Pressoterapia
La pressoterapia è un trattamento non invasivo che ha il fine di drenare (spostare, semplificando) il liquido linfatico dalla periferia al centro del corpo, con il principale scopo di rimetterla in circolo ed evitare che si accumuli, ciò per ridurre gli edemi periferici, migliorare la circolazione sanguigna/linfatica e migliorare l’ossigenazione dei tessuti. Tale drenaggio viene effettuato da una serie di gambali (o bracciali, se viene usata sulle braccia) che si gonfiano e si sgonfiano in modo coordinato e ritmico in modo da spingere la linfa in una data direzione, esattamente come fanno le mani dell’operatore durante un drenaggio linfatico manuale, quello che comunemente viene chiamato “massaggio linfodrenante”. Lo scopo principale della pressoterapia è quello di migliorare la circolazione e ridurre gli accumuli di liquidi che si formano tipicamente negli arti inferiori: ciò può favorire un lieve miglioramento della cellulite nelle sue fasi iniziali. Ciascun trattamento dura circa 20/30 minuti (ma il tempo varia in funzione della zona da trattare). Il sollievo determinato dall’azione drenante della pressoterapia sono avvertiti già al termine della prima seduta. I risultati “estetici” diventano macroscopici generalmente dalla quarta/quinta seduta – normalmente un ciclo di pressoterapia varia da 8 a 12. Il prezzo a seduta è generalmente molto più basso rispetto ad una cavitazione. La pressoterapia può essere effettuata sia dai medici che dalle estetiste.
Per approfondire, leggi anche:
- La pressoterapia per combattere la cellulite e come completamento alla cavitazione medica
- Sistema linfatico e linfonodi: anatomia e funzioni in sintesi
- Via cellulite e gonfiori con il massaggio linfodrenante
Radiofrequenza
La radiofrequenza è un innovativo trattamento di medicina estetica che si basa sul principio della cessione di calore. È una procedura di rimodellamento semplice e veloce, non invasivo e indolore: grazie ad una manopola particolare vengono trasmesse onde elettromagnetiche sul tessuto da trattare, che restituiscono una sensazione di calore al paziente. L’effetto principale di tali onde è quello di favorire l’afflusso sanguigno e stimolare la formazione di nuovo collagene, con l’effetto di rendere la cute più tesa, vitale e compatta, per tale motivo la radiofrequenza è molto usata per lassità cutanee e rughe, ma migliora anche la cellulite, specie negli stadi iniziali e medi. La radiofrequenza è uno strumento innocuo, ma solo se usato da mani capaci! Nel caso opposto si possono verificare dei danni ai tessuti. Proprio per questo motivo il Ministero della Salute ha vietato per legge alle estetiste di effettuare trattamenti di radiofrequenza ad alta potenza (oltre i 50 W e frequenza di uscita a 0,3 MHz), permettendo loro solo l’uso di strumenti a bassa potenza (massimo 50 W e 0,4 MHz). Tali strumenti a bassa potenza, usati dalle estetiste, hanno un effetto minore rispetto a quello che per legge può usare solo il medico. Le sedute di radiofrequenza durano generalmente 20/30 minuti ed un protocollo completo consta di circa 8/10 sedute, ma questi numeri sono indicativi perché molto dipende dalla situazione estetica di partenza e dalla zona da trattare.
Per approfondire, leggi anche:
- La radiofrequenza monopolare: effetto lifting immediato su viso, collo, mani, addome, glutei e gambe
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
Quale delle due tecniche fa per me?
La pressoterapia ha tali vantaggi principali rispetto alla radiofrequenza:
- minore prezzo;
- meno operatore-dipendente;
- maggior senso di sollievo (le gambe appaiono meno pesanti);
- più indicata per stasi ed accumuli di liquido, specie agli arti inferiori.
La pressoterapia ha tali svantaggi principali rispetto alla radiofrequenza:
- minore efficacia su cellulite, specie su quella in stadi avanzati;
- minore efficacia su accumuli di grasso.
La radiofrequenza ha tali vantaggi principali rispetto alla pressoterapia:
- risultati generalmente più rapidi;
- maggiore efficacia su cellulite;
- decisamente maggiore efficacia su rughe, lassità cutanee ed invecchiamento cutaneo.
La radiofrequenza ha tali svantaggi principali rispetto alla pressoterapia:
- maggior costo;
- più operatore-dipendente;
- maggiore invasività (il calore può essere lievemente fastidioso per alcuni);
- minore efficacia su stasi ed accumuli di liquido.
Semplificando:
Se avete le gambe gonfie, ritenzione idrica e stasi circolatoria, preferite la pressoterapia.
Se avete invece rughe e lassità, oppure cellulite, allora preferite la radiofrequenza. In caso di rughe/lassità, si può associare anche la mesoterapia; in caso di cellulite si può associare anche pressoterapia e cavitazione MEDICA).
Nulla vieta di eseguire entrambi i trattamenti.
Leggi anche:
- Differenza tra pressoterapia e cavitazione: quale preferire?
- Differenza tra pressoterapia e mesoterapia: quale preferire?
- Differenza tra pressoterapia e linfodrenaggio
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