La vitamina A (o retinolo) è una vitamina liposolubile. Il retinolo è un alcol superiore, che si trova in natura prevalentemente in forma esterificata, la cui struttura fu scoperta da Karrer nel 1931.
È costituito da un anello β-iononico e da una catena laterale contenente una serie di doppi legami coniugati.
Le forme biologicamente attive della vitamina A sono:
- retinolo
- retinaldeide
- acido retinoico
Il retinolo come tale si trova negli alimenti di origine animale, mentre in quelli di origine vegetale si trovano i carotenoidi suoi precursori.
I carotenoidi attualmente identificati sono circa 600, quelli con attività provitaminica sono: α-, β-, γ-carotene e β-criptoxantina.
Altri carotenoidi presenti nella dieta, ma senza attività provitaminica, sono: licopene, zeaxantina, luteina e cantaxantina.
A livello della mucosa intestinale la maggior parte dei caroteni è trasformata, per azione di una 15,15′-carotene-diossigenasi, in retinaldeide, che può essere poi ridotta a retinolo.
Teoricamente da ogni molecola di β-carotene se ne possono formare due di retinolo, in pratica non ne viene assorbita più di 1/3 e meno della metà è utilizzata, per cui da un μg di β-carotene avremo 0,167 μg di retinolo (1/6).
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Assorbimento della Vitamina D
Gli esteri del retinolo vengono idrolizzati dalle lipasi e carbossilestere-lipasi pancreatiche e dalle retinil-estere-idrolasi enteriche.
Non più del 75% del retinolo ingerito viene assorbito per diffusione facilitata (a concentrazioni fisiologiche) e per diffusione passiva (a concentrazioni elevate).
L’assorbimento della vitamina A è influenzato sia dalla quantità che dalla qualità dei lipidi della dieta. Oltre che dalla presenza di acidi biliari.
Negli enterociti il retinolo viene esterificato ed entra a far parte dei chilomicroni, che attraverso il circolo linfatico raggiungono la circolazione sanguigna e vanno al fegato, che contiene dal 50% all’80% del retinolo dell’organismo.
Il retinolo epatico può essere riversato nel circolo ematico, dove viene trasportato come retinolo-BP associato alla transtiretina (prealbumina) ai tessuti; la concentrazione ematica di retinolo è pari a 40÷80 μg/100ml.
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Funzioni della vitamina A
La vitamina A è essenziale per:
- trasporto (retinolo)
- immagazzinamento (retinil estere)
- differenziazione cellulare (acido retinoico)
- riproduzione (retinolo)
- visione (retinaldeide)
Il retinolo svolge un’azione specifica nel processo della visione: la retina umana ha due distinti sistemi di fotorecettori contenuti nei bastoncelli, sensibili alla luce. La vitamina A svolge anche altre funzioni non del tutto chiarite, probabilmente sotto forma di acido retinoico: animali carenti manifestano insufficienza surrenalica e ridotta formazione di glicogeno è necessaria nel tessuto mucoso per la sintesi di mucopolisaccaridi
svolge un ruolo importante nella conservazione delle membrane cellulari (funzione antiossidante: combatte i radicali liberi, contrasta gli effetti dannosi del fumo e dell’inquinamento), nella sintesi proteica e nella formazione di ossa e scheletro
Carenza e tossicità di vitamina A
La carenza di retinolo provoca:
- metaplasia squamosa delle cellule epiteliali, con comparsa iniziale di ipercheratosi follicolare (corneificazione a livello dei follicoli piliferi), a cui segue frinoderma (pelle di rospo) con perdita di cute sotto forma di grosse scaglie;
- corneificazione delle mucose bronchiolari (xerosi), che facilita l’impianto di bronchioliti;
- corneificazione dell’epitelio del bacinetto renale che da pieliti e/o cistopieliti;
- xeroftalmia, xerosi congiuntivale e corneale, caratterizzata da secchezza, ispessimento, pigmentazione e perdita di lucentezza, con formazione di macchie grigio-biancastre (macchie di Bitot);
- cheratomalacia, necrosi colliquativa della cornea, con comparsa di un ulcera che può evolvere fino a distruggere la cornea stessa con protrusione e prolasso dell’iride e del cristallino;
- emeralopia o nictalpia o cecità crepuscolare, dovuta alla diminuzione della concentrazione di rodopsina nei bastoncelli.
Dosi elevate di vitamina A (oltre 300 mg) provocano intossicazione acuta caratterizzata da: nausea, vomito, emicrania, disturbi visivi e perdita di coordinazione del movimento, sintomi che con un’assunzione adeguata di retinolo scompaiano in breve tempo.
Dosi elevate di retinolo (6÷12 mg) per anni provocano la comparsa di una sindrome cronica con: perdita di capelli, inappetenza, anemia, dolori muscolari e sintomi neurologici.
Dosi elevate di carotenoidi provocano una alterazione della pigmentazione della cute (colorazione giallo-arancio).
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Alimenti apportatori
La vitamina A è contenuta negli alimenti di origine animale e in particolare: carni, frattaglie, alcuni pesci, uova, latte, formaggi, burro.
I carotenoidi si trovano negli alimenti di origine vegetali e in particolare:
- negli ortaggi di colore giallo arancio quali carote, zucche, peperoni;
- nelle verdure a foglia verde come spinaci e broccoli;
- in alcuni frutti, quali albicocche, meloni, pesche gialle, pompelmo rosa e papaia.
I carotenoidi sono tuttavia presenti anche in alimenti di origine animale quali uova e latte e derivati.
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Razione consigliata
I livelli di assunzione raccomandati di vitamina A vengono indicati come retinolo equivalenti (RE).
1 RE = 1 μg retinolo = 6 μg β-carotene = 12 μg altri caroteni = 3,33 UI
1 UI = 0,3 μg retinolo = 1,8 μg β-carotene = 3,6 altri caroteni
I livelli di assunzione consigliati sono:
700 RE per l’uomo;
600 RE per la donna;
700 RE per la gestante;
950 RE per la nutrice.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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