
Photoshop o cameraman molto basso? Niente di tutto questo, si tratta di Sultan Kösen, affetto da gigantismo, è nel “guinness dei primati” per essere l’uomo più alto al mondo: ci guarda dall’alto dei suoi 251 cm!
Il gigantismo è l’esagerata crescita staturale di un individuo rispetto alla popolazione di riferimento.
In Italia la statura media in età adulta si aggira intorno ai 175 cm per il maschio ed ai 162 cm per la femmina. A seconda delle fonti, si parla di gigantismo quando l’altezza supera del 15-20% la statura media della popolazione di riferimento (201-210 cm per il maschio adulto italiano, 186-194 cm per la femmina adulta italiana). Nonostante ciò, è necessario distinguere i casi di gigantismo costituzionale o ereditario da quelli di natura patologica.
Il gigantismo è causato da un’eccessiva esposizione dell’organismo all’ormone somatotropo o “somatotropina”, meglio noto come ormone della crescita (anche chiamato ormone GH, da “growth hormone”), che si verifica durante l’età pre-puberale (un suo aumento dopo la pubertà, determina invece “acromegalia”. Un malato di gigantismo nell’età adulta può raggiungere anche altezze comprese tra i 240–274 cm, mantenendo però corrette le proporzioni corporee, a differenza dell’acromegalia, in cui l’ipersecrezione dell’ormone della crescita inizia dopo l’età puberale, e le proporzioni non sono più rispettate.
La crescita staturale di un individuo è infatti permessa dalla presenza di piccole regioni, dette placche epifisarie, interposte tra l’epifisi e la diafisi delle ossa lunghe. Questi nuclei di accrescimento osseo producono cellule in grado di dividersi continuamente e sintetizzare nuovo tessuto cartilagineo, che viene poi ossificato a poco a poco. La saldatura delle placche epifisarie, che normalmente avviene intorno al 18º-20º anno di età, sancisce il definitivo arresto della crescita in altezza.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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