadgets ispirati ai cartoni più in voga. Sebbene siano ormai noti gli effetti che una dieta ricca di grassi possa comportare su un organismo in crescita, uno studio scientifico pone in allerta i genitori avvezzi a portare i loro figli a mangiare nei fast food.

La ricerca condotta all’Università di Auckland in Nuova Zelanda, in collaborazione con l’Università di Nottingham in Gran Bretagna e pubblicata su Thorax e British Medical Journal ha evidenziato come una dieta troppo ricca di grassi insaturi, quali quelli del ‘cibo-spazzatura’, possa comportare un aumento fino al 39 % di sintomi allergici negli adolescenti, con un peggioramento delle condizioni di quelli già affetti da queste patologie e un possibile innesco nei soggetti già predisposti e un incremento del 27% per i bambini.

Lo studio ha esaminato i dati provenienti da un campione di 319 mila individui allergici tra i 13 e i 14 anni e 181 mila bambini tra 6 e 7 anni di età, provenienti da oltre 50 Paesi. I risultati hanno messo in luce come le abitudini alimentari possano avere un ruolo chiave nell’incidenza di sintomi allergici come rinite, congiuntivite, eczema e asma. Nei soggetti abituati a consumare tre o più volte a settimana junk food si poteva riscontrare un diretto peggioramento dei sintomi. Al contrario, assumere porzioni di frutta e verdura tre o più volte a settimana consentiva una sensibile riduzione delle manifestazioni sintomatologiche.

Se allora snack, dolciumi, hamburger, patatine fritte e tutti i possibili alimenti noti anche come junk food riducono le difese immunitarie dei più piccoli, forse sarebbe il caso di iniziare a ripensare al modo in cui si mangia per evitare precoci danni alla salute. Proprio l’anno scorso a causa dell’Happy Meal, uno speciale menù per bambini del McDonald’s,   in Brasile la multinazionale si è vista infliggere una multa pari a circa 1,3 milioni di euro. Il colpo alle tasche e all’immagine di McDonald’s è stato sferrato dalla fondazione di difesa del consumatore Procon di San Paolo, che ha accusato la multinazionale di incentivare abitudini alimentari dannose alla salute dei bambini, che associano un cibo-spazzatura come quello da fast-food al piacere del gioco e del possesso di oggetti amati.

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