Per capire bene i concetti di “cancro” e di “metastasi” è di fondamentale importanza comprendere il significato del termine “tumore”. Un tumore (anche chiamato “neoplasia“) è una massa di tessuto anormale che origina da una singola cellula mutata nel suo DNA e che cresce in eccesso ed in modo incontrollato rispetto ai tessuti normali. Un tumore, al contrario dei tessuti sani, ha potenzialmente la caratteristica di invadere i tessuti e gli organi circostanti, per continuità o tramite il sistema circolatorio o quello linfatico, grazie alle metastasi.
E’ importante anche capire che un tumore può essere fondamentalmente di benigno o maligno (in quest’ultimo caso prende il nome di “cancro”). Quindi quando diciamo “cancro” ci stiamo riferendo ad un tumore maligno (e non ad un tumore benigno). Tale distinzione è estremamente importante perché mentre i tumori benigni hanno gravità minore, i tumori maligni hanno invece delle caratteristiche che li rendono più pericolosi ed aggressivi. Una di queste caratteristiche è appunto quella di dare avvio a metastasi a distanza, cosa che invece i tumori benigni NON sono in grado di fare.
Le metastasi sono cellule tumorali maligne che si staccano dal tumore maligno originario e si diffondono a distanza in altri tessuto ed organi dove possono riprodursi e generare nuovi tumori. Le modalità di spostamento delle cellule metastatiche sono diverse, solitamente si diffondono per continuità (vicinanza anatomica tra organi) o tramite il sistema linfatico o sanguigno.
Quando un paziente ha un cancro, la presenza o l’assenza di metastasi a distanza è un fattore estremamente importante. Il fatto che ci siano delle metastasi, nella maggior parte dei casi, indica infatti spesso che il tumore maligno è in una fase più avanzata e molto più difficile da curare, fatto che purtroppo determina una riduzione delle possibilità di sopravvivenza del paziente. L’assenza di metastasi, invece, indica tumore maligno localizzato solo nell’organo dove si è formato, quindi più facile da curare e con prognosi più favorevole per il paziente.
Tutti i tumori danno metastasi? No, ribadiamo che solo i tumori maligni (cioè il cancro) possono dare metastasi.
Un cancro con metastasi è più pericoloso di un cancro senza metastasi? Generalmente si, ma ciò non è necessariamente vero in tutti i casi. Ad esempio un tumore maligno localizzato e senza metastasi poterebbe portare al decesso del paziente, mentre un tumore maligno con metastasi ben localizzate potrebbe essere curato. Rimane però il fatto che la presenza di metastasi è – nella stragrande maggioranza dei casi – un indicatore prognostico estremamente negativo e non auspicabile.
La presenza di metastasi indica che la malattia è terminale? No. Seppur grave e peggiorativa della prognosi, la presenza di metastasi non indica necessariamente che il paziente è destinato a morire, dal momento che la medicina ha sviluppato tecniche terapeutiche come radio- e chemioterapia, capaci potenzialmente di far regredire la malattia.
Leggi anche:
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Stadiazione e classificazione TNM: cancro curabile o terminale?
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
- Cos’è un tumore? Perché viene il cancro? Quali sono le cause?
- Differenze tra linfoma di Hodgkin e non Hodgkin: qual è il più grave?
- Differenza tra tumore e tessuto normale con esempi
- Differenza tra lipoma e liposarcoma: sintomi comuni e diversi
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Esofago di Barrett: sintomi iniziali, diagnosi, terapia, dieta e chirurgia
- Che significa malattia terminale?
- Quanto tempo mi rimane da vivere?
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Cure palliative: cosa sono ed a che servono?
- Differenza tra metaplasia, displasia e neoplasia con esempi
- Chemioterapia: durata, in pastiglie, come funziona, fa male, perché farla?
- Radioterapia: cos’è, come si fa, come funziona e durata del trattamento
- Chemioterapia: gli effetti collaterali più e meno comuni
- Radioterapia: rischi, dolore, fastidio ed effetti collaterali
- Differenza tra radioterapia e chemioterapia
- E’ più “pesante” la chemioterapia o la radioterapia?
- Quando si fa la radioterapia e quando la chemioterapia?
- Radioterapia stereotassica (Gamma Knife): cos’è e quando si usa?
- Chemio e radioterapia: i bambini possono visitare i parenti durante i trattamenti?
- Gravidanza e radioterapia di un parente: effetti su terzi e cosa fare
- La chemioterapia può provocare un secondo tumore?
- La chemioterapia uccide? Il lato oscuro della terapia antitumorale
- Chemioterapia in gravidanza: può far male al bambino?
- Radioterapia in gravidanza: può far male al bambino?
- Differenza tra remissione parziale, totale e guarigione
- Differenza tra esame istologico, biopsia, agoaspirato ed agobiopsia
- Quando si fa l’esame istologico e perché?
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Differenza tra iperplasia e neoplasia
- Un oggetto che tocchi 150 volte al giorno ha più batteri della tavoletta del wc. Di cosa si tratta e come difendersi
- Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!