Differenza tra edema infiammatorio, non infiammatorio, essudato, trasudato, idropisìa e idrope

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA EDEMA INFIAMMATORIO NON ESSUDATO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pene.jpgCon edema in medicina si indica un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dell’organismo, all’esterno dei vasi sanguigni e delle cellule. Il termine idrope, per quanto sinonimo di edema, indica l’accumulo del liquido sieroso in una cavità del corpo, solitamente quella peritoneale. Idropisìa è un termine non più in uso per designare la presenza di liquido nelle cavità sierose, successivamente sostituito da anasarca. Per comprendere meglio cosa sia l’edema, vi consiglio di leggere: Cos’è l’edema, come e perché si forma?

I due tipi di edema

L’edema può essere infiammatorio e non infiammatorio:

  • l’edema infiammatorio (anche chiamato essudato) si verifica quando la fuoriuscita di liquido dai vasi è dato da un aumento della permeabilità delle pareti dei capillari: liquido esce dal vaso e si accumula nei tessuti. Questo è un processo che avviene sempre a causa di un’infiammazione;
  • l’edema non infiammatorio (anche chiamato trasudato) invece, NON è causato da infiammazione bensì è determinato da alterazione delle forze emodinamiche causata da una gran varietà di eventi. Il trasudato può ad esempio essere provocato da un aumento della pressione idrostatica, dovuto a stasi venosa nel caso di varici degli arti inferiori, o dalla riduzione della pressione colloido-osmotica, dovuta per esempio a qualsiasi patologia che determina ipoalbuminemia, riduzione sufficientemente significativa da non permettere più ai vasi linfatici di drenare il liquido che si accumula negli spazi interstiziali, gonfiandoli. Può essere provocata da un’ostruzione dei vasi linfatici che non riescono più a drenare il liquido interstiziale (linfedema) o a un’eccessiva ritenzione di sodio.

Quindi essudato e trasudato sono due tipi di edema, il primo infiammatorio, il secondo non infiammatorio.

Leggi anche: Edema infiammatorio e vasi sanguigni nell’infiammazione

Differenze tra i due tipi di edema

L’edema infiammatorio e quello non infiammatorio hanno caratteristiche diverse:

  • l’edema non infiammatorio (trasudato) ha un peso specifico minore di 1012 kg/m3, è povero di proteine e non contiene cellule dell’infiammazione.
  • l’edema infiammatorio (essudato) possiede alto peso specifico, maggiore di 1020 kg/m3, è ricco di proteine e di cellule della flogosi.

Sono differenti anche nell’aspetto: il trasudato sembra plasma sanguigno diluito. È per lo più limpido e trasparente dopo sedimentazione, di colore citrino, di sapore salato, mentre l’essudato è sieroso.

Leggi anche: Cos’è l’idropisìa?

Edema localizzato e generalizzato

L’edema può essere localizzato e generalizzato, a tal proposito ti consiglio di leggere: Differenza tra edema localizzato, generalizzato e sistemico

Altri tipi di edema

Altri casi di edema comprendono l’edema da malnutrizione, il mixedema dell’ipotiroidismo e l’edema nella sindrome di Cushing. Un caso particolare è l’edema idiopatico o sindrome edematosa che al momento attuale delle conoscenze mediche e a differenza degli altri edemi generalizzati non è collegato a malattie del paziente.

Leggi anche: Differenza tra trombo, embolo, coagulo, embolia e trombosi

Differenze nella cura

Per quanto riguarda il trasudato si interviene per rimuovere le raccolte di liquido e per risolvere il problema a monte che l’ha causato. In linea di massima è molto importante prevenire nuovi trasudati facendo attenzione alla dieta, riducendo drasticamente bevande e sale, modificando eventuali alterazioni ematiche e con adeguata attività fisica.
L’edema causato da un’infiammazione ha caratteristiche speciali per cui, soprattutto dal punto di vista clinico, è meglio considerarlo separatamente e curarlo proprio come una infiammazione. La terapia, ovviamente, dipende dalla causa dell’infiammazione, che può essere patologica o infettiva. Una infezione può essere curata con un semplice FANS (farmaco antinfiammatorio non steroideo, come l’ibuprofene) e, se presente infezione batterica, con farmaci antibiotici.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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