L’emimegaloencefalia (anche chiamata “emimegalencefalia” o “megaloencefalia unilaterale“) è una condizione congenita rara che consiste in una crescita eccessiva di uno dei due emisferi cerebrali o di una parte di esso, mentre le dimensioni dell’altro emisfero rimangono nei limiti della norma. Nella megaloencefalia, invece, entrambi gli emisferi cerebrali risentono di una crescita abnorme e tendono ad avere dimensioni simili l’uno rispetto all’altro. L’emimegaloencefalia causa spesso epilessia con attacchi frequenti e resistenti al trattamento farmacologico con anticonvulsivanti. In alcuni casi le crisi epilettiche sono controllabili mediante i farmaci antiepilettici, ma nella maggioranza dei casi tendono a peggiorare con lo sviluppo e possono portare ad un grave ritardo psicomotorio. Spesso per i soggetti affetti da emimegaloencefalia si rende necessario un intervento di emisferectomia per evitare l’ulteriore aggravamento del quadro clinico.
Cause
Alcune mutazioni genetiche a carico del gene AKT3 (rac-gamma serina/treonina proteinchinasi) sembrano essere responsabili di buona parte dei casi di emimegaloencefalia. La condizione deriva da una proliferazione neuronale eccessiva e dalla crescita di amartomi a livello della corteccia cerebrale nel corso della sua formazione. Probabilmente l’eccessiva proliferazione inizia in una fase molto precoce dello sviluppo embrionario e prosegue ampiamente oltre questa fase. Il fattore di crescita dell’epidermide sembra avere un ruolo importante nell’eccessiva proliferazione neuronale e nella patogenesi dell’emimegaloencefalia.
Sintomi e segni
Sintomi e segni includono:
- crisi epilettiche di tipo convulsivo molto frequenti (anche centinaia al giorno);
- ritardo globale dello sviluppo;
- testa ingrossata in modo asimmetrico;
- progressiva ipotonia di un emilato del corpo;
- progressiva cecità da un occhio.
Diagnosi
La diagnosi e la diagnosi differenziale può avvenire tramite esame obiettivo, esami di laboratorio, esami genetici ed esami di diagnostica per immagini. Con la TC è possibile vedere alterazioni macroscopiche nella forma e nelle dimensioni dell’emisfero cerebrale colpito. L’emimegaloencefalia dovrebbe essere sospettata nei bambini con convulsioni frequenti, farmacoresistenti e senza altra causa nota. Nonostante la maggior parte delle volte la malformazione venga diagnosticata dopo la nascita, è possibile una sua diagnosi prenatale tramite un’ecografia che mostri l’asimmetria degli emisferi cerebrali del feto.
Trattamento
Le terapie includono chirurgia e farmaci. Il trattamento di elezione è rappresentato dall’emisferectomia, che dovrebbe essere effettuato il prima possibile in modo da limitare il ritardo mentale altrimenti progressivo; trattandosi però di un intervento ad alto rischio di morte o di stato vegetativo permanente, in genere viene effettuato per alcuni mesi, prima dell’operazione, un tentativo farmacologico di controllo degli eventi epilettici, tentativo comunque infruttuoso nella maggioranza dei casi. A seguito dell’emisferectomia si sono inoltre registrati casi di recidive delle crisi epilettiche (a carico dell’emisfero non rimosso e fino a quel momento sano). In genere i farmaci non eliminano né riducono di frequenza o di intensità le crisi epilettiche dovute all’emimegaloencefalia; le benzodiazepine tuttavia, in rari casi, riducono significativamente la gravità dei sintomi.
Leggi anche:
- Megaloencefalia: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi
- Idrocefalo congenito, infantile, iperteso acquisito, normoteso, occulto, acuto
- Differenza idrocefalo iperteso, normoteso, comunicante, ostruttivo
- Macrocefalo in neonato e bambino: sintomi, cure e ritardo psicomotorio
- Shunt cerebrale e intervento per il drenaggio permanente
- Ipertensione endocranica: valori, cause, bradicardia, terapie
- Pseudotumor cerebri (ipertensione endocranica benigna) cause e cure
- Transilluminazione della testa di un neonato per la diagnosi di idrocefalo
- Idrocefalo: cause, terapia, conseguenze, aspettativa di vita
- Idrocefalo nel feto e neonatale: conseguenze e cura
- Pressione intracranica e pressione di perfusione cerebrale
- Sindrome angio-osteoipertrofica (sindrome di Klippel-Trénaunay): cause, sintomi, diagnosi, cure
- Sindrome di Parkes Weber: cause, sintomi, diagnosi, terapie, prognosi
- Macrodistrofia lipomatosa: cause, sintomi, diagnosi, terapie
- Sindrome di Proteo: storia, cause, sintomi, diagnosi, terapie, complicanze
- Sindrome CLOVES: cause, sintomi, complicanze, diagnosi e terapia
- Sindrome di Sotos: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi
- Sindrome di Weaver-Smith: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi
- Gigantismo: cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi
- Quando essere troppo alti è una malattia: il gigantismo
- Differenza tra gigantismo ed acromegalia
- Acromegalia: cause, sintomi, diagnosi e trattamento
- Sindrome di Proteo: l’uomo che non può smettere di crescere
- Il mio mito è invece Frederick Treves
- Ormone della crescita (GH) a che serve e da cosa è prodotto?
- Asse ipotalamo-ipofisario: fisiologia e ormoni rilasciati
- Nanismo: sintomi, cura, cause, terapia, diagnosi e prevenzione
- Acondroplasia: diagnosi prenatale ecografica e aspettativa di vita
- Altezza: quando si può parlare di nanismo o gigantismo
- Quanto è alto l’uomo più alto del mondo?
- Sindrome di Sturge-Weber: cause, trasmissione, sintomi, diagnosi, cure
- Neurofibromatosi di tipo 1 (malattia di von Recklinghausen)
- Neurofibromatosi di tipo 2 (variante di Gardner e di Wishart)
- Sindrome di Rubinstein-Taybi: cause, sintomi, complicanze, diagnosi, terapie
- Vene varicose: sintomi iniziali e come curarle ed eliminarle
- Flebite: cos’è, quando preoccuparsi, terapie, esercizi, è mortale?
- Flebotrombosi: cause, sintomi, rischi e trattamento
- Trombosi venosa profonda: cause, terapie, tempi di guarigione, rischi
- Differenza tra flebite, flebotrombosi, tromboflebite, trombosi venosa profonda
- Tromboflebite superficiale: significato, diagnosi, cure, rischi
- Malformazioni artero-venose cerebrali: sintomi e cura
- I 12 segni che indicano una cattiva circolazione da non sottovalutare
- Formicolio alle mani, piedi, braccia e gambe: cause e cure
- Coumadin: quando si usa, dosaggio ed effetti collaterali (foglio illustrativo)
- Ho dimenticato di assumere l’anticoagulante, cosa fare?
- Cardioaspirin 100mg: effetti indesiderati, a cosa serve, dosaggi (foglio illustrativo)
- Differenza tra trombosi arteriosa e venosa profonda e superficiale
- Differenza tra aterosclerosi e arteriosclerosi
- Differenza tra trombo, embolo, coagulo, embolia e trombosi
- Differenza tra arterie, vene, capillari, arteriole e venule
- Differenza tra arteriola afferente ed efferente: struttura e funzioni
- Differenza tra circolazione sistemica, polmonare ed intracardiaca
- Segno di Collier: la retrazione della palpebra superiore dell’occhio
- Catetere venoso periferico: posizionamento e gestione infermieristica
- Cos’è la pressione venosa centrale e perché si misura?
- Differenza tra pressione venosa centrale e periferica
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Trombo: cause, classificazione, trombosi venose, arteriose e sistemiche
- Differenza tra trombo e placca aterosclerotica
- Fenomeno di Raynaud: cause, sintomi e trattamento
- Glomerulo renale: schema, funzione e flusso ematico renale
- Filtrazione glomerulare, riassorbimento e secrezione
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Autoregolazione ed importanza del flusso sanguigno cerebrale
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Differenza tra pressoterapia e linfodrenaggio
- E’ meglio il massaggio linfodrenante manuale o la pressoterapia?
- Differenza tra massaggio drenante e massaggio linfodrenante
- Differenza tra pressoterapia e cavitazione: quale preferire?
- Differenza tra pressoterapia e mesoterapia: quale preferire?
- Differenza tra massaggio linfodrenante e pressoterapia
- Linfodrenaggio manuale con metodo Vodder e Leduc: controindicazioni e tecniche
- Differenza tra pressoterapia e radiofrequenza: quale preferire?
- Effetto Doppler: cos’è e come viene usato in campo medico?
- Ecocolordoppler: cos’è, a che serve e come funziona?
- Ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti inferiori e superiori
- Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: come si effettua e quali patologie studia
- Differenza tra grande safena e piccola safena
- Differenza tra arteria femorale, poplitea, tibiale anteriore e del piede
- Differenza tra arteria brachiale, radiale, ulnare e della mano
- Differenza tra vena ascellare, brachiale, radiali, ulnari, cefalica e basilica
- Differenza tra vena grande safena, femorale e poplitea dell’arto inferiore
- Cos’è la pressione sistemica di riempimento?
- Emogasanalisi arterioso: procedura, interpretazione, è dolorosa?
- Differenza tra emogasanalisi arterioso e venoso
- Saturazione dell’ossigeno: valori normali e patologici in anziani e bambini
- Perché la pressione venosa è inferiore a quella arteriosa
- Come si misura la pressione arteriosa? Guida facile
- Coagulazione intravascolare disseminata (CID): cause e terapie
- Coagulazione del sangue, cascata coagulativa, fibrinolisi: spiegazione e schema
- Test della coagulazione PT, INR PTT, aPTT, TT: valori e significato
- Tempo di protrombina (PT): valori normali, INR alto, basso, cosa fare
- Tempo di tromboplastina parziale (PTT, aPTT): alto, basso, conseguenze
- Tempo di trombina (TT): valori normali, alto, basso, significato
- D-dimero alto in tumori, mestruazioni, gravidanza, infezioni
- Fibrina e fibrinogeno: valori, alto, basso e significato
- Emofilia: cos’è, diagnosi, sintomi, tipi, terapia e cura
- Emostasi fisiologica e chirurgica: significato e fasi
- Emocromo: guida completa a tutti i valori del sangue normali e patologici
- Ematocrito (HCT): basso, alto, in gravidanza, valori normali e interpretazione
- Emocromo: valori di riferimento e significato clinico [SCHEMA]
- Triade di Virchow: i tre fattori di rischio per la trombosi
- Policitemia: sintomi, falsa, valori, cura, primaria e secondaria
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!