In psicologia e psichiatria, con “grandiosità” (in inglese “grandiosity“) si intende un tratto della personalità contraddistinto da un senso di superiorità, unicità o invulnerabilità non realistico e non basato sulle capacità personali. Può esprimersi con convinzioni esagerate riguardo alle proprie capacità, con la convinzione che poche altre persone abbiano qualcosa in comune con noi e che si possa essere compresi solo da poche persone molto speciali. Il tratto di personalità della grandiosità è principalmente associato al disturbo narcisistico di personalità (grandiosità narcisistica), ma è anche una caratteristica del disturbo antisociale di personalità e degli episodi maniacali e ipomaniacali del disturbo bipolare (grandiosità bipolare). La grandiosità non deve essere confusa con il delirio di grandezza (megalomania) e con la superiorità illusoria. Nella lingua italiana, la “grandiosità” è un atto o una manifestazione di ostentata grandezza: è un termine generalmente usato in senso dispregiativo per descrivere una persona che “si dà delle arie”, esibizionista e “spaccona”.
Misurazione
Esistono poche scale al solo scopo di misurare la grandiosità: una di queste è la Narcissistic Grandiosity Scale (NGS), una scala di valutazione basata sull’applicabilità di una parola a sé stessi (ad esempio superiore, glorioso). La grandiosità viene misurata anche come parte di altri test, tra cui la valutazione della personalità per il DSM-5 (PID-5), la lista di controllo della psicopatia rivista e le interviste diagnostiche per l’NPD. La sezione Grandiosità dell’Intervista Diagnostica per il Narcisismo (DIN), ad esempio, descrive quanto segue:
- La persona esagera talenti, capacità e risultati in modo irrealistico.
- La persona crede nella propria invulnerabilità o non riconosce i propri limiti.
- La persona ha fantasie grandiose.
- La persona crede di non aver bisogno delle altre persone.
- La persona sovraesamina e sminuisce i progetti, le dichiarazioni o i sogni di altre persone in modo irrealistico.
- La persona si considera unica o speciale rispetto ad altre persone.
- La persona si considera generalmente superiore alle altre persone.
- La persona si comporta in modo egocentrico e/o autoreferenziale.
- La persona si comporta in modo vanaglorioso o pretenzioso.
Nel narcisismo
Il narcisismo grandioso è un sottotipo di narcisismo con la grandiosità come caratteristica centrale, oltre ad altri tratti agentici e antagonisti (ad esempio, dominanza, ricerca di attenzione, diritto, manipolazione). In modo confuso, il termine “grandiosità narcisistica” è talvolta usato come sinonimo di narcisismo grandioso e altre volte usato per riferirsi all’argomento di questo articolo (sentimenti di superiorità).
Nella mania
Nella mania, la grandiosità è tipicamente più proattiva e aggressiva che nel narcisismo. Il carattere maniacale può vantarsi dei risultati futuri o esagerare le proprie qualità personali. Possono anche intraprendere imprese irrealisticamente ambiziose, prima di essere ridotti, o di ridursi nuovamente, a misura.
Nella psicopatia
La grandiosità è presente nel Fattore 1, Aspetto 1 (Interpersonale) nel test Hare Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R). Gli individui che sostengono questo criterio appaiono arroganti e vanagloriosi e potrebbero essere irrealisticamente ottimisti riguardo al loro futuro. Il DSM-5 dell’American Psychiatric Association rileva inoltre che le persone con disturbo antisociale di personalità spesso mostrano un’immagine di sé gonfiata e possono apparire eccessivamente importanti, supponenti e arroganti, e spesso disprezzano gli altri.
Relazione con altre variabili
È ben documentato che la grandiosità ha associazioni con esiti sia positivi/adattativi che negativi/disadattivi, portando alcuni ricercatori a chiedersi se sia necessariamente patologica.
Positivo/Adattivo
La grandiosità dimostra correlazioni positive da moderate a forti con l’autostima, in genere diventando di dimensioni maggiori quando si controllano le variabili confondenti. Si riferisce positivamente all’autovalutazione della superiorità ed è inversamente associato all’autovalutazione dell’inutilità. È anche associato a una serie di altre variabili (spesso anche quando si controlla l’autostima), tra cui l’affetto positivo, l’ottimismo, la soddisfazione della vita, il funzionamento del sistema di attivazione comportamentale e tutte le forme di resilienza emotiva. È anche correlato positivamente con il narcisismo adattivo, vale a dire con l’autorevolezza, il carisma, la sicurezza di sé e l’ambizione. Inoltre, mostra associazioni negative con depressione, ansia, pessimismo e vergogna. La grandiosità ha una piccola relazione positiva con l’intelligenza e la realizzazione.
Negativo/disadattivo
La grandiosità ha un’associazione ben studiata con l’aggressività (sia fisica che verbale), l’assunzione di rischi (ad esempio finanziari, sociali, sessuali) e la competitività. Ha anche associazioni affidabili con tratti narcisistici disadattivi come il diritto e lo sfruttamento interpersonale. Anche quando si controlla lo sfruttamento, tuttavia, la grandiosità prevede comunque comportamenti non etici come mentire, imbrogliare e rubare. La grandiosità sembra essere specificamente correlata all’imbroglio razionalizzato (ovvero al comportamento imbroglione opportunistico il cui contesto consente di interpretare il comportamento come qualcosa di diverso dall’imbroglio), ma non all’imbroglio deliberativo (ovvero alla premeditazione consapevole per violare le regole e imbrogliare).
Meccanismi
Nonostante l’importanza della grandiosità nella letteratura scientifica, esistono poche teorie o addirittura studi sui suoi meccanismi sottostanti. Circa il 23% della varianza nella grandiosità è spiegata dalla genetica, mentre la maggior parte della varianza rimanente è attribuibile a fattori ambientali non condivisi.
Meccanismo cognitivo
La ricerca ha costantemente indicato un ruolo della ruminazione positiva (pensieri ripetitivi positivi e focalizzati su se stessi). Recentemente, uno studio sperimentale ha scoperto che coinvolgere partecipanti neurotipici in una ruminazione eccessivamente positiva (vale a dire pensare ai momenti in cui si sono sentiti speciali, unici, importanti o superiori) porta ad un aumento dello stato di grandiosità, mentre una condizione di distrazione di controllo non ha conferito tale incremento. Un altro studio ha confermato che le riflessioni positive conferiscono percezioni di sé grandiose in questo momento e ha scoperto che i pazienti (incline alla grandiosità) con disturbo bipolare (rispetto ai controlli sani) mostravano una maggiore connettività tra le regioni cerebrali associate all’elaborazione delle informazioni rilevanti per sé durante questo compito. Inoltre, studi sperimentali suggeriscono che i narcisisti grandiosi mantengono la loro autostima gonfiata in seguito alle critiche richiamando ricordi autoesaltanti.
I disegni correlazionali confermano ulteriormente le associazioni di mania/ipomania e narcisismo grandioso con l’autoruminazione positiva e con espressioni specifiche di ruminazione positiva dopo il successo (ad esempio credere che il successo in un ambito indichi probabile successo in un altro). Fantasie grandiose, concettualmente simili alla ruminazione positiva, sono presenti anche nel narcisismo. Sebbene il narcisismo grandioso sia stato associato a pregiudizi attentivi e mnemonici verso parole positive correlate al sé, resta da vedere se questo riflette la grandiosità o qualche altro tratto specifico del narcisismo (ad esempio il diritto).
Altre teorie
Una caratteristica comune dei disturbi e dei tratti associati alla grandiosità è l’intensificazione degli affetti positivi e la loro potenziale disregolazione. Questo è vero per la mania/ipomania nel disturbo bipolare, per il narcisismo grandioso e per l’aspetto interpersonale della psicopatia. Tali associazioni hanno parzialmente ispirato il modello dello spettro del narcisismo, che presuppone che la grandiosità rifletta la combinazione di auto-preoccupazione e “audacia” – emotività positiva esagerata, fiducia in se stessi e ricerca di ricompense, che è apparentemente collegata ai sistemi neurobiologici. mediare la motivazione dell’approccio comportamentale. Sebbene nessuno studio di neuroimaging abbia valutato specificamente l’associazione tra grandiosità e sistema di ricompensa (o qualsiasi altro sistema), alcuni studi di neuroimaging che utilizzano scale composite di grandiosità con altri tratti offrono un supporto provvisorio a queste asserzioni, mentre altri utilizzano la scala di grandezza composita con altri tratti. la stessa misura non suggerisce alcuna associazione. Contrariamente alle frequenti affermazioni dei ricercatori sul narcisismo, e nonostante molti studi sulla questione, ci sono solo prove deboli e incoerenti che la grandiosità (se misurata in modo specifico e affidabile) e il narcisismo grandioso abbiano qualche associazione con la sopravvalutazione dei genitori. Lo studio più ampio sull’argomento non ha trovato alcuna associazione.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine