La chemioterapia può essere di tipo sistemico o loco-regionale:
- chemioterapia sistemica: i farmaci sono assunti per bocca in forma di compresse, oppure iniettati per via endovenosa o intramuscolare ed in questo caso i farmaci entrano nella circolazione sanguigna e raggiungono e distruggono le cellule neoplastiche che si sono diffuse a distanza.
- chemioterapia loco-regionale: il farmaco chemioterapico è somministrato direttamente nella colonna spinale, in una cavità organica, quale l’addome, o in un organo. In questo caso il farmaco agisce principalmente sulle cellule neoplastiche presenti in una data regione specifica.
Il metodo con cui la chemioterapia viene somministrata varia in base al tipo di cancro, alla sua localizzazione, allo stadio in cui si trova e alle condizioni del paziente. Le principali vie di somministrazione sono di seguito elencate.
VIA ENDOVENOSA
Questa modalità di somministrazione prevede un accesso al circolo sanguigno (accesso venoso), che dev’essere mantenuto aperto per il tempo necessario al completamento della cura.
La chemioterapia può essere somministrata tramite:
- Siringa, quando il farmaco è somministrato in tempi brevi (al massimo alcuni minuti);
- Flebo, quando il farmaco dev’essere somministrato in un intervallo che va da trenta minuti ad alcune ore;
- Pompa per infusione, quando il farmaco dev’essere somministrato lentamente (goccia a goccia) anche per giorni;
- Infusione continua per un periodo che va da settimane a mesi, in questo caso il paziente avrà sempre con sé la pompa per infusione.
La chemioterapia endovenosa comporta una ripetuta iniezione di sostanze irritanti che possono provocare flebiti. Per cercare di ovviare a questo problema sono stati ideati metodi alternativi di somministrazione endovenosa; con questi metodi l’accesso venoso è mantenuto aperto e non è necessario dover cercare ogni volta una vena per somministrare il farmaco.
Fra questi metodi alternativi troviamo:
- Agocannula o catetere venoso periferico: è costituito da un tubicino sottile che, tramite un ago, è inserito in una vena della mano o del braccio. Con questo sistema possono essere sia somministrati farmaci che prelevati campioni di sangue. Può essere tenuto per alcuni giorni.
- Cateteri venosi centrali, sono tubicini di materiale compatibile con l’organismo (di solito silicone o poliuretano) che raggiungono le grosse vene che si trovano vicino al cuore. Questi cateteri possono essere
- esterni, vengono inseriti in anestesia locale, in ambiente sterile;
- interni, sono inseriti con un piccolo intervento chirurgico.
Leggi anche:
- Chemioterapia: schemi e durata dei cicli di trattamento
- Come ci si prepara alla chemioterapia: cosa fare prima?
- Chemioterapia a domicilio o in ospedale: dove farla?
- Chemioterapia: quali effetti collaterali mi devo aspettare?
VIA ORALE
L’assunzione di chemioterapici per via orale può essere utilizzata da sola o in associazione a terapie per via endovenosa. Nel caso in cui si tratti di capsule o compresse, queste possono essere fornite direttamente al paziente, che può assumerle a casa.
In questo caso è importante che siano seguite con diligenza tutte le direttive del medico sulla modalità di assunzione e che sia letto attentamente il foglietto illustrativo.
VIA ARTERIOSA
Consiste nell’inserimento di una cannula all’interno dell’arteria principale che irrora la zona in cui è presente il tumore. Di solito è utilizzata per carcinomi al fegato (in tal caso i chemioterapici vengono somministrati attraverso l’arteria epatica).
È una tecnica che richiede un alto livello di qualificazione e viene praticata solo in centri specializzati.
VIA INTRACAVITARIA
La somministrazione avviene in una cavità naturale dell’organismo:
- Via intravescicale, il chemioterapico è somministrato direttamente nella vescica attraverso l’uso di un catetere;
- Via intraperitoneale, la somministrazione avviene fra i due strati costituenti il peritoneo (la membrana che riveste la parete e i visceri addominali);
- Via intrapleurica, la somministrazione avviene fra i due strati che costituiscono la pleura (la membrana che riveste il torace e i polmoni).
VIA INTRATECALE
Impiegata solo in alcuni tipi di tumori cerebrali e leucemie. Il chemioterapico viene somministrato nel fluido cerebrospinale attraverso la colonna vertebrale.
VIA INTRAMUSCOLARE
È una via poco utilizzata. È praticata a livello della coscia o dei glutei e determina un rilascio del chemioterapico più lento rispetto alla via endovenosa.
VIA SOTTOCUTANEA
Questa via è impiegata soprattutto per farmaci ematologici. La somministrazione avviene a livello della coscia, dell’addome o del braccio.
Chemioterapia antineoplastica di combinazione
La chemioterapia antineoplastica di combinazione consiste nell’utilizzo di due o più farmaci antitumorali (cocktail di farmaci), con lo scopo ti trarre vantaggio dalle diverse modalità con cui questi agiscono sul tumore.
L’approccio chemioterapico combinato si basa sul presupposto che più farmaci, con diversi meccanismi d’azione, possano dare effetti sinergici (cioè operare insieme per ottenere un effetto non ottenibile se usati singolarmente) e/o che possano ritardare l’insorgenza della resistenza al singolo farmaco.
Talvolta, grazie alla somministrazione combinata, i farmaci possono essere somministrati con dosaggi inferiori rispetto a quelli che sarebbero necessari se venissero somministrati singolarmente. La somministrazione di un dosaggio minore di farmaci potrebbe tradursi in una riduzione della tossicità e degli effetti collaterali.
Tuttavia, questo approccio terapeutico può anche presentare svantaggi, quali l’eventuale insorgenza di effetti collaterali multipli e la possibilità che si verifichino interazioni negative fra i componenti del cocktail una volta che questi sono stati somministrati.
Leggi anche:
- Chemioterapia: durata, in pastiglie, come funziona, fa male, perché farla?
- Differenza tra chemioterapia adiuvante e neoadiuvante
- Differenza tra chemioterapia sistemica e loco-regionale
- Chemioterapia: gli effetti collaterali più e meno comuni
- Chemioterapia: durata effetti collaterali ed effetti di lunga durata
- La chemioterapia può provocare un secondo tumore?
- La chemioterapia uccide? Il lato oscuro della terapia antitumorale
- Chemioterapia senza caduta capelli: ecco la cuffia per non perderli
- Quando non fare chemioterapia? Le controindicazioni
- Chemioterapia in gravidanza: può far male al bambino?
- Quanti tipi di chemioterapia esistono?
- Differenza tra remissione parziale, totale e guarigione
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Cos’è un tumore? Perché viene il cancro? Quali sono le cause?
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stadiazione e classificazione TNM: cancro curabile o terminale?
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Differenza tra tumore e tessuto normale con esempi
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
- Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Differenza tra iperplasia e neoplasia
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
- Esofago di Barrett: sintomi iniziali, diagnosi, terapia, dieta e chirurgia
- Tumore del colon retto: diagnosi, metastasi, prognosi e stadiazione
- Tumore del colon retto: sintomi iniziali, tardivi e ritardo nella diagnosi
- Tumore del colon retto: trattamento chirurgico, radioterapia e chemioterapia
- Tumore del colon retto con metastasi: chirurgia, chemioterapia e terapie biologiche
- Tumore del colon retto: terapia personalizzata col test RAS
- Anticorpi monoclonali contro il tumore del colon retto metastatico
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!