Quelli elencati nel titolo sono i test della coagulazione più comuni e sono estremamente utili in varie situazioni mediche, come ad esempio per monitorare una terapia anticoagulante, riconoscere specificatamente le anomalie che riguardano la reazione trombina-fibrinogeno e valutare il rischio trombotico di un paziente.
PT (tempo di protrombina) e INR
Il PT valuta la produzione di trombina (meccanismo estrinseco della coagulazione) e riflette l’attività di fibrinogeno, protrombina (fattore II), fattore V, VII e X.
Dipende quindi dalla sintesi epatica di questi fattori e dall’assorbimento intestinale della vitamina K. L’INR è ottenuto in base al PT ed è un valore che permette ai pazienti di valutare il PT anche quando l’analisi viene eseguita presso laboratori che usano reagenti differenti (in pratica l’INR “standardizza” il risultato).
Valori normali
Il range di riferimento per il tempo di protrombina è di solito intorno ai 10-13 secondi. Il range di normalità per l’INR è pari a 0,8-1,2.
Uso del PT:
- monitorizzare il paziente in trattamento con terapia anticoagulante orale;
- valutare la gravita’ di una malattia epatica;
- evidenziare eventuali deficit dei fattori di coagulazione VII X V II.
Un PT alterato può indicare:
- anomalie della via estrinseca della coagulazione per difetto del fattore VII, X,V, II;
- insufficienza epatica;
- uso di warfarin;
- deficit di vitamina K;
- malassorbimento.
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PTT ed aPTT (tempo di tromboplastina parziale; tempo di tromboplastina parziale attivato)
Con l’acronimo PTT (indicante il “tempo di tromboplastina parziale”) e aPTT (indicante il “tempo di tromboplastina parziale attivata”) ci si riferisce ad un valore numerico, espresso sotto forma di rapporto, che fornisce utili informazioni circa il funzionamento della via intrinseca della coagulazione e della via di coagulazione comune L’aPTT valuta la presenza in quantità adeguata dei fattori della coagulazione VII, IX, XI e della loro funzione (meccanismo intrinseco della coagulazione).
Valori normali
I valori normali variano a seconda del metodo utilizzato e del tipo di attivatore. Il valore normale dell’aPTT in laboratorio è 28-40 secondi. Il valore normale del PTT è compreso tra i 11 e i 13 secondi. In genere il risultato è espresso sotto forma di rapporto. Risultati attesi dell’aPTT per un paziente in eparina dovrebbe essere 1,5-2,5 volte i valori normali. Un aPTT superiore a 100 secondi indica un elevato rischio di sanguinamento spontaneo.
Uso dell’ aPTT
- monitorizza il paz in trattamento eparinico;
- se superiore a 150 sec. indica un deficit di fattore di contatto (XII, XI, chininogeno ad alto peso molecolare, precallicreina).
L’aPTT alterato indica:
- alterazione acquisita della coagulazione per:
farmaci come eparina, antipsicotici, trombolitici
presenza di autoanticorpi - deficit di fattore VIII per: emofilia A, emofilia B, malattia di von Willebrand.
PT e PTT entrambi alterati indicano:
- Alterazione della via comune della coagulazione;
- CID.
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TT (tempo di trombina)
Il tempo di trombina misura il tempo impiegato dal plasma a coagulare quando al campione di sangue in esame sia stato aggiunto un eccesso di trombina. Il prolungamento del tempo di trombina indica un difetto nella conversione del fibrinogeno in fibrina.
Valori normali
L’intervallo di riferimento del tempo di trombina è in genere fra i 24 ed i 35 secondi, con ampia variabilità a seconda del metodo utilizzato e della popolazione di riferimento.
Uso del TT:
- deficit di fibrinogeno;
- disfibrinogenemia;
- terapia eparinica, soprattutto fibrinolitica.
Il deficit di fibrinogeno è espressione principalmente di CID e, più raramente, di ipofibrinogenemia congenita.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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