Cromo picolinato per dimagrire: dose, uso, controindicazioni, funziona?

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A cosa serve il cromo?

Nonostante il risultato degli studi non dia parere univoco, al cromo vengono generalmente ascritte proprietà ipoglicemizzanti che sembrano riconducibili alla sua capacità di potenziare il segnale insulinico grazie all’azione attivante nei confronti del recettore insulinico con conseguente possibile sua capacità di migliorare il metabolismo glucidico epatico. Grazie a tali qualità, il cromo in medicina è impiegato:

  • come ipoglicemizzante nei dismetabolismi (diabete, iperglicemia e obesità) poiché sembrerebbe migliorare la glicemia a digiuno, le concentrazioni di insulina basali ed i livelli di Emoglobina glicosilata;
  • per favorire una diminuzione apprezzabile delle concentrazioni di colesterolo totale e colesterolo LDL (il colesterolo “cattivo”);
  • per facilitare la perdita di peso in soggetti in sovrappeso, in quanto migliorerebbe la composizione corporea, ottimizzando la crescita muscolare e facilitando la perdita di massa grassa;
  • in campo sportivo, come supporto ergogenico, cioè in grado di aumentare la performance e per aumentare la massa magra/diminuire la massa grassa;
  • come integratore in grado di coadiuvare il miglioramento della composizione corporea.

ATTENZIONE: assumere un integratore di cromo solo DOPO parere medico positivo ed ai dosaggi/durata di integrazione consigliati.

Il cromo negli sportivi

Grazie alle qualità appena elencate, il cromo ha acquisito negli anni una ottima fama tra gli appassionati di pesistica e del fitness in generale, che lo usano principalmente per:

  • aumentare la massa magra (in quanto potenzierebbe l’effetto anabolico dell’insulina);
  • per il dimagrimento in quanto favorirebbe la perdita di massa grassa;
  • per aumentare le prestazioni atletiche in generale.

Il cromo funziona davvero?

L’assunzione di un integratore di cromo picolinato è efficace a coprire eventuali carenze di tale minerale, se non viene assunto in quantità adeguata con la dieta. In pazienti con carenza di cromo, assumere un integratore di cromo potrebbe essere effettivamente efficace e di aiuto soprattutto:

  • nello sportivo (per gli obiettivi prima esposti);
  • nei soggetti con insulino-resistenza nella gestione della glicemia;
  • nei soggetti sovrappeso/obesi ed a dieta ipocalorica per diminuire la tendenza all’aumento della massa grassa.

I maggiori beneficiari dell’integrazione di cromo sono quindi i soggetti che hanno un’alimentazione povera di cibi che contengono cromo (vedi paragrafo seguente).

Cibi contenenti cromo

I cibi con maggiore abbondanza di cromo sono:

  • pesce
  • crostacei
  • carne
  • uova
  • datteri
  • funghi
  • pomodori
  • broccoli
  • noci
  • nocciole
  • lievito di birra
  • cereali biologici integrali
  • germogli che derivano dai cereali
  • asparagi,
  • tuorlo dell’uovo
  • germe di grano
  • barbabietola
  • cipolla
  • mais
  • birra
  • fegato di manzo
  • prugne
  • patate
  • formaggi
  • timo
  • pepe nero.

Effetti collaterali

Il cromo può causare – anche se in rari casi – problemi intestinali alle normali dosi raccomandate; un sovradosaggio di cromo può determinare disturbi più gravi come anemie, disturbi e epatici e renali. Non sono noti effetti allergici all’integrazione di cromo. Il cromo compete con il ferro per il legame con la transferrina: un sovradosaggio cronico di cromo picolinato potrebbe pertanto favorire l’instaurarsi di un quadro anemico. Inoltre altre dosi di cromo assunto cronicamente in rari casi sono stati associati a trombocitopenia, insufficienza epatica e rabdomiolisi.

Controindicazioni

L’integrazione di cromo è sconsigliata a chi soffre di gravi problemi epatici, renali e paratiroidei. Devono assumere cromo solo DOPO parere medico positivo, in particolare:

  • i soggetti anemici;
  • i soggetti ipoglicemici;
  • le donne incinte/in allattamento;
  • chi è affetto da problemi psicologici e psichiatrici (schizofrenia, ansia, depressione).

Quali farmaci o alimenti possono modificare l’effetto del Cromo?

Il cromo potrebbe potenziare gli effetti metabolici dei farmaci ipoglicemizzanti. Il contestuale utilizzo di ascorbato e di alimenti contenenti ascorbato potrebbero aumentare l’assorbimento intestinale di cromo ed aumentare gli effetti ipoglicemici.
La presenza di fitati potrebbe invece comprometterne l’assorbimento, riducendone l’efficacia ipoglicemizzante.

Dosaggio giornaliero di cromo

La dose giornaliera raccomandata per gli adulti va da 25 a 50 mcg (microgrammi) al giorno. Per una integrazione preventiva sono sufficienti dosi inferiori alla RDA. La supplementazione si avvale generalmente di dosi comprese tra 20 e 200 mcg/die. Le quantità contenute in un multi vitaminico sono generalmente più che sufficienti. Le dosi giornaliere specifiche per età e sesso, sono incluse in questa tabella:

Neonati da 7 a 12 mesi: 4 mcg
Bambini da 1 a 3 anni: 7mcg
da 4 a 8 anni: 10 mcg
da 9 a 13 anni: 14 mcg
Adolescenti maschi 14 a 18 anni: 25 mcg
femmine 14 a 18 anni: 33 mcg
Uomini adulti da 19 a 50 anni: 35 mcg
sopra i 50 anni: 30 mcg
Donne adulte da 19 a 50 anni: 25 mcg
sopra i 50 anni: 20 mcg
in gravidanza: 30 mcg
in allattamento: 45 mcg

Conclusioni

Il cromo picolinato è un integratore che si può considerare utile nei soggetti sportivi, diabetici, con elevato colesterolo e/o sovrappeso/obesi, che non lo assumano in maniera adeguata con l’alimentazione.

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