Prima di soffermarmi sull’esame mammografico, mi sembra doveroso fare un accenno al carcinoma mammario che nei Paesi industrializzati è, per incidenza e mortalità, al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile. In Italia ogni anno il tumore al seno colpisce 31.000 donne e causa circa 11.000 decessi, rappresentando, così, la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile. In generale è stato calcolato che in Italia una donna su 10 svilupperà il cancro della mammella nel corso della sua vita (alcune stime sono meno ottimistiche e parlano di una donna su 8). Contrariamente a quanto si pensi, anche l’uomo può essere colpito da tumore alla mammella, anche se con una frequenza estremamente più bassa rispetto alla donna. Soprattutto in passato, il segno abituale di presentazione era costituito da un nodulo o un ispessimento mammario palpabile e non dolente scoperto in genere dalla paziente stessa. Tra gli altri segni si annoveravano l’irritazione della pelle, l’alterazione, la retrazione, il dolore e la fragilità del capezzolo, la presenza di secrezione. Proprio allo scopo di una diagnosi precoce di tale patologia è importante eseguire costantemente l’ecografia mammaria e la mammografia.
Cos’è una mammografia?
La mammografia è una radiografia della mammella che permette la sua esplorazione in tutta la sua completezza e che offre la maggiore sensibilità, in particolare per i tumori in fase iniziale. La mammografia permette spesso di riconoscere la malattia anche quando non ci sono sintomi o la lesione non è ancora palpabile; ciò consente di intervenire precocemente aumentando la probabilità di guarire e di salvare la vita. Per coloro che temono l’effetto negativo delle radiazioni ionizzanti, c’è da dire che le apparecchiature moderne, utilizzando bassi dosaggi di raggi X, consentono, senza rischi, la ripetizione routinaria dell’esame. Per sottoporsi alla mammografia non occorre alcuna preparazione prima dell’esame. Nelle donne fertili, è consigliato eseguire l’esame nella prima metà del ciclo, periodo in cui il seno è meno teso (e quindi più facilmente comprimibile) ed in cui è possibile escludere una eventuale gravidanza.
È bene ricordarsi che per il radiologo è importante avere termini di paragone con eventuali altre indagini effettuate, pertanto, è buona norma portare con sé tutta la documentazione relativa ad indagini diagnostiche senologiche eseguite in precedenza.
La mammografia è indicata in particolare dopo i 40 anni (o comunque nelle donne con adipe mammario molto sviluppato). Il seno, infatti, cambia con l’età: aumenta il tessuto adiposo – che appare scuro alla mammografia – mentre diminuisce il volume della ghiandola, che appare chiara. Su fondo scuro, quindi, ogni formazione sospetta diventa immediatamente visibile. Nelle donne più giovani, invece, in genere si verifica la situazione contraria: la massa della ghiandola (chiara) prevale sull’adipe (scuro), perciò è più difficile notare eventuali formazioni, specialmente se molto piccole. L’ecografia mostra invece gradazioni di grigio invertite rispetto alla mammografia, quindi risulta l’opzione migliore nelle donne più giovani (prima dei 35/40 anni) o comunque in quelle con massa ghiandolare che prevale su quella adiposa.
Per approfondire questo argomento, leggi: Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
Come si esegue una mammografia?
La mammella della paziente viene posizionata su un apposito sostegno dell’apparecchio (il “mammografo”) e compressa mediante un piatto in materiale plastico detto compressore. Vengono eseguite, di base, due proiezioni (quella cranio-caudale e quella obliqua mediolaterale) per ogni mammella: in totale si ottengono quattro radiografie. Ulteriori proiezioni aggiuntive possono essere eseguite se necessario. L’acquisizione delle immagini dura pochi secondi. In tutto l’indagine dura generalmente una decina di minuti. Non vengono somministrati farmaci, anestetici né mezzo di contrasto, inoltre non è necessaria alcuna preparazione prima dell’esame.
Vedi: foto dello svolgimento di una mammografia
Cosa succede al termine dell’esame?
Al termine della radiografia si può tornare alle normali attività giornaliere e non serve essere accompagnati.
Leggi anche: L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
Mammografia, mestruazioni e menopausa
Nelle donne con il ciclo mestruale ancora presente, l’esame si esegue nella prima metà del ciclo, perché è il periodo in cui il seno è meno teso quindi facilmente può essere compresso nel macchinario. Inoltre in questa fase è possibile escludere una eventuale gravidanza che controindicherebbe l’esame.
Nelle donne dopo la menopausa l’esame è eseguibile in qualsiasi momento.
Leggi anche: Cos’è una ecografia, a che serve e quali organi può indagare?
Controindicazioni
L’esame è controindicato in gravidanza.
Rischi
Non vi sono particolari rischi relativi alla mammografia, tuttavia è opportuno ricordare che – essendo una radiografia – espone il corpo a radiazioni ionizzanti potenzialmente cancerogene quindi non bisognerebbe sottoporsi a troppe mammografie in tempi ristretti.
Leggi anche:
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Cos’è un tumore? Perché viene il cancro? Quali sono le cause?
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno ed età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzion
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
- Aumentare il seno in modo naturale con queste 6 piante
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Isoflavoni di soia: proprietà e controindicazioni (tiroide e metabolismo)
- Olio di borragine: funziona davvero per aumentare il seno in modo naturale?
- Fitoestrogeni e isoflavoni del trifoglio per il trattamento della menopausa
- Fitoestrogeni in menopausa: efficacia, effetti indesiderati e raccomandazioni
- Fitoestrogeni, ormoni e tumore alla mammella: legami pericolosi
- Soia: dose, proprietà e controindicazioni nel tumore al seno
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Progesterone: cos’è, a cosa serve, valori e quali funzioni ha in gravidanza?
- Endometriosi: cause, sintomi e menopausa
- Estrogeni, sindrome premestruale, vampate di calore e menopausa
- Aumentare gli estrogeni naturalmente e senza farmaci
- Rimedi per la secchezza vaginale in menopausa
- La menopausa rovina la tua pelle, ecco i consigli per mantenerla giovane
- Menopausa: 8 consigli per affrontarla al meglio
- Menopausa: quali cambiamenti aspettarsi e come gestirli
- Pavimento pelvico: come cambia durante la menopausa?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!