Sterno: anatomia, dove si trova, frattura, articolazioni, carenato, è un osso?

MEDICINA ONLINE MUSCOLI DEL TORACE ANATOMIA FUNZIONI INTRINSECI ESTRINSECI DIFFERENZE COSTE COSTOLE PETTORALI TRASVERSO DIAFRAMMA SUCCLAVIO DENTATO TRAPEZIO SCAPOLA ROMBOIDE DORSALE INTERCOSTALICon “sterno” in anatomia umana si intende un osso piatto e allungato, impari e mediano, che si trova nella parte anteriore centrale del torace e leggermente convesso anteriormente e concavo posteriormente. È costituito da tessuto osseo spugnoso, riccamente vascolarizzato e ricco di midollo osseo rosso, rivestito da un sottile strato di tessuto osseo compatto ed è formato da tre parti: il manubrio, il corpo e il processo xifoideo. Collegato alle coste da una struttura di cartilagine, forma con queste la gabbia toracicache prende parte ai movimenti respiratori e contribuisce a proteggere dai traumi organi quali i polmoni, il cuore e i principali vasi sanguigni.

Sterno carenato

Con “sterno carenato” o “petto carenato” si intende una deformazione della gabbia toracica caratterizzata dalla protrusione anteriore dello sterno, che interessa circa un individuo su 400 e compare durante la pubertà o – più raramente – è già presente alla nascita (in questo caso si può associare a scoliosi ed a malformazioni cardiache). Il petto carenato può essere di tre tipologie:

  • Condro-gladiolare simmetrico, la più diffusa
  • Condro-gladiolare asimmetrico
  • Misto escavato-carenato, dove si mostra una combinazione fra le due forme più comuni di anomalie congenite

Il trattamento è chirurgico ma viene effettuato solo dopo il completo sviluppo scheletrico.

Frattura dello sterno

La frattura dello sterno è la rottura dello sterno, che generalmente avviene a causa di un trauma, ad esempio durante un incidente d’auto, sportivo o sul lavoro, favorita da condizioni come osteoporosi, tumore o metastasi ossea. Generalmente si distinguono le fratture isolate di questo osso da quelle che si accompagnano a schiacciamento del torace. Diagnosticate con raggi X e TAC, le fratture dello sterno associate a schiacciamento del torace sono gravi perché possono danneggiare organi vitali (cuore, polmoni, aorta, colonna vertebrale…) e causare gravi alterazioni della funzione respiratoria che possono portare anche a coma e decesso.

Sintomi della frattura dello sterno

I sintomi della frattura dello sterno includono:

  • lividi sul torace;
  • rossore sul torace;
  • movimenti anomali del torace;
  • dolore nella regione toracica che tende ad aumentare quando si tossisce, starnutisce o ride;
  • difficoltà di respirazione;
  • improvvisa contrazione dei muscoli;
  • deformazione della gabbia toracica.

Trattamenti, conseguenze e prognosi della frattura dello sterno

Il trattamento di una frattura dello sterno dipende dalla gravità della frattura e dal tipo di organo coinvolto: se le lesioni sono gravi si attuano misure per salvare la vita del paziente. In assenza di lesioni o una volta stabilizzata la condizione del paziente vengono avviati altri trattamenti che possono essere di tipo chirurgico ed includono riposo per varie settimane. L’applicazione di compresse fredde sulla regione lesa può aiutare a ridurre l’infiammazione, ma occorre prestare attenzione a non esercitare pressioni sulla gabbia toracica ed a non fare sforzi. Infine può essere consigliata l’assunzione di farmaci per ridurre dolore e infiammazione.

Il recupero completo di una frattura dello sterno richiede da 10 a 24 settimane. In questo periodo si osserva dolore toracico. La mancata consolidazione della frattura dello sterno si verifica raramente. La guarigione non corretta di una frattura dello sterno o il fallimento della fusione ossea può causare deformità delle ossa. In alcuni casi la pseudoartrosi può comprimere i vasi sanguigni o le cellule nervose che portano ad una condizione denominata sindrome dello stretto toracico.

Anatomia dello sterno

Lo sterno si divide in tre parti:

  • manubrio;
  • corpo;
  • processo xifoideo.

Manubrio dello sterno

Il manubrio dello sterno (o prosterno) si trova davanti al tratto della colonna vertebrale compreso tra la terza e la quarta vertebra toracica ed è la porzione di sterno più larga, presenta lungo il suo contorno superiore un’incisura, che è detta incisura giugulare. Da ciascun lato di questa si osserva un’incisura clavicolare rivestita di cartilagine ialina per l’articolazione con la clavicola e, inferiormente, un’incisura costale per l’articolazione con la prima cartilagine costale. All’unione fra manubrio e corpo dello sterno sono presenti altre due incisure costali per le seconde cartilagini costali. Tale zona risulta sollevata a formare una zona apprezzabile alla palpazione denominata angolo di Louis.

Corpo dello sterno

Il corpo dello sterno (o mesosterno) si trova davanti al tratto della colonna vertebrale compreso tra la quinta e la nona vertebratoracica e presenta una serie di tre linee ossee trasversali, le quali rappresentano i confini dei primitivi quattro segmenti, che a partire dalla pubertà si iniziano a saldare, dei quali risulta formato lo sterno medesimo: gli sternebri. All’estremità di ciascuna di tali linee ossee si vedono, lungo i margini laterali dello sterno, le incisure costali che costituiscono le superfici articolari per l’articolazione con la terza, la quarta e la quinta cartilagine costale. In corrispondenza del quarto sternebrio si trova anche, da ciascun lato, un’altra incisura costale per l’articolazione con la sesta cartilagine costale, mentre al confine con l’articolazione xifo-costale si trovano le incisure costali per l’articolazione con il settimo paio di cartilagini costali.

Processo xifoideo o ensiforme

Il processo xifoideo (metasternoxifisterno o appendice ensiforme) è un elemento piccolo rispetto al resto dello sterno e ha una conformazione variabile: può essere largo e sottile, appuntito, bifido, perforato, incurvato o deviato verso un lato. Si mantiene cartilagineo negli individui giovani, mentre nell’adulto ossifica variamente nella porzione superiore. In alcuni casi può mancare.

Sviluppo e sterno nel neonato

Lo sterno origina da diversi centri di ossificazione che nascono nell’abbozzo cartilagineo: il manubrio e processo xifoideo presentano due centri propri che compaiono tra il IV e il VI mese di vita fetale, mentre il corpo nasce da 5-8 nucleo che compaiono tra la fine della vita fetale e il primo anno di età. Verso i 4 anni, si formano le sternebre quattro segmenti ossei che si fondono dopo la pubertà. Intorno al 30º anno di vita avvengono le saldature fra manubrio e processo xifoideo al corpo.

Articolazioni

Lo sterno si impegna in tre tipi di articolazioni:

  • articolazioni sternali: articolazioni proprie dello sterno che collegano manubrio e processo xifoideo al corpo;
  • articolazioni sterno-costale: articolazioni fra sterno e cartilagini costali
  • articolazione sterno-clavicolare: articolazione fra sterno e la clavicola.

Articolazioni sternali

  • articolazione manubrio-sternale: è una sinfisi, detta sinfisi sternale, che nel 10% degli individui sopra i 30 anni ossifica dando vita a una sinostosi. È costituita da un disco fibrocartilagineo interposto fra le facce articolari di manubrio e corpo. L’articolazione manubrio-sternale forma un angolo a convessità anteriore detto angolo sternale o angolo del Louis. Tale angolo, dotato di una certa mobilità dovuta alla sinfisi, assume un’ampiezza, variabile durante la respirazione, che va dal valore medio di 162,7º in inspirazione profonda al valore medio di 164,7º in espirazione profonda. Tale mobilità viene in seguito persa nel caso in cui l’articolazione ossifichi. L’angolo, che forma un rilievo trasversale sporgente è di grande importanza in semeiotica poiché funge da punto di riferimento nella ricerca del secondo e dei tre successivi spazi intercostali attraverso i quali è possibile effettuare l’auscultazione dei toni cardiaci;
  • articolazione xifo-sternale: è una sincondrosi, essa in genere ossifica in una sinostosi con l’età.

Articolazioni sterno-costali

Le articolazioni sterno-costali congiungono le prime sette paia di coste allo sterno. L’articolazione tra lo sterno e la prima costa è una sincondrosi, mentre le articolazioni tra lo sterno e le altre coste sono delle artrodie di tipo sinoviale che consentono soltanto piccoli movimenti di scivolamento per gli atti respiratori. L’articolazione tra il secondo paio di coste e lo sterno, trovandosi in corrispondenza dell’articolazione manubrio-sternale, consta di una cavità sinoviale doppia.

MEDICINA ONLINE STERNO ARTICOLAZIONE STERNO CLAVICOLARE CRESTE CORPO MANUBRIO PROCESSO XIFOIDEO TORACE COSTE COSTOLE DOVE SI TROVA FRATTURA NEONATO DOLORE INFARTO OSSO A CHE SERVE.jpgArticolazione sterno-clavicolare

L’articolazione sterno-clavicolare è un’articolazione del cingolo scapolare formata dall’incontro fra l’estremità sternale (mediale) della clavicola, l’incisura articolare del manubrio dello sterno e la prima cartilagine costale. La cavità articolare presente tra la clavicola e il manubrio dello sterno è rivestita da una capsula fibrosa ed è divisa in due dalla presenza di un disco articolare di forma circolare. Esso si attacca, in alto, al margine supero-posteriore della superficie articolare della clavicola e, in basso, sulla prima cartilagine costale in prossimità della sua giunzione con lo sterno. Si tratta quindi di un’articolazione complessa o doppia. Entrambe le ossa presentano zone concave alternate ad altre convesse che incastrandosi l’una con l’altra formano un’articolazione a sella che consente movimenti secondo il piano antero-posteriore e quello verticale, oltre ad un certo grado di rotazione attorno all’asse maggiore della clavicola.

Inserzioni muscolari dello sterno

Anteriormente, a livello del manubrio, lo sterno dà inserzione al muscolo sternocleidomastoideo; il muscolo gran pettorale si inserisce invece a partire dal manubrio (lateralmente all’inserzione dello sternocleidomastoideo) fino a tutto il corpo dello sterno, mentre a livello del processo xifoideo si inseriscono i fasci più mediali del muscolo retto dell’addome e nella parte più inferiore la linea alba. Posteriormente, invece, a livello del manubrio si inserisce in posizione supero-mediale il muscolo sternoiodeo, e in posizione infero-laterale il muscolo sternotiroideo; a livello del corpo in posizione infero-laterale si inserisce il muscolo trasverso del torace, mentre a livello del processo xifoideo si inseriscono alcuni fasci appartenenti alla parte sternale diaframma.

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