Quello che abbiamo con le calorie è un conflittuale rapporto di amore-odio. Che a volte sconfina nell’esagerazione: quando, per esempio, leggiamo con maniacale ossessione il contenuto calorico sull’etichetta di ogni confezione alimentare sugli scaffali del supermercato prima di infilarla nel carrello, o consultiamo quotidianamente siti specializzati e scarichiamo decine di app che ci fanno il conto delle calorie ingerite e consumate. Incondizionatamente fedeli al dogma “meno calorie, meno grasso”, siamo infatti convinti che siano loro le responsabili dei chili in più e dell’antiestetica pancetta. Ma questa regola non è sempre valida, anzi. Cento calorie di carote non equivalgono infatti a cento calorie di biscotti farciti al cioccolato. Stessa quantità, ma effetti diversi. Quanto ne sappiamo dunque sulle calorie e sulla loro funzione nel nostro corpo? Ecco cinque cose che vale la pena di approfondire per conoscere meglio come operare scelte più salutari.
1) Le calorie sono il carburante del nostro corpo? Falso
Calorie. Ne sentiamo parlare continuamente e così tanto che ormai abbiamo forse dimenticato la risposta alla basilare domanda: che cosa sono? Semplicemente un’unità di misura del calore e del lavoro (che rappresentano entrambi la stessa grandezza fisica, l’energia), niente di più. Spesso infatti nelle tabelle stampate sulle confezioni di alimenti si legge l’equivalente delle Kilocalorie espresso in Kilo Joule. Che è, il Joule, il lavoro compiuto da una forza di un newton per un metro. Un po’ difficile dunque applicare alla lettera quest’ultima unità di misura per calcolare l’energia fornita dagli alimenti: ecco perché nel secolo scorso si è deciso di adottare le calorie nell’ambito nutrizionale, definite come il calore necessario per innalzare di un grado la temperatura di un chilo d’acqua. Addirittura nel primissimo metodo per valutare le calorie contenute in un cibo, si bruciava quest’ultimo su una fiamma ardente, misurando quanto faceva aumentare la temperatura di una bacinella d’acqua posta sopra. Ma il nostro corpo non è uno scaldabagno e l’energia che lo alimenta è prodotta dalle reazioni chimiche che avvengono nei mitocondri, organelli microscopici contenuti in quasi tutte le cellule. Sono come tantissime piccole centrali energetiche, sparse a miliardi in tutto il nostro corpo. L’energia chimica si sviluppa al loro interno dall’ossidazione di proteine, grassi e carboidrati: oggigiorno il conteggio calorico di un alimento si basa proprio sulla misura del contenuto di questi ultimi.
La tua mossa vincente
Invece di focalizzare l’attenzione solo sul valore calorico, scegliere i cibi in base al contenuto di carboidrati, grassi e proteine: sono questi ultimi infatti che fanno davvero la differenza in termini di apporto energetico salutare.
2) Le calorie sono tutte uguali? Falso
Il carburante che fa funzionare il nostro corpo è dunque fornito da carboidrati, grassi e proteine. Ma ciascuno di loro agisce in modo differente nella formula “calorie ingerite uguale a calorie assimilate”. Grassi e carboidrati servono infatti per fornire rapidamente energia, rilasciando più calorie. Per esempio, per ogni cento calorie assunte da carboidrati il corpo umano ne brucia solo una piccola quantità (da cinque a dieci) per digerirle. Ancora meno succede coi grassi. Invece, su cento calorie di proteine, quasi un terzo viene smaltito nel processo digestivo.
La tua mossa vincente
Per perdere peso prediligere ad ogni pasto cibi ricchi di proteine.
3) Tutte le calorie ingerite sono assimilate? Falso
La percentuale di calorie che passa attraverso tutto l’apparato digerente senza essere assorbita varia tra il cinque e il dieci per cento del totale che immettiamo nel nostro organismo. Questo perché le sostanze alimentari sono digerite ciascuna in modi e tempi differenti. I grassi per esempio sono rapidamente e facilmente assorbiti dai villi dell’intestino tenue, così come le proteine di origine animale sono meglio digeribili rispetto a quelle di natura vegetale (per intenderci: si assimilano più proteine dal filetto di manzo che dal latte di soia). Restano i carboidrati: mentre zuccheri e amidi vanno rapidamente in circolo, le fibre, soprattutto quelle insolubili contenute nelle verdure e nei cereali, restano a vagare per il tubo digerente. E tendono a bloccare l’assorbimento di altre calorie. Numerosi studi hanno evidenziato come diete a base di alimenti ricchi di fibre riescono a diminuire fino a quasi la metà l’assimilazione di calorie provenienti da altri cibi.
La tua mossa vincente
Massimizzare l’apporto di fibre, aumentando il consumo di frutta e verdura ma anche di pane, cereali e riso integrale.
4) L’esercizio fisico brucia la maggior parte delle calorie? Falso
Anche i più fanatici di fitness e palestra non riescono a smaltire tramite attività fisica più del trenta per cento dell’apporto calorico giornaliero. La maggior parte delle calorie (dal sessanta al settanta per cento) infatti viene impiegata dal nostro organismo per i processi che ci mantengono in vita e per le normali funzioni del nostro corpo, quali trasportare ossigeno, rimpiazzare i tessuti usurati e le cellule morte, medicare le ferite. E poi ci sono tutte quelle attività (quotidiane e non) come cucinare, fare shopping, tagliare l’erba del prato che richiedono una notevole spesa energetica: nel gergo medico si definisce come Neat (Non-exercise activity thermogenesis), e indica la quantità di calorie impiegate per fare tutto ciò che non è esercizio fisico, mangiare e dormire. Secondo gli esperti, sforzarsi di passare il maggior tempo possibile in piedi eseguendo anche semplici attività di routine è un metodo molto più efficace per bruciare calorie rispetto per esempio a trenta minuti giornalieri di attività fisica.
La tua mossa vincente
Muoversi. Nei lavori sedentari è sufficiente alzarsi e fare un giro alla scrivania di un collega. Il più spesso possibile. E a casa alzare le chiappe dal divano e fare un minimo di moto.
5) I cibi senza zucchero non contengono calorie? Falso
Eliminare i prodotti senza zucchero dalla dieta è un buon modo per perdere peso, ma bisogna ricordare che anche gli edulcoranti artificiali, come aspartame e sucralosio, sebbene in quantità molto ridotte, forniscono comunque un apporto calorico. Consumare in modo smodato dolcificanti e alimenti con edulcoranti a basso contenuto calorico può in alcuni casi essere anche controproducente. Alcune ricerche hanno dimostrato che l’abuso di tali sostanze può aumentare il senso di fame, portando poi a rimpinzarsi di continuo e bye bye dieta.
La tua mossa vincente
Non pensare di perdere peso consumando esclusivamente alimenti senza zucchero. Oltre agli edulcoranti artificiali, assumere anche tanti cibi naturali poveri di calorie. Quali? Semplicemente verdura e frutta.
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