La bile è un liquido basico di colore giallo-verde secreto dal fegato ed immagazzinata/concentrata nella cistifellea (anche chiamata “colecisti”), dove permane in attesa di essere immessa – dopo un pasto – nel duodeno, all’interno del quale collabora a vari livelli nei processi della digestione iniziati nella bocca e nello stomaco.
Da cosa è composta la bile?
La bile è formata da:
- acqua;
- colesterolo;
- lecitina (un fosfolipide);
- pigmenti biliari (bilirubina);
- sali biliari (derivati dagli acidi biliari, come il sodio taurocolico);
- taurina.
Come viene prodotta la bile?
La bile è prodotta dagli epatociti (cellule del fegato), attraverso i numerosi dotti biliari che penetrano nel fegato. Durante questo processo, le cellule epiteliali aggiungono una soluzione acquosa, ricca in bicarbonati che diluisce e aumenta l’alcalinità del liquido. La bile quindi fluisce nel dotto epatico comune, che unisce il dotto cistico dalla cistifellea a formare il dotto biliare comune. Il dotto biliare comune curvando si unisce con il dotto pancreatico per sfociare alla fine nel duodeno, dove transita il cibo in uscita dallo stomaco. Nell’anatomia del sistema biliare riveste molta importanza anche lo sfintere di Oddi, che si trova al livello dell’orifizio di sbocco del coledoco e del dotto pancreatico nel duodeno, a livello del collo dell’ampolla di Vater. Tale sfintere regola il deflusso della bile e impedisce il reflusso del contenuto duodenale nel coledoco. Per approfondire: Dotto epatico comune, cistico e coledoco: anatomia del sistema biliare
Bile nella cistifellea
Quando lo sfintere di Oddi è chiuso, alla bile è impedito il refluire nell’intestino e fluisce invece nella cistifellea, dove viene immagazzinata e concentrata fino a cinque volte fra i pasti. Tale concentrazione avviene attraverso l’assorbimento di acqua ed elettroliti, conservando però le sostanze originali. Il colesterolo è anche rilasciato con la bile e disciolto negli acidi e i grassi biliari. Quando il cibo è rilasciato dallo stomaco nel duodeno sotto forma di chimo, la colecisti rilascia la bile concentrata per completare la digestione.
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A che serve la bile?
La bile ha principalmente quattro funzioni:
- digestione: la bile funge per un certo grado da detergente, aiutando a emulsionare i grassi e partecipa così al loro assorbimento nel piccolo intestino; quindi ha parte importante nell’assorbimento delle vitamine D, E, K e A che si trovano nei grassi;
- eliminazione della bilirubina: la bile serve anche all’eliminazione della bilirubina, prodotta dalla degradazione della emoglobina, che le dà il tipico colore;
- acidità: la bile neutralizza l’eccesso di acidità proveniente dallo stomaco, prima di arrivare nell’ileo, la sezione finale del piccolo intestino;
- batteri: i sali biliari hanno anche un effetto battericida rivolto contro i microrganismi batterici introdotti con il cibo.
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Quanta bile viene prodotta al giorno?
Il fegato umano di un adulto è in grado di secernere quasi un litro di bile al giorno (anche se tale valore varia molto in base al peso corporeo). Il 95% dei sali secreti nella bile vengono riassorbiti nell’intestino ileo terminale e riutilizzati. Il sangue dall’ileo fluisce direttamente nella vena porta del fegato e li riporta nei dotti biliari per essere riusati, anche due o tre volte per pasto. La bile assume un colore nero durante un abuso di alcool.
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