Si può vivere senza respirare aria? Quanto può durare una apnea?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA APNEA STATICA DINAMICA PROFONDA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari A PeneMentre mediamente si può resistere vari giorni senza mangiare e senza bere, lo stesso non si può dire del respirare. L’essere umano ha bisogno di un flusso costante di aria, ed in particolare di ossigeno, per far funzionare ciclo di Krebs, respirazione cellulare aerobica e – in definitiva – per restare vivo.

Il soggetto medio può rimanere in apnea, per poche decine di secondi al massimo; con apnea si intende una momentanea e sospensione del respiro. Riferendoci all’apnea volontaria, un tempo medio che tutti gli adulti possono raggiungere è di 45-60 secondi. Questo range di valori è però estremamente variabile, in base ad alcuni fattori, come ad esempio:

  • età;
  • stato di salute generale;
  • soggetto allenato;
  • soggetto abituato alle alte altitudini;
  • fumo di sigaretta;
  • patologie respiratorie.

Ad ogni modo, dopo circa un minuto di apnea volontaria, quasi tutti i soggetti adulti non allenati sono costretti – dall’istinto di sopravvivenza – a riprendere fiato al più presto. Dopo questo periodo, a causa della progressiva diminuzione della pressione parziale dell’ossigeno e del contemporaneo aumento della pressione parziale dell’anidride carbonica nel sangue, il centro respiratorio invia infatti impulsi al diaframma, che la maggior parte delle persone percepisce come “vibrazioni”.
Le persone sportive e specie quelle allenate ad apnee prolungate, fisicamente e mentalmente, possono ovviamente allungare notevolmente il loro tempo di apnea, grazie a specifiche tecniche di rilassamento che rallentano il battito cardiaco e permettono al corpo di usare al massimo l’aria inspirata prima dell’inizio dell’apnea grazie anche all’emocompensazione (lo spostamento del sangue dalle zone periferiche del nostro corpo – mani, braccia, piedi, gambe – verso il tronco).

Gianluca Genoni, uno dei primatisti mondiali di apnea, è stato in grado di rimanere in apnea statica (senza muoversi) per 7 minuti e 30 secondi.
Umberto Pelizzari, un altro possessore di vari record del campo, ha raggiunto i 150 m di profondità in apnea in assetto variabile, che prevede uno sforzo muscolare, con una immersione di 2 minuti e 57 secondi.

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