L’ovulazione nascosta o œstrus nascosto (“œstrus” in francese indica l’estro venereo, cioè il periodo in cui negli animali si verifica una forte pulsione sessuale all’accoppiamento) in una specie è la mancanza di qualsiasi cambiamento percettibile in una femmina adulta (ad esempio, un cambiamento nell’aspetto o nell’odore) quando è fertile e prossima all’ovulazione. Alcuni esempi di cambiamenti percettibili sono gonfiore e arrossamento dei genitali nei babbuini e nei bonobo e il rilascio di feromoni nella famiglia dei felini. Al contrario, le femmine degli esseri umani e poche altre specie che subiscono l’estro nascosto hanno pochi segni esterni di fecondità, il che rende difficile per un compagno dedurre consapevolmente, solo per mezzo di segni esterni, se una femmina è vicina o meno ovulazione e quindi se è nel periodo fertile o meno. In inglese l’ovulazione nascosta viene denominata “concealed ovulation“.

Possibili segni di ovulazione

Nell’uomo, la fertilità di una donna adulta raggiunge il picco per alcuni giorni (vedi immagine in alto, i giorni fertili sono quelli azzurri) durante ogni ciclo che dura circa un mese. La frequenza e la durata della fertilità (il momento in cui una donna può rimanere incinta) è molto variabile tra le donne e può cambiare leggermente per ogni donna nel corso della sua vita. La femmina dell’essere umano ha una ovulazione nascosta visto che non vi è alcun segno fisiologico esteriore, né per una donna stessa né per gli altri, che si stia verificando l’ovulazione o la fertilità biologica. La conoscenza del ciclo della fertilità, appresa attraverso l’esperienza o da fonti educative come il nostro sito, può consentire alla donna di stimare il proprio livello di fertilità in un dato momento (consapevolezza della fertilità). È molto dibattuto se altri esseri umani, in particolare potenziali partner riproduttivi, possano rilevare o meno la fertilità di una donna attraverso suoi segnali comportamentali o biologici. Scienziati e profani sono interessati a questa domanda perché ha implicazioni per il comportamento sociale umano e potrebbe teoricamente offrire spiegazioni biologiche per alcuni comportamenti sessuali umani, tuttavia gli studi a riguardo sono ben pochi.

Alcuni studi hanno scoperto che le donne fertili apparirebbero più attraenti per gli uomini rispetto alle donne durante le porzioni sterili del suo ciclo mestruale o per le donne che usano la contraccezione ormonale. È stato anche suggerito che la voce di una donna possa diventare più attraente per gli uomini durante questo periodo. Due piccoli studi su coppie umane monogame hanno scoperto che le donne erano propense ad iniziare l’atto sessuale significativamente più frequentemente quando fertili, mentre invece l’uomo tendeva ad iniziare l’atto sessuale indipendentemente dalla fase del ciclo mestruale della donna. Questi risultati delle differenze nel sesso iniziato dalla donna rispetto a quello iniziato dall’uomo sono probabilmente causati dalla consapevolezza subconscia della donna del suo ciclo di ovulazione (a causa dei cambiamenti ormonali che le fanno sentire un aumento del desiderio sessuale), in contrasto con l’incapacità dell’uomo di rilevare l’ovulazione a causa della sua essere “nascosto”.

Può darsi che la consapevolezza di una donna dei segnali di corteggiamento degli uomini aumenti durante la sua fase altamente fertile a causa di una maggiore consapevolezza olfattiva delle sostanze chimiche che si trovano specificamente nell’odore corporeo degli uomini. Alcuni studi hanno riscontrato un aumento del desiderio sessuale femminile e delle copulazioni extraconiugali durante la fase mediofollicolare e ovulatoria del ciclo, durante cioè la fase altamente fertile.

Confondere la paternità e ridurre l’infanticidio

Le cause esatte dell’ovulazione nascosta non sono attualmente note, anche se molte ipotesi sono state fatte a riguardo. Una recente teoria ipotizza che l’ovulazione nascosta sia un adattamento in risposta a un sistema di accoppiamento promiscuo, simile a quello dei nostri parenti evolutivi più stretti, bonobo e scimpanzé. La teoria è che l’ovulazione nascosta si sia evoluta nelle donne per ridurre la certezza della paternità, il che ridurrebbe sia le possibilità di infanticidio (poiché è meno probabile che un padre uccida la prole che potrebbe essere la sua), sia potenzialmente aumenterebbe il numero di uomini motivati ​​ad assisterla nella prendersi cura della sua prole (paternità parziale). Heistermann et al. ipotizzano che l’ovulazione nascosta sia usata dalle donne per confondere la paternità e quindi ridurre l’infanticidio nei primati. Spiega che poiché l’ovulazione è sempre nascosta nelle donne, gli uomini possono determinare la paternità (e quindi decidere se uccidere il figlio della donna) solo probabilisticamente, in base alla sua precedente frequenza di accoppiamento con lei, e quindi non sarebbe in grado di eliminare completamente la possibilità che il bambino potrebbe essere il proprio, anche se fosse a conoscenza di accoppiamenti promiscui da parte della donna.

Ipotesi di sesso e ricompensa

Schröder passa in rassegna un’ipotesi di Symons e Hill, secondo cui dopo la caccia, gli uomini scambiavano carne per avere rapporti sessuali con le donne. Le donne che imitavano continuamente l’estro potrebbero aver beneficiato di più carne rispetto a quelle che non lo facevano. Se ciò si verificasse con una frequenza sufficiente, un determinato periodo di estro sarebbe andato perso e con esso i segnali sessuali specifici dell’ovulazione sarebbero scomparsi.

Ipotesi di legame sociale

Schröder presenta l’idea di una “graduale diminuzione dell’estro a metà ciclo e concomitante continua ricettività sessuale nelle donne umane” perché facilitava relazioni sociali ordinate durante tutto il ciclo mestruale eliminando la periodica intensificazione dell’aggressività maschio-maschio nella competizione per i compagni. Si dice che il lungo periodo estrale del bonobo (le femmine in età riproduttiva sono in calore per il 75% del loro ciclo mestruale) abbia un effetto simile alla mancanza di “calore” nelle donne. Sebbene l’ovulazione umana nascosta possa essersi evoluta in questo modo, estendendo l’estro fino a quando non era più un periodo distinto, come parallelamente nel bonobo, questa teoria del perché l’ovulazione nascosta si sia evoluta è stata spesso respinta. Schröder delinea le due obiezioni a questa ipotesi: (1) la selezione naturale dovrebbe funzionare a un livello al di sopra dell’individuo, il che è difficile da dimostrare; e (2) la selezione, poiché agisce sugli individui con il maggior successo riproduttivo, favorirebbe così un maggiore successo riproduttivo rispetto all’integrazione sociale a scapito del successo riproduttivo.

Ipotesi del tradimento

Schröder scrive che Benshoof e Thornhill ipotizzarono che l’estro fosse nascosto dopo che le relazioni monogame divennero la norma nell’Homo erectus. L’ovulazione nascosta ha permesso alla donna di accoppiarsi segretamente a volte con un uomo geneticamente superiore, e quindi ottenere il beneficio dei suoi geni per la sua prole, pur mantenendo i benefici del legame di coppia con il suo solito partner sessuale. Il suo solito partner sessuale avrebbe poche ragioni per dubitare della sua fedeltà, a causa dell’ovulazione nascosta, e avrebbe un’elevata, sebbene infondata, fiducia di paternità nella sua prole. La sua fiducia lo avrebbe incoraggiato a investire il suo tempo e le sue energie nell’aiutarla a prendersi cura del bambino, anche se non era il proprio. Ancora una volta, l’idea che l’investimento di un uomo sia vitale per la sopravvivenza del bambino è un elemento centrale di un’ipotesi sull’ovulazione nascosta, anche se i benefici evolutivi sono concentrati sul bambino, sulla donna e sul suo partner clandestino, e non dal suo partner sessuale regolare.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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