Differenza tra ulcera gastrica, duodenale, peptica ed esofagea

MEDICINA ONLINE ESOFAGO STOMACO DUODENO INTESTINO TENUE DIGIUNO ILEO SCOPIA APPARATO DIGERENTE CIBO DIGESTIONE TUMORE CANCRO POLIPO ULCERA DIVERTICOLO CRASSO FECI SANGUE OCCULTO MILZA VARICI CIRROSI EPATICA FEGATO VOMITO.jpgIl termine “ulcera peptica” indica una lesione erosiva, con grandezza e profondità variabili, della parete interna (mucosa) dello stomaco o del duodeno ed in base al sito di comparsa, può essere di due tipi:

  • se l’ulcera peptica è localizzata nel duodeno, prende il nome di ulcera duodenale la quale è molto più frequente e compare in età più giovane rispetto all’ulcera gastrica;
  • se l’ulcera peptica è localizzata nello stomaco, prende il nome di ulcera gastrica o ulcera allo stomaco che è meno frequente e compare in età più avanzata rispetto all’ulcera peptica. Di solito l’ulcera gastrica si associa a un quadro di gastrite cronica atrofica.

Ricordiamo che il duodeno è il primo tratto dell’intestino tenue, che accoglie il cibo in uscita dallo stomaco. Al duodeno seguono gli altri due tratti del tenue che sono il digiuno e l’ileo.

Esiste anche un altro tipo di ulcera, l’ulcera esofagea, che colpisce l’esofago (più frequentemente la parte inferiore dell’esofago). Spesso è associata al reflusso gastroesofageo cronico.

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Cause comuni

Un fattore di primaria importanza nella genesi dell’ulcera peptica, sia duodenale che gastrica, è l’infezione gastrica da Helicobacter pylori, un batterio in grado di provocare infiammazione e ulcera sia a livello dello stomaco sia, tramite il suo effetto sulla secrezione acida, nel duodeno.
Un tipo particolare di ulcera, prevalentemente ma non esclusivamente localizzata allo stomaco, può essere provocata dall’impiego di cronico aspirina o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che inibiscono la produzione dei fattori protettivi normalmente in grado di difendere lo stomaco dall’azione dell’acido. Altre cause comuni e fattori di rischio sono il fumo di sigaretta, l’abuso di alcolici e la gastrite.

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La secrezione acida

L’ulcera duodenale può essere associata a un aumento della secrezione di acido da parte dello stomaco, a sua volta favorita da fattori genetici, stimoli nervosi, fumo.
Nell’ulcera gastrica, invece, la secrezione acida gastrica non gioca alcun ruolo, anzi è ridotta in molti casi a gastrite atrofica.

I sintomi di ulcera peptica

I sintomi più comuni, sia per l’ulcera gastrica per quella duodenale, sono dolore e bruciore di stomaco, per lo più notturni e comunque a digiuno nell’ulcera duodenale, subito dopo il pasto nell’ulcera gastrica. L’ulcera gastrica in particolare è spesso associata a sintomi dispeptici (digestione difficile, sazietà precoce, gonfiore), determinati verosimilmente dalla gastrite cronica associata. Le complicanze sono anemizzazione progressiva o emorragia acuta (melena), più raramente l’ulcera può perforarsi.

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Diagnosi di ulcera gastrica e duodenale

La diagnosi in entrambi i casi si basa sui segni clinici e viene confermata con la gastroduodenoscopia, correlata da biopsie della mucosa gastrica. Molto importante è ovviamente la ricerca dell’infezione dal batterio Helicobacter pylori, che come abbiamo visto è una delle cause principali di ulcera peptica, a tal proposito leggi anche: Breath test Helicobacter: come funziona, come si fa e valori

Come si curano?

In entrambi i casi di ulcera, esistono vari farmaci efficaci come inibitori della secrezione acida gastrica (anti H2, inibitori di pompa protonica) e protettori della mucosa gastrica che possono essere ottimi palliativi, ma solo la sospensione dell’assunzione di FANS e/o l’eradicazione dell’Helicobacter pylori (con cocktails di vari medicinali, specie antibiotici) può risolvere definitivamente e a monte il problema delle recidive.

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