Differenza tra ematuria iniziale, terminale e totale ed ipotesi diagnostiche

MEDICINA ONLINE LABORATORIO MICROSCOPIO ANATOMO PATOLOGO AGO ASPIRATO BIOPSIA CHIRURGICA CITOLOGIA ISTOLOGIA ESAME ISTOLOGICO LINFONODO LAB CHIMICA FISICA SANGUE ANALISI FECI URINA GLICEMIA AZOTEMIA DENSITA CHEMISTRYCon “ematuria” in medicina si intende la presenza di sangue nelle urine. A seconda della quantità di sangue si distinguono due tipi principali di ematuria:

  • macroematuria (o ematuria macroscopica): quando il quantitativo di sangue eliminato è così elevato da modificare macroscopicamente il colore delle urine, le quali tendono ad assumere un aspetto francamente rosso scuro/marrone, “a lavatura di carne”, “color coca-cola” o “color tè carico” a seconda della quantità di sangue presente. Sono sufficienti 2 millilitri si sangue in un litro di urina per causare un cambiamento visibile del colore.
  • microematuria (o ematuria microscopica): quando il quantitativo di sangue eliminato è modesto e non modifica il colore delle urine, che rimangono del loro classico colore giallastro.

L’ematuria può essere distinta in base al momento di comparsa durante la minzione:

  • ematuria iniziale: il sangue è presente solo nella fase iniziale della minzione (poi l’urina torna normale), il che suggerisce un’origine prostatica o uretrale del sanguinamento;
  • ematuria terminale: il sangue è presente solo nella fase terminale della minzione (l’urina era inizialmente normale);
  • ematuria totale (od omogenea): il sangue è presente in modo omogeneo durante tutta la minzione.

Se il sangue durante la minzione è presente solo all’inizio (ematuria iniziale) o alla fine (ematuria terminale) è probabile che il sanguinamento abbia un’origine bassa: dall’uretra, dalla prostata o dal collo vescicale.

Quando invece il sangue è presente in modo omogeneo durante la minzione (ematuria “totale”) abbiamo verosimilmente a che fare con un problema con sede più alta: reni, ureteri o vescica.

Ovviamente il momento di comparsa del sangue durante la minzione, pur essendo un importante dato diagnostico, non è sufficiente da solo a fare diagnosi certa della causa di sanguinamento, per tale motivo è importante per il medico far eseguire al paziente una serie di altri esami, sia di laboratorio (analisi delle urine) che di diagnostica per immagini (ecografia, cistoscopia, TAC…).

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